- Capitolo 37 -

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[Harry]

Mi sveglio con una sensazione di freddo addosso. Niente braccia intorno alla mia vita, niente gambe aggrovigliate con le mie, niente fiato caldo che mi colpisce il collo e nessuna erezione che mi si appoggia sul culo. Aggrotto le sopracciglia e tocco il letto con gli occhi ancora chiusi.

Vuoto.

Apro gli occhi e mi siedo, per poi ritrovarmi da solo sul letto. Sbuffo, prima di tirare a me il cuscino e coccolarlo.

"Lou, sai che non mi piace svegliarmi da solo!" Urlo, così che possa sentirmi in bagno.

Nessuna risposta.

Gemo sul cuscino, prima di alzarmi dal letto. Sibilo per il dolore che mi attraversa la schiena e sorrido al ricordo degli eventi della scorsa notte. Prendo i miei vestiti dal pavimento e aggrotto la fronte quando non trovo quelli di Louis.

Si è già vestito?

Mi metto i pantaloni e vado a controllare in bagno. "Lou?" Chiamo mentre apro la porta e il mio cuore si ferma.

Vuoto.

Sento il mio cuore battere forte mentre vado di nuovo a letto per controllare il comodino.

Nessun telefono.

Nessun portafoglio.

Niente chiavi.

Cerco un bigliettino sul comodino e prendo il telefono per controllare se c'è un messaggio.

Niente.

Apro i contatti e non mi preoccupo di scorrere, digito nella casella di ricerca e mi sento il cuore salire in gola, mentre le lacrime iniziano a pungermi gli occhi.

Lentiggini - nessun contatto trovato.

Qualcosa mi viene in mente, corro fuori dalla stanza e vado alla reception.

"Mi scusi?" Dico alla signora, quella di ieri sera.

"Sì, signore? Come posso aiutarla?" Chiede educatamente.

"Posso sapere quando se n'è andato il ragazzo? Quello che era con me ieri sera?"

Chiedo senza fiato perché ero appena corso qui.

"Con quale nome era prenotata la sua camera?" Lei chiede.

"Signori Stylinson." Lei digita, prima di guardarmi.

"Mi dispiace, signore, ma non c'è questa voce qui. Qual è il numero della sua stanza, signore?"

Sento di nuovo le lacrime mentre rispondo. "928."

"Beh... quella stanza è stata prenotata ieri sera dal signor Styles. Qui dice che solo una persona è rimasta nella stanza." Alza lo sguardo con un sorriso triste.

"Cos- ma l-lei era lì. I-ieri sera. Quando- quando L-Lou e io... Louis! Louis Tomlinson, ricorda?" Chiedo, mentre il mio respiro si affanna.

"No signore." Scuote la testa. "So chi è il signor Tomlinson e non è stato qui né la notte scorsa né in questo mese."

"PERCHÉ CAZZO STA MENTENDO! E-era lì. L'ha visto. C-ci ha dato la chiave." Mi accascio sul pavimento.

Sono abbastanza sicuro di star facendo una scenata, ma non mi interessa. Mi sento tradito, mi sento ingannato e mi sento male.

Un ragazzo mi aiuta ad alzarmi e lo riconosco, è il cameriere di ieri sera. Mi fa sedere su uno dei divani e mi porta un bicchiere d'acqua. Mi strofina la schiena mentre piango.

Who Are You?  {L.S.}                                      [Italian Translation] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora