Un amore così grande

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Dal capitolo precedente...
Mi stringe la mano e in questo momento la sento mia più che mai, e mi convinco che niente può portarmela via. Poi qualcuno parla e tutti ci voltiamo, Alice si volta e il suo volto assume un'espressione sconvolta... mi guarda e in questo istante capisco che qualcuno può portamela via, qualcuno con una bambina in braccio e un accento british ... qualcuno che si chiama Arthur e guardando Alice vedo i suoi occhi spegnersi, o forse a spegnersi è soltanto il mio cuore.

- Seguito della One Shot "Gelato alla Nutella"

𝐀𝐥𝐢𝐜𝐞'𝐬 𝐏𝐎𝐕

Sono passati due giorni dal "fattaccio" - chiamasi "fattaccio" evento in cui, dopo un primo istante di tranquillità, succede qualcosa che inevitabilmente scompiglia le carte in tavola e fa crollare il castello di carte costruito con tanta diligenza - e nel mio caso il "fattaccio" è stato l'arrivo totalmente inaspettato di Arthur al matrimonio del Supremo, nonché padre del già citato reporter.

Perché è stato un fattaccio? Perché mi ha allontanata dal mio tenebroso e tanto amato medico legale, con il quale mi ero finalmente, dopo tanta fatica, rappacificata e mi ero addirittura convinta che la nostra relazione avesse acquisito un briciolo di stabilità, ma ovviamente io sono sempre io e questo significa che per ogni gioia poi ricade su di me una disgrazia, e la disgrazia non è tardata ad arrivare.

CC non ha preso molto bene l'improvvisata di Arthur, anzi appena lo ha visto arrivare mi ha guardata intensamente e, anche se non mi ha detto nulla, ho perfettamente capito il suo dolore e infatti appena finita la cerimonia si è inventato una scusa per fuggire via da quel matrimonio che era diventato per lui ormai insostenibile. Io invece sono ancora destabilizzata, e anche arrabbiata con me stessa: non pensavo che rivedere Arthur avrebbe fatto riaffiorare così tanti ricordi e mi avrebbe sconvolta tanto, infatti io ero fortemente convinta di aver oramai ampiamente superato la mia rottura con lui, ma a quanto pare mi sbagliavo.

Ed ora sono qui, nel mio letto, sotto delle lenzuola che non sono nemmeno lontanamente morbide come quelle del letto di CC, e penso che la mia vita fa davvero schifo, perché nel giro di pochi minuti sono riuscita a perdere l'amore della mia vita e a ritrovarmi travolta da un uomo per cui pensavo di non provare più nulla.

Odio la mia indecisione e odio ancora di più il mio costante stato di confusione mentale, come se tutto intorno a me continuasse a girare, ma io non fossi in grado di reagire, abbandonata al mio destino, travolta dagli eventi; in poche parole una vera merda.

In questi due giorni Claudio non si è mai fatto sentire né vedere; nessun messaggio, né tantomeno una telefonata, in istituto ha fatto di tutto per arrivare e andare via in orari diversi dai miei così da evitare di vedermi e sinceramente non riesco a capire il suo comportamento. Claudio è sempre stato diretto, non ha mai cercato di evitarmi o di sviare un discorso, più o meno importante che fosse... ha sempre provato a parlare con me, e solo nel momento in cui capiva che non c'era più niente da fare si arrendeva e mi lasciava libera. Non capisco cosa sia cambiato questa volta... forse ha paura di quello che pensa potrei dirgli, o forse vuole solo lasciarmi del tempo per riflettere, fatto sta che questa sua assenza mi sta facendo impazzire, ho bisogno di un contatto, anche minimo, con lui e ho bisogno di sapere che lui c'è.

Persa nei miei pensieri sono arrivata a casa e ad attendermi, con mia grande sorpresa, trovo Arthur. Non pensavo si sarebbe presentato a casa mia, anche se c'è da dire che è anche casa di Cordelia, quindi magari è semplicemente venuto per lei... ma chi voglio prendere in giro.

"Ciao Alice, ti disturbo?" "Arthur... no, non mi disturbi, vuoi entrare?" "Con piacere" - e ora cosa dovrei dirgli... cosa si dovrebbe dire ad un ex che non vedi da più di anno e che hai lasciato per metterti con un altro, che, piccolo particolare, ora nemmeno ti vuole più vedere - "Vuoi qualcosa da bere?" "No, grazie... senti Alice, non voglio farti perdere troppo tempo, quindi ti dico subito perché sono qui... Alice, quando ho prenotato il volo per l'Italia, per riportare la bambina che hai visto con me da suo padre, ho subito pensato a te, e ho pensato a noi. Eravamo così belli insieme, così innamorati l'uno dell'altra... e io ti amo ancora. Sai, quando sono partito per Parigi sono stato molto male perché ti amavo ancora moltissimo, ma sapevo anche che tu amavi un altro ed ero convinto che Conforti fosse davvero l'uomo giusto per te... ma poi vi ho visti al matrimonio, e sopratutto ho visto lui, che come un vile se ne è andato appena mi ha visto... ha forse paura che tu cada di nuovo tra le mie braccia? " "Arthur mai ti sei sentito? Ma cosa ne sai tu di Claudio e sopratutto cosa ne sai di noi. Io sono ancora innamorata di lui, come un anno fa, e non so con quale coraggio tu ti sia presentato qui per dirmi queste cose... sei uno sfacciato" "Lui ti ha lasciata da sola appena ha visto la tua faccia sconvolta dal mio arrivo. Alice, l'espressione che avevi... non venirmi a dire che per te non significo più niente, forse amerai lui, ma sicuramente provi qualcosa anche per me" "Ti facevo diverso Arthur, non capisco davvero come tu possa permetterti di dire delle cose simili, tu non sai niente di me, non sapevi niente di me quando stavamo insieme, figuriamoci se sai qualcosa di me ora... tu non sai niente di niente, devi andartene, subito".

L'allieva-One shot-Due come noi♥︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora