S c a r l e t t
-Dove stiamo andando?- Chiesi a Sam.
La figlia di Ares mi aveva portato in un ristorante lussoso che avevamo beccato lungo la strada; il cibo non era niente di speciale, ma con la fame che avevo mi era sembrato delizioso.
-Lo vedrai presto.-
Svoltammo in una via secondaria e continuammo a camminare in silenzio.Sam si era ambientata bene in quel quartiere gigantesco: conosceva il nome di ogni strada e di ogni negozio che ci capitava di incontrare.
Avevamo già lasciato il ristorante da dieci minuti, quando giungemmo finalmente alla nostra destinazione.
Si trattava di un appartamento diverso rispetto alla fila di case precedenti: l'edificio era molto più basso, largo e in cemento armato. Gli infissi delle finestre erano in gesso e la porta dipinta di nero. Mi ricordava quasi la cabina di Ecate al campo Mezzosangue.Accompagnai Samantha fino alla soglia senza fare domande, anche se mi stava già sorgendo un certo sospetto. Apparteneva ad un semidio, senza ombra di dubbio.
-HEY! SONO IO!- Samantha bussó prepotentemente contro il legno, facendo prendere un infarto ai vicini.
-Sam...probabilmente sono le due del pomeriggio...la gente tende a riposare a quest'ora...-
-APRI QUESTA DANNATA PORTA!-Sam.
Manesca?
Quando mai.
Si sentirono una serie di imprecazioni in greco antico e poi un rumore di passi pesanti.
-Credo mi abbia sentito.- Ipotizzó la ragazza.
-Acuta come al solito.- Commentai.-CHE CAZZO DI PROBLEMI HAI PER-
Il ragazzo comparso sulla porta si interruppe, squadrandomi con attenzione.
Diciamo che facevo spesso quell'effetto, alle persone.
Aveva origini asiatiche e dimostrava un paio d'anni in meno rispetto a noi. La corporatura era snella e i capelli neri, lucenti e appiattiti sulla fronte. Indossava un'armatura greca che gli stava decisamente grande e portava una benda scura sull'occhio sinistro.
Lo avevo già visto da qualche parte.-Iride.- Indovinó lui, con un'espressione impassibile.
Mi sforzai di ricordare di chi si trattasse: ferita all'occhio, armatura greca, sedici anni...Percy me ne aveva parlato. Forse mi era apparso di sfuggita, durante un allenamento o una battaglia...come quella di Manhattan.
Misi insieme i punti e finalmente arrivai alla giusta conclusione.
-Tu sei il figlio di Nemesi.-Il ragazzo annuì lentamente.
-Ethan Nakamura.- Si presentó, senza aggiungere altro. Poi, rivolgendosi a Sam: -Cosa ci fai nel mio giardino?-
-Cerca di contenere tutta questa gioia, ti prego.- Scherzó Sam.
Ethan non mutó espressione. Sembrava perennemente arrabbiato.
-Ti serve qualcosa?-
-Tombola.-
-Allora hai sbagliato persona.- Il ragazzo fece per rintanarsi in casa, ma Sam bloccó il portone con un piede. -Rallenta, Nakamura. Sei in debito con me.-Ethan, stranamente, non protestó. Si limitó ad affacciarsi nuovamente sulla soglia e sospiró. -A cosa devo il piacere?-
-Questo è lo spirito giusto.- Sam si sfregó le mani, entusiasta -Dobbiamo salvare il mondo.-
Ethan ruotó gli occhi al cielo: -Ma non mi dire. Parlane con Luke, a questo punto.-
-Si tratta di tua madre.-
Il ragazzo si rabbuió improvvisamente. -Parla.--Ecco...- Sam gli spiegó brevemente la situazione del mondo esterno, della quale ogni eroe nell'Elisio era già al corrente. Aggiunse però alcuni particolari, come la faccenda di Stige e la condanna del melograno.
Ethan ascoltó in silenzio fino alla fine.
-Quindi... come posso esservi utile?-
-Dobbiamo parlare con Nemesi.-
Se possibile, la pelle pallida di Ethan divenne ancora più cadaverica.
-Scordatevelo.--Ethan...- Provai io, ma il ragazzo mi parló sopra: -Nemesi si è alleata con Crono durante la battaglia di Manhattan, ma nello scontro con Gea ha combattuto al fianco degli dei. Non ho idea di quale posizione abbia preso adesso, e non voglio nemmeno saperlo.- Detto ció, tentó nuovamente di richiudere la porta con scarso successo.
Samantha tiró la maniglia verso di lei e la forza della figlia di Ares non era neanche paragonabile a quella di Ethan. -Nemesi è figlia di Nyx. Conoscerà sicuramente un modo veloce per raggiungere il suo Palazzo evitando il Tartaro.-
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A Lie Can Kill (3) IN PAUSA
Fiksi Penggemar1 #friendship 30/12/20 Kendall ha visto sparire la persona che più amava senza poter muovere un muscolo. Scarlett ha fatto una scelta che le è costata tutto. Kendall dovrà combattere per la salvezza dei Mezzosangue, sapendo che Scarlett non sarà al...