Dicembre

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Alice's POV
Dicembre. Dicembre porta con sé i rimpianti per ciò che non si è fatto e la buona volontà per quello che invece si spera di fare. Dicembre è il mese degli abbracci prima di uscire di casa, delle coperte fino al collo perché si gela per quanto è freddo, delle cioccolate calde la domenica sera mentre si guarda un film natalizio, dei pomeriggi di shopping per comprare regali per parenti, parenti dei parenti e vicini. Dicembre è il mese in cui tutti siamo più buoni e tutti ci amiamo un po' di più.

Ma questo dicembre è diverso, perché è il mio primo dicembre da sposata e quindi questo vuol dire che è anche il primo dicembre in cui gli abbracci la mattina li do a mio marito, la domenica la cioccolata calda la bevo sotto una coperta larga abbastanza da accogliere entrambi, lui con la mano sul mio pancione e io con la testa sulla sua spalla mentre gli accarezzo i capelli; lui non mi darà mai questa  soddisfazione, ma so che la mia mano tra i suoi capelli lo fa impazzire.

Questo è il primo dicembre in cui al centro commerciale non ci vado da sola, ma con lui... le sue minacce con me non attaccano e al primo "guarda che te la faccio pagare, e tu sai come", bastonato e sottomesso, è venuto con me a comprare i regali. La sera però ha avuto la sua ricompensa.

La nostra prima vigilia insieme e il nostro primo Natale insieme, io, lui e il bambino che porto in grembo.

E' accaduto tutto senza che ce ne rendessimo conto. Una sera, appena tornati dall'istituto, abbiamo deciso di andare a cena fuori per festeggiare una nostra perizia che aveva avuto molto successo, io mi stavo preparando - per l'occasione avevo deciso di indossare l'abito da cui tutto era nato, quello del congresso - lui l'ha riconosciuto subito e la cena è ovviamente passata in secondo piano.


"Claudio non ho preso la pillola"

"Alice non ci pensare, se succede vorrà dire che lo affronteremo insieme, niente e nessuno potrà dividerci... poi chi ti dice che io non voglia un figlio?"

"Lo vuoi? Io pensavo che tu..."

"Shh, basta. Te l'ho già detto che sei bellissima, signora Conforti?"

"E tu sei un adulatore signor Conforti"


E abbiamo fatto l'amore. E un mese dopo ho scoperto di essere incinta. Claudio se lo aspettava, anzi io continuo a pensare che lo abbia fatto apposta: voleva un figlio e ha colto la palla al balzo.


"Sacrofano ma tu sei felice?"

"Io non desideravo altro che avere un figlio da te Claudio, come potrei non essere felice?"

Ricordo ancora la sera prima del nostro matrimonio, quando non immaginavo nemmeno lontanamente che il giorno seguente avrei giurato fedeltà in eterno al mio CC e, mentre facevamo l'amore, ho pensato che avrei voluto dirgli quanto desideravo avere un figlio che assomigliasse a lui, anche se non ci fossimo dovuti sposare mai. E invece ancora una volta lui mi ha sorpreso, perché tra noi due quello assolutamente imprevedibile è sempre stato lui.

Mi ha sorpresa quando mi ha regalato il libro con le poesie di Jacques Prévert... "Un libro per le vacanze alla ragazza di Sacrofano" , quel libro l'ho divorato e quando Beatroce mi ha fatto credere che Claudio fosse solito regalarlo a tutte le donne mi si è spezzato il cuore.

"E' andata così: era con me quando l'ho comprato e non ha digerito per niente che l'abbia preso per te", io non gli ho creduto. Io a Claudio non ho creduto per troppo tempo... non gli ho creduto quando mi ha detto che il figlio di Ambra non era suo, non gli ho creduto quando mi ha detto che non mi aveva tradita e soprattuto non ho creduto in noi quella mattina, dopo la notte indimenticabile passata insieme. Ripensando adesso alla nostra storia mi rendo conto di tutti gli errori che ho commesso e di quanto io gli abbia fatto male, con le mie parole e con le mie azioni.

L'allieva-One shot-Due come noi♥︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora