- Capitolo 34 -

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[Harry]

Louis si ferma davanti ad un enorme ristorante, del quale non mi lamento, ma mi piacciono di più gli appuntamenti semplici.

"Eccoci qua!" Batte le mani eccitato ed esce, prima di aprirmi la portiera. Alzo gli occhi al cielo e rido del suo lato sdolcinato, mentre lui mima il gesto del bacio.

Entriamo nel ristorante mano nella mano, quando ci viene incontro una signorina bionda che indossa una camicia bianca e una minigonna aderente.

"Salve, signor Tomlinson... Non vedo alcuna prenotazione sotto Tomlinson qui..." La signorina spiega, i suoi occhi azzurri sono confusi.

All'improvviso sento dei passi leggeri dietro di me e mi volto per vedere se c'è qualcuno ma... non c'è nessuno. Aggrotto le sopracciglia e mi giro a guardare la signorina, il cui viso si era illuminato per qualche motivo.

"Ah! Abbiamo una prenotazione per Stylinson." Annuisce mentre ci sorride. "Per favore seguitemi, lasciate che vi mostri il vostro tavolo."

Sento gli occhi di qualcuno su di me, il che mi fa voltare nella direzione dello sguardo, per poi essere spaventato a morte quando vedo la sagoma di un uomo che mi guarda dall'angolo dell'edificio.

"Piccolo?" Il tocco morbido di Louis sulla mia guancia mi fa guardare in basso su di lui. "Stai bene? Sembri distratto. Ho chiamato il tuo nome almeno sei volte." Chiede preoccupato.

"Sì, solo..." Mi rigiro per guardare lo strano uomo, ma mi ritrovo a non vedere proprio nessuno. Scuoto la testa e faccio un respiro profondo prima di parlare. "Niente. Andiamo."

Camminiamo verso il nostro tavolo e il mio umore migliora nel vedere il tavolo splendidamente decorato con candele e rose. Rido quando Lou mi prende la sedia mentre sorride sfacciatamente e si siede di fronte a me.

"Allora... qualche motivo speciale per questo appuntamento, Signor Stylinson?" Sorrido al ricordo del nome che ha detto la signorina.

"Sì. Sì c'è, Signor Stylinson." Annuisce e mi sorride.

"E quale dovrebbe essere, Signor Stylinson?" Alzo un sopracciglio.

"Questo è per me da sapere e per te da scoprire... Signor Stylinson." Questa volta sorride.

"Eh daaaaaiii!" Metto il broncio mentre lui ride.

"No." Scuote la testa ridendo.

"Ti odio." Premetto.

"Sappiamo entrambi che mi ami." Ride di più.

"Quindi approfitti del mio amore?" Metto il broncio.

"Ovviamente. Perché non dovrei, se ne traggo dei benefici?" Chiede con la faccia seria, senza più alcun accenno di scherzo.

Anche se mi ha spaventato un po', io ci rido su e gli lancio una rosa in faccia, mentre lui si unisce alle mie risate.

Ben presto, il cameriere arriva e prende la nostra ordinazione, dopo averci servito del vino rosso.

Mentre sorseggio il mio vino, sento
la necessità di usare il bagno, quindi mi alzo dal tavolo.

"Lou, vado un attimo in bagno." Dico e lui annuisce.

__________

Quando finisco coi miei affari, vado al lavandino per lavarmi le mani. Una volta che le mie mani sono pulite, guardo in alto nello specchio per sistemarmi i capelli, ma mi fermo bruscamente quando vedo il riflesso di una persona che non mi aspettavo. Mi volto a guardarlo, mentre i miei occhi si spalancano e la gola si secca.

"Ciao, Harry." Il Signor Parker dice e si avvicina a me. "Ascolta, non ti farò del male, dobbiamo solo parlare."

"E-e perché dovrei parlare con lei?" Dico facendomi coraggio.

"Senti, lo so che stamattina ti ho spaventato, ma dobbiamo chiarire la situazione." Dice, sembrando calmo.

"C-cosa?" Chiedo esitante.

"Beh, mi hai detto che il tuo ragazzo è William e tu sei qui, ad un appuntamento con Louis..." Si interrompe e io mi mordo il labbro mentre guardo ovunque tranne che lui. "Quindi presumo che tu sappia che entrambi siano la stessa persona." Lui dice.

"Che gliene ne importa?" Chiedo infastidendomi.

"Harry, so che non ci siamo incontrati nelle migliori condizioni, ma credimi quando dico che ci tengo a te e dovresti sapere che Louis non lo fa. Ti sta ingannando." Dice lentamente.

"Stai mentendo! Non lo farebbe mai, mi ama!" Dico mentre le lacrime minacciano di riempirmi gli occhi.

"Tesoro, lavora per Mark. Fa tutto quello che gli dice, come se fosse il suo burattino. La tua fiducia è ciò che sta cercando di ottenere. Gli è stato detto di raggiungere i segreti dei tuoi genitori e sta usando il tuo cuore come scorciatoia." Muove le sue mani in aria mentre parla. "Ti ha fatto innamorare di lui così ti avrebbe avuto in pugno."

"Si sta innamorando di te? Voglio che si fidi di te. Ciecamente."

Le parole di Mark riempiono la mia mente. E se fosse vero? E se mi stesse usando per raggiungere i miei genitori? E se-

"Hazza?" Sento, prima che Louis appaia in bagno. I suoi occhi cadono sul Signor Parker e si fanno più scuri. "Che cazzo ci fai qui?" Ringhia.

"Niente. Non scaldarti troppo." Dice il signor Parker prima di uscire dal bagno, lasciandomi solo con Louis.

"Cosa ci faceva qui? Ti ha fatto male?" Si avvicina, prima di prendermi il viso tra le mani ed esaminarlo.

"No, non mi ha fatto male... è solo capitato nello mio stesso posto nello stesso momento. L'ho incontrato solo per caso." Mento, non voglio che sappia e si offenda per quello che mi ha detto Parker. Mi guarda sospettoso per qualche secondo, prima di annuire e condurmi fuori al nostro tavolo dove il cibo ci aspettava.

Guardo Louis che é ancora accigliato, quindi gli bacio delicatamente le labbra. "Non pensarci troppo, piccolo. Sto bene, stiamo bene. Non roviniamo la serata, okay?" Dico dolcemente.

Annuisce mentre sorride e mi bacia il naso. "Va bene. Sappi solo che ti amo." Dice mentre si siede al nostro tavolo e io lo seguo.

"Lo so e ti amo anche io." Prometto mentre prendo un tovagliolo da appoggiare sulle ginocchia e noto qualcosa scritto con un pennarello sopra. Lo metto comunque in grembo, in modo che Lou non si insospettisca. Guardo di soppiatto in basso per leggere la scritta sul tovagliolo.

"24120102289 - Così puoi chiamarmi per dire "avevi ragione su Louis". xx"

Penso di ignorarlo, ma poi decido diversamente e tiro fuori il telefono per comporre velocemente il numero. Salvo il numero come "Dr. P. K." nel caso in cui Louis controllasse il mio telefono. Quando ho finito, capovolgo il tovagliolo in modo che la scritta non sia più visibile e guardo Louis che parla a bassa voce.

"Sicuro che non ti abbia fatto del male?"

"Sì, Lou. Pensi che ti mentirei?" Chiedo innocentemente.

Louis scuote la testa prima di sorridermi e io sorrido di rimando.

Colpevole.

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📢💌✂️

Angolo autrice:
So che potreste pensare cose del tipo: "Che cazzo sta succedendo?" o "Perché si dicono così tante bugie?" Ma credetemi, lo saprete presto.
Comunque domani inizia la scuola e io non sono psicologicamente pronta, aiuto... Anche per questo non so quanto spesso aggiornerò, ma sicuramente non lascio nulla in sospeso. Ci tengo troppo alla storia e a voi✨❤️.

Chiara xx

Who Are You?  {L.S.}                                      [Italian Translation] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora