[10] La migliore opzione è un suicidio di massa

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K e n d a l l

Katie Gardner sbiancó di colpo: -Entro domani? Ma Chirone...-
-Siamo in troppi!- Si lamentó Drew, giustamente (e stranamente, aggiungerei) -Appena metteremo piede fuori dai confini magici ci uccideranno in un attacco unico!-
-Non posso credere di averlo detto, ma Drew non ha torto.- Si aggiunse Connor. A suo fratello Travis era toccato dividere metà cabina di Hermes per tutto lo Stato, così il comando era stato affidato a Connor.
-Non posso spedire quindici ragazzi dove capita da un giorno all'altro.-

Chirone abbassó il capo, triste.
-Temo non ci resti altra scelta.-
Quyen, senza farsi problemi, prese parola in mezzo al silenzio generale: -E quei ragazzi che dovevano arrivare in soccorso? Percy, può essere?-
-Lui e Annabeth si trovano a Boston e tarderanno a raggiungerci.- Spiegó Nico, seduto nel suo angolo buio. -Mentre Leo e Calipso hanno accompagnato Apollo ad Indianapolis. Solo Piper e Jason si sono offerti di darci una mano, ma il massimo che hanno potuto fare è stato nascondere più semidei possibili.-

Nico si strinse nelle spalle, sconsolato: -Alla fine, Will ha rischiato la vita per niente. E non solo i nostri problemi sono aumentati dopo che comunicazioni e profezie si sono interrotte a causa di Apollo, ma ora dovremo fronteggiare un problema maggiore senza contare sull'aiuto dei Sette.-

-Siamo spacciati!- Esclamó Drew, prendendosi la testa tra le mani.
Avrei tanto voluto contestarla, ma non avevo ragioni valide con cui controbattere.
-Forse Sherman aveva ragione.- Concluse Connor, gli occhi vuoti puntati sul tavolino da ping-pong. -Tanto valeva morire combattendo per la nostra casa, piuttosto che essere divorati dopo aver messo piede fuori dalle barriere.-

-Ti rendi conto di quello che hai detto?- Lo riprese Katie, scocciata -Dai già per scontato che non sopravviveremo.-
-Sono realistico.- Conoscevo Connor da mesi, eppure non mi era mai sembrato così serio -Che fossimo stati ammassati in un unico luogo o che ci fossimo divisi per tutta l'America, non avrebbe fatto differenza. I mostri ci troveranno comunque.-

-Non possiamo scappare per sempre.- Concordó Jake Mason, capocabina della casa di Efesto in assenza di Leo Valdez. -A questo punto preferisco passare gli ultimi giorni che mi rimangono in tutta tranquillità e attendere l'arrivo dei mostri.-
-Cioè hai scelto di morire?- Sbottó Katie, cercando sostegno tra i presenti.
Solo Lou Ellen le diede corda: -Per quanto impossibile, credo sia meglio affrettare l'evacuazione invece che suicidarsi.-

-Facile!- Esplose Drew, rivolta alla figlia di Ecate -Non ti devi addossare la responsabilità di portare in salvo una cabina intera! Povera me...-
Starnutii per colpa dei capelli bagnati e del vento invernale, così Drew cambiò immediatamente espressione:
-Sei raffreddato, Kendall? Posso darti la mia giacca.-
-No, sono solo allergico alle cazzate.- Risposi gelido, per poi rivolgermi al resto del gruppo: -Certo che io sarò anche un idiota, ma voi fate di tutto per darmi del filo da torcere.-

-Kendall...- Mi ammonì Chirone, ma non lo ascoltai: -Ognuno di voi pensa a salvare la sua pelle o quella dei suoi fratelli, addirittura proponendo un suicidio collettivo. Pronto?!- Indicai il povero Butch, rannicchiato dietro Quyen nella stessa posizione di L in Death Note -Sua sorella sta dando la vita per permetterci di sopravvivere. E sono disposto a prendervi singolarmente a calci in culo per fare in modo che questo succeda.-
Quyen si lasciò sfuggire una risatina che nascose con un colpo di tosse.

-Mi erano mancati i tuoi colpi di genio, Kendall.- Mi sfidó Connor, fulminandomi con lo sguardo. -Perché non ci illumini con un piano brillante, allora?-
-Potremmo attaccarlo prima che sia lui a farlo. Tendergli un'imboscata, o anticipare le sue mosse. Siamo semidei, diamine! Gli dei sono spacciati senza di noi. E poi, cos'abbimo da perdere?-
-Parla per te.- Brontoló Drew.

A Lie Can Kill (3) IN PAUSA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora