Una squallida balera in boulevard 16. Le note di "You look like rain" in sottofondo.
"Cosa pensi dei legami tra il maschile e il femminile, bambina?"
La bambina è visibilmente imbarazzata, intimidita, in certo qual modo soggetta al mio giudizio, mi pare. Sta cercando le parole adeguate mentre rimesta un gintonic con l' estremità della cannuccia.
"Be', insomma, tanto...in un rapporto tu stai bene con l'altra persona, a te fa piacere che l'altro ci sia, ma, ehm...non hai piacere a stare con l'altro in sé e per sé, insomma, tu fai in modo che l'altro ti faccia stare bene, ed è comunque una forma di assoggettamento. Insomma, non credo nell'amore disinteressato".
E' logorroica, la bambina. Mi batte persino, insomma. Ma ha centrato il punto.
Mi diverto per qualche istante a osservare il sorrisetto timido che guizza all'ombra dei capelli, lo sguardo sfuggente di chi non vuole che il proprio segreto si riveli agli occhi di un estraneo. Non l'avevi ancora capito, bimba, che non eravamo mai stati estranei e mai, seppur nella separazione, lo saremmo stati?
"Bevi, d'un fiato".
Fissa nei miei occhi le iridi brillanti, ironiche, e poi obbedisce, giocando fino in fondo al gioco degli sguardi.
"Potesse il mondo fissare nella sua memoria sporca momenti come questi..."
"Come dici, scusa?"
"Dico che io e te siamo indubbiamente un bel pezzo di teatro. Un caso notevole, insomma, una parentesi di splendore in questa maledetta corsa al macello. Loro vogliono dei cadaveri. E' di corpi freddi che si nutrono. Succhiano via la vita altrui. E che si ingoino anche questa supernova in panne, diamine! Dobbiamo morire, piccola. Facciamolo con stile".
"Non sono poi così sicura di conoscere davvero l'uomo che mi ha invitata a cena".
"Qui hai a che fare con me e l'altro, vale a dire con nessuno. Sei capace a innamorarti di nessuno?"
"Sì, credo di sì".
Il bacio è affannoso, affamato, sbrigativo, schifosamente corporeo.
Ci lasciamo cadere su una panchina, ubriachi. Il cielo è viola e blu e fumoso e turgido di musica e vortica vortica. La macchina da una parte, la pompa delle discoteche in ogni fibra del corpo, pulsare. Le note dell'annientamento colonna sonora di questa grandiosa menzogna.
"Cos'è che ti spaventa di più, Walt?"
"Mi chiedi che sia il dolore assoluto? Non essere compresi dai soggetti prescelti per la liberazione. Ecco perché divengono oggetti di desiderio. Conquistiamo il mondo poiché esso è sordo al nostro chiedere. Tu non puoi capirmi, Ada. Dunque, limitati a fare ciò che dico. Soddisfami. Noi siamo soltanto strumenti. L'opera è ciò che conta. Affidati a me. Saprò usarti bene, ai fini del Bene. La grande chimera ingrasserà del nostro contratto".
Un bel pezzo di eloquenza, senza dubbio.
"I love you".
"Me too".
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ADA- Bozze di un Anonimo
General Fiction"Che è la vita? Una frenesia. Che è la vita? Un'illusione, un'ombra, una finzione. E il più grande dei beni è poca cosa, perché tutta la vita è sogno, e i sogni sono sogni [...]Che confuso labirinto è questo, di cui il pensiero non può rintracciare...