Who Are You? {L.S.} [Italian Translation]

- Capitolo 15 -

[Zayn]

Mentre io e Louis usciamo dallo sgabuzzino del custode, incontriamo un bidello. E a giudicare dallo sguardo terrorizzato sul suo volto, potrebbe aver sentito la nostra conversazione.

"Salve signore." Louis saluta, impersonando William, usando morbidezza e timidezza nella sua voce. "Come possiamo aiutarla?" Louis sorride e, credetemi, è il tipo di sorriso che usa un uomo inquietante mentre dice "Ho delle caramelle, sali sul furgone".

"Oh no, no, caro. Stavo per aprire la porta quando l'hai spalancata e mi hai solo spaventato." L'uomo si lasciò sfuggire una risatina nervosa.

Oh! E io che pensavo ci avesse sentito. Sorrido e sospiro di sollievo.

L'uomo passa di fianco a Louis e sta per entrare nel ripostiglio quando Louis si gira per ritrovarsi di fronte alla sua schiena. Con una mano tiene la spalla dell'uomo e con l'altra gli copre la bocca. Gli occhi dell'uomo si spalancano (e anche i miei perché cosa diavolo sta facendo?!) e urla nel palmo di Louis, lottando nella sua stretta.

Ho capito una cosa lavorando con Louis per anni. E cioè, non giudicare mai la forza di quest'uomo dal suo corpicino.

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"Origliare non è buona educazione, tesoro!" Louis dice lentamente nell'orecchio dell'uomo, prima di afferrargli la mascella e torcergli la testa così forte che potevo letteralmente sentire il suo collo spezzarsi.

L'uomo si ferma con la bocca e gli occhi spalancati. Oh, beh... non l'ha proprio fatto, è morto.
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"Che diavolo, Louis! Ha detto che non ci ha sentito! Perché l'hai ucciso, Louis, idiota!" Sussurro, perché beh, siamo ancora a scuola.

"Ci ha sentito." Risponde semplicemente, lasciando cadere l'uomo a terra. "Controllalo."

Faccio ciò che mi dice perché è il mio lavoro. Ogni volta che Louis uccide devo controllare il cadavere, nel caso trovassi qualcosa di importante o qualcosa che vorremmo tenere con noi.

"Non ha altro che il suo telefono." Dico mentre tiro fuori il telefono dalla sua tasca. Spalanco gli occhi mentre controllo il telefono. "È in registrazione vocale dagli ultimi quindici minuti." Informo Louis.

"Ti avevo detto che stava mentendo." Sorride e inizia ad allontanarsi. "Avrei dovuto fare psicologia pure io. Allora sarei potuto essere in grado di
leggere le persone come te." Faccio il broncio.

"Lascia a me quelle cose da duro e tu continua a sembrare carino, principessa." Sorride. Bastardo.

"Quindi sei un tipo duro?" Rido e lui mi fissa.

"Ne dubiti dopo avermi visto rompergli il collo?" Chiede camminando verso l'uscita della scuola.

"Dove stai andando?" Chiedo confuso.

"Non sono dell'umore giusto per restare qui, ma tu rimani e comportati normalmente." Dice prima di uscire dalla porta.

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[Harry]

Quando esco dalla classe con Niall, Liam e Ashton, la prima cosa che sentiamo è il rumore di alcune ragazze che urlano nel corridoio.

Tutti seguiamo le voci e ci fermiamo vicino allo sgabuzzino del custode. Andrew, uno dei bidelli, giace morto sul pavimento. Non c'è sangue o altro, ma i suoi occhi spalancati e la bocca aperta sono orribili e dimostrano che sia morto.

"Spostatevi! Spostatevi! Non toccatelo!" Il Preside arriva di corsa togliendo di mezzo gli studenti, lontano dal corpo. Sembra terrorizzato anche lui mentre tira fuori il telefono e inizia a comporre un numero, probabilmente chiamando l'ambulanza. In quel momento quello che mi sorprende è che Zayn appare camminando verso la scena dietro il Preside, seguendolo, anche se non sembra in preda al panico come il Preside. Lui e William non avevano frequentato la lezione che avevano con noi e ho pensato che probabilmente se ne fossero andati prima. Ma a quanto pare no, dato che Zayn è ancora a scuola, anche se Will non si vede da nessuna parte.

Zayn si dirige verso il punto in cui mi trovo e si ferma accanto a me, guardando la scena. "Ehi, Harry!" Dice, un po' più come un sussurro, non volendo che altri lo sentano.

"Dov'eri per l'ultima lezione? E dov'è William? Pensavo che voi ragazzi foste usciti prima o qualcosa del genere, ma tu sei qui. Perché non avete partecipato alla lezione?" Alzo un sopracciglio interrogativamente.

"William non si sentiva molto bene, così è andato a casa e io beh... l'ho aiutato a uscire dalla scuola. Gli ho chiamato un taxi e stavo parlando con Joseph del suo ritorno a casa quando abbiamo sentito delle urla." Lui spiega.

"Chi è Joseph?" Chiedo confuso.

"Il tuo preside!" Sbuffa.

"Lo chiami per nome!?" Chiedo scioccato e lui alza le spalle. Nessuno chiama gli insegnanti per nome, figuriamoci il preside. Questa è la regola di base che tutti conoscono.

"Qualcuno l'ha ucciso, signore." La signorina White afferma. "Stava benissimo stamattina, qualcuno lo ha soffocato a morte." Dice asciugandosi le lacrime.

"Non credo. Aveva problemi di cuore. Forse ha avuto un arresto cardiaco." Il Preside dice.

"No. Ho la sensazione che sia un omicidio. Voglio controllare il filmato di quella telecamera." Dice indicando la telecamera in fondo al corridoio.

"Merda..." Sento Zayn mormorare sottovoce, un vantaggio di stargli così vicino. Mi chiedo perché gli dia fastidio.

Il preside guarda Zayn per un momento prima di dire: "In realtà la telecamera non funziona, cara". Guarda di nuovo Zayn e lui annuisce, il che passa inosservato a tutti tranne che a me. Strano.

"Andiamo, forza! Andate nelle vostre aule! Ci siamo noi qui per occuparci della situazione." Un bidello dice mentre alcuni paramedici entrano di corsa e tutti iniziano ad andare nelle loro classi.

Prima di andare guardo Zayn che sta mimando un "buon lavoro" al Preside mentre gli sorride, facendomi socchiudere gli occhi.

C'è qualcosa in Zayn che non so e penso di avere qualcosa in mente, mi sento come se ci fosse qualcosa che mi sto perdendo o trascurando, ma non riesco a capire cosa. Ma beh, qualunque cosa sia, la scoprirò.

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Angolo autrice:
Ecco anche il secondo capitolo del giorno, che è diciamo una stretta continuazione di quello precedente.
Ho deciso di segnalare le parti più violente con questo simbolo "⚠️", invece di avvisare ad ogni inizio capitolo.

Chiara xx