FILE 5: THE GHOST Pt.2

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Con l'eco dell'ultimo passo, fui definitivamente fuori del sonno, e mi volsi alla porta. L'arco perfetto di un piede nudo catturò la mia attenzione e mi indusse nel torpore. Era lei. Era veramente riuscita a tornare dai deserti del pensiero, era riuscita a rifarsi carne, era tornata a limitare la foga conquistatrice del mio desiderio.

"Tu pensavi di uccidermi. Non mi avrai mai, Walter. Sei soltanto un povero illuso".

"Come hai potuto tornare?"

"Il desiderio mi ha richiamata. Quel desiderio che hai mascherato con la tua disgustosa smania di dominio. Sei un uomo, e niente altro che un uomo. Non hai potere sulla vita e sulla morte, caro il mio novello Frankenstein. E, aggiungerei, che bel pezzo d'uomo! Patetico...".

Ora vedevo la sua figura intera, gli occhi dal colore indefinito che ridevano cattivi nell'incavo delle occhiaie, la sottoveste stracciata, i capelli scuri spettinati lunghi sulla schiena. Il sorriso spiegato rifletteva il bagliore della fiamma attorno alle sue curve, così che il corpo sensuale sembrava lì lì per essere inghiottito dal fuoco. L'atteggiamento era quello di un felino pronto al balzo. Poi, il quadro perse improvvisamente il suo splendore. La realtà attorno a me si fece opaca, schifosamente prosastica, mi vidi di fronte un bolo di carne fallibile e sporca, consumata dall'inedia e tenuta in vita da una passione volgare.

Tutta l'arte che avevo collezionato nel mio stanzone, fino a renderlo invivibile, perse la sua luce, i libri che avevo amato, sparsi per ogni dove, furono niente altro che inchiostro e cristalli liquidi, il ricordo degli esperimenti che avevo condotto mi disgustò profondamente. Ero realmente stato capace di quello? Gli uomini erano rimasti inorriditi di fronte agli orrori del lager: cosa avrebbero provato se avessero scoperto ciò che Io, cent'anni dopo, avevo fatto, ciò che soltanto Ada, oltre a me, aveva conosciuto?

"Vuoi sapere dov'ero realmente? Non in prigione, come tu avresti voluto. Vuoi saperlo sul serio? Ti ho fatto una domanda, cazzo! Ero con lui. Sì, proprio ciò che tu temevi, ero con lui e me la sono spassata alla grande!"

Mi alzai di scatto e fracassai al suolo il bicchiere che ancora avevo in mano.

"Tu non riuscirai a divorarmi. Alla fine, sarò io a sopravvivere". 

ADA- Bozze di un AnonimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora