K e n d a l l
Forse, chiamare "tagliatella" un mostro millenario che avrei dovuto affrontare con la vista offuscata a causa della pioggia, non era stata proprio la migliore delle idee.
Ma ero abituato ad agire, prima di pensare.
E non ero un tipo che portava facilmente rispetto agli altri.Con tutta quell'acqua avrei rischiato di colpire anche Lou Ellen per mezzo del mio potere e, detto sinceramente, sarei stato piuttosto preoccupato delle possibili conseguenze. Se volevo congelarlo, dovevo prima di tutto avvicinarmi.
Non possedevo abbastanza controllo da limitare i danni e il drago era perennemente in movimento.
Il mostro, però, puntava al ragazzino svenuto sotto di Nico.
"D'accordo" mi dissi "Numero uno: attiriamo la sua attenzione."
-HEY, BELLEZZA!-La donna-serpente si chinó verso Will Solace; lanciai un'occhiata a Lou Ellen, che ce la stava mettendo tutta per salvare il figlio di Apollo e contemporaneamente far lievitare Nico. L'aura verde fece brillare anche il corpo inerme del ragazzo, ma la velocità con cui stava salendo non era sufficiente.
-OI, SSSSSTUPIDO!- Tentai nuovamente, correndo in aiuto della figlia di Ecate.
Non mi filava di ssstriscio.Aprii la mano destra e richiamai il potere ereditato da Chione.
Tutte e cinque le dita furono avvolte dal vento di Borea e sul palmo fluttuó una palla di neve cristallizzata.
-DICO A TE, NAGINI!-
Scagliai il proiettile contro il drago, centrando in pieno la parte della mascella.
La creatura cambiò immediatamente obbiettivo.
Bene. Credo sia il caso di darsela a gambe.Corsi a zig zag tra gli alberi, cercando di allontanarmi il più possibile dalla sua precedente vittima.
Il drago non tardó a farsi vivo, strisciando al mio inseguimento con una rapidità inverosimile.
Solo un altro po'... Devo distanziarli ancora un altro po'....
Quando un'alitata fetente sopraggiunse dalla mia schiena, realizzai di essere stato raggiunto.
Mi piegai in avanti prima di essere decapitato e mi scansai di lato, tuffandomi tra due abeti.Il serpente fece il giro più largo per attaccarmi frontalmente; allora usai il tronco degli alberi per farmi scudo e creai un'altro proiettile di ghiaccio che, questa volta, scagliai con più forza. La palla di neve si conficcó nello spazio tra i due occhi e la botta stordì l'essere mitologico per qualche secondo.
Approfittai di quel prezioso momento per invocare i venti nordici con la mente e pensare alle basse temperature del Quebec.Immaginai di trovarmi di nuovo a casa, nel palazzo di Chione, e mi focalizzai sulla sensazione che mi procurava quel posto.
Probabilmente i miei occhi erano già diventati dello stesso colore del ghiaccio, taglienti e trasparenti.
Il vento emanato da ogni poro del mio corpo fece vorticare la pioggia attorno alle mie gambe, creando un turbine di acqua e cristalli di neve.
Ero così preso da quella sensazione di benessere che mi accorsi troppo tardi del drago.-KENDALL!- Chiamó a gran voce Lou.
Sarei morto divorato, se la figlia di Ecate non fosse intervenuta; quando la pioggia aveva ripreso a cadere regolarmente, mi ero ritrovato faccia a faccia con la donna-serpente e con minime speranze di uscire vittorioso dallo scontro.
Lou mi aveva prontamente circondato con la sua magia telecinetica e, prima che potessi spiegarle che soffrivo di vertigini, volavo già a tre metri dal terreno.-AAAAAAAAAAAAAAAH!- Esclamai, sfrecciando all'indietro tra gli alberi.
Ero un maledettisimo colibrì verde luminescente.
Se maga magó non rallenta io vomito.
-WILL!- Gridó lei, disperata.
Inizialmente pensai che si stesse rivolgendo al semidio, forse in un vano tentativo di riportarlo alla realtà; ma poi mi ricordai che la telecinesi di Lou Ellen era legata alle sue mani e che, sfortunatamente, ne possedeva solo due.
Ma allora...Aveva obbligatoriamente abbandonato uno dei due campisti per salvarmi la pelle.
Alzai la testa e le gocce di pioggia mi centrarono gli occhi.
Mi sforzai di mantenerli aperti e cercai qualche traccia di Will.
Poco dopo, il figlio di Apollo mi piombó inerme tra le braccia.
-Ahi! Arrivi letteralmente dal cielo...-Atterrai, con Will in braccio, alla sinistra di Lou Ellen la quale, sfinita, si asciugó la faccia con il lembo della vestaglia.
-Continua a piovere e la vestaglia è più zuppa di te. Mi spieghi che senso-
-Fatti ammazzare e ti ammazzo al posto di Scarlett.-
-Terró a mente l'avvertimento.-
Il corpo di Will ebbe un fremito.
Dovevamo sbrigarci.-Hai individuato qualche punto debole?- Mi chiese.
-Punto debole? È un drago velenoso!-
-Kendall! Rispondi seriamente!-
-Vediamo...é davvero veloce.-
-E TI SEMBRA UN PUNTO DEBOLE?-
Il mostro comparve dietro un albero e ci sfrecció famelico incontro.
-Non riesci a farlo volteggiare verso un altro continente?- Chiesi.
Lou Ellen scosse la testa: -La sua massa corporea é troppo imponente perché possa sfruttare la telecinesi. E sono allo stremo delle forze.-Quindici metri.
-Qualche trucchetto magico?-
Lou mi fulminó seduta stante: -VUOI CHE INDOVINI LA CARTA CHE HA SCELTO DAL MAZZO?-Dieci metri.
-Trasformarla in un maiale?-
-Quando ho difeso il Campo dalla legione romana, mi sono servita di una palla magica per quell'incantesimo.-
-Mitico!-
-Solo che non ce l'ho dietro.-Cinque metri.
-Foschia?-
-Sono a corto di potere magico per teletrasportare tutti e quattro.-
Due metri.
E va bene.Inspirai con il naso e mi gettai assieme a Will in avanti, bloccando la caduta con la mano sinistra e piegandomi sulle ginocchia.
Come i polpastrelli toccarono il suolo, un enorme muro di ghiaccio si sollevó dal terreno e si innalzó fino a dieci metri. La pioggia quasi scomparve a causa dello spostamento d'aria che aiutò la costruzione ad elevarsi in altezza. Per quanto riguarda la lunghezza, mi servii di una ventina di metri totali per espandere il colosso e fare in modo che raggirarlo risultasse impegnativo.
Alla faccia vostra, Berthold e Rainer.-W-Wow...- Balbettó Lou.
Quel gesto estremo, però, mi era costato quasi tutte le energie rimaste nel corpo. Afferrai nuovamente Will come una principessa addormentata e mi rivolsi alla ragazza: -Porta Solace e il figlio di Samara al sicuro. Me la sbrigo da solo.-
Lou scosse la testa: -Calma Jon Snow, Sei al limite. Ci conviene rientrare assieme e...-
-Così il mostro scorrazzerá in giro a dare la caccia ai Mezzosangue già evacuati dal Campo? Anche se tornassimo tra qualche minuto, rischieremmo di non trovarlo più. Dobbiamo risolvere la faccenda qui e ora.-Il drago si mise a picchiare la testa contro il muro di ghiaccio, facendolo tremare. Non ero sicuro che avrebbe retto ancora a lungo.
-È forte e veloce. Non avresti alcuna speranza.- Mi disse Lou, osservando Nico di Angelo che si dimenava a dieci metri sopra la sua testa.
-Beh, io sono intelligente.-
-No, non lo sei. Ti divorerebbe in meno di un minuto.-
-Peggio per lei. Non credo di essere così gustoso.-TUM, TUM, TUM.
Il mostro era un martello, in pratica.
-Chi è?- Scherzai. Poi, rivolto a Lou: -No, sul serio, che diavolo è?-
-Suppongo si tratti di Delfine, la sorella di Tifone incaricata di sorvegliare Zeus, ferito durante l'atto della ribellione dei Titani contro gli dei. Viveva nella Cilicia in una grotta, fino a quando Ermes, con l'aiuto del dio Pan, riuscì ad aggirarlo per liberare il dio.-
-Supponi, eh?-
TUM, TUM, TUM.-Fai come ti ho detto.-
-Non ho intenzione di lasciarti crepare così facilmente.-
-Lou, non c'è tempo per-
Delfine riuscì a far crollare il muro con una testata e la costruzione esplose in mille pezzi.
I cocci di ghiaccio grandi quanto automobili partirono da una parte all'altra della foresta, mancando Nico di Angelo per miracolo.
Noi non fummo così fortunati.-ABBASSATI!- Avendo le mani occupate, spinsi Lou Ellen con una spallata e le caddi sopra con Will in braccio, salvandola da un pezzo di ghiaccio che le avrebbe staccato la testa. -Ci è mancato poco...-
Lei mi osservó dal basso, per nulla imbarazzata: -Sono bisessuale, ma innamorata di una ragazza.- Disse.
Mi assicurai che la donna-serpente non avesse già valicato la voragine.
-Felice per te. Io sono etero, fidanzato, fedele e Scarlettsessuale. Non hai nulla da temere.-Lou Ellen si tiró su da sola, il braccio sempre puntato in alto per evitare che Nico precipitasse: -Se non ti sbrighi a riportare indietro Scarlett, anche necrofilo.-
Rotolai di lato e mi rimisi in piedi, senza mollare la presa sul corpo del figlio di Apollo. -Simpatica.-Gli occhi di Delfine ci scrutarono affamati, in attesa della nostra prossima mossa.
Mi ero quasi abituato alla quantità industriale di acqua che scrosciava dal cielo.
-E adesso?- Chiesi, i capelli fradici incollati sulla fronte.
Lou Ellen sospiró: -Cerchiamo di sopravvivere.-~spazio autrice~
Sì, imparerò ad aggiornare puntualmente solo quando i Larry faranno coming out, mi dispiace.
~Rae🌙
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A Lie Can Kill (3) IN PAUSA
Fiksi Penggemar1 #friendship 30/12/20 Kendall ha visto sparire la persona che più amava senza poter muovere un muscolo. Scarlett ha fatto una scelta che le è costata tutto. Kendall dovrà combattere per la salvezza dei Mezzosangue, sapendo che Scarlett non sarà al...