A grande richiesta - vi ringrazio tantissimo per i commenti che mi scaldano sempre il cuore, per le stelline e le visualizzazioni- la parte due di "Incubi", alla quale come sottotitolo vorrei dare questo:
Il nostro bambino
Era ancora notte fonda e Alice e Claudio, uno davanti all'altro seduti sul divano, erano in silenzio. Lei aspettava che lui parlasse, che le raccontasse il nuovo incubo, mentre lui non trovava il coraggio per parlare, perché non trovava le parole giuste, ma sopratutto perché raccontarle tutto, ogni cosa di sua madre, significava riaprire vecchie ferite, mai rimarginate del tutto... e Claudio non si sentiva pronto. Ma poi l'ha guardata negli occhi, ha colto perfettamente negli occhi di Alice la sua determinazione, lei voleva sapere tutto e voleva aiutarlo, non avrebbe permesso che l'amore della sua vita si autodistruggesse.
La tensione era palpabile, ma entrambi continuavano a tacere, sperando che prima o poi uno dei due avrebbe fatto il primo passo.
𝐂𝐥𝐚𝐮𝐝𝐢𝗼'𝐬 𝐏𝐎𝐕
E ora cosa dovrei dirle? Raccontarle di quanto mi ha fatto soffrire mia madre? Raccontarle ciò che mi ha fatto, o forse dovrei dire ciò che non mi ha fatto. Vorrei dimenticare tutto, e ci stavo anche riuscendo... poi si sono presentati gli incubi e ora si è presentata mia madre, a torturarmi esattamente come quando ero piccolo... solo che ora non ho via d'uscita, si è impossessata dei miei sogni e io non posso fare proprio nulla.Non so cosa mi blocca dal raccontare tutto ad Alice, non è per mancanza di fiducia, perché io mi fido di lei, anzi io mi fido ciecamente di lei... il problema credo sia la sofferenza, ho paura di soffrire come allora rivivendo quei momenti, i più brutti della mia vita. Momenti che in realtà sono stati anni, ma ormai a distanza di così tanto tempo mi sembrano tutti concentrati in pochi istanti, e mi colpiscono in pieno petto come una coltellata. Ma so anche che devo parlarne con Alice, la mia Alice, perché so che con lei posso confidarmi senza essere giudicato, e così decido di raccontarle tutto, iniziando dal principio: quando avevo otto anni.
"Ero solo un bambino e mia madre non c'era mai... anche lei è un medico, ed era sempre in giro per il mondo tra congressi e operazioni che richiedevano il suo intervento - è molto conosciuta, soprattutto all'estero ed è anche molto brava, questo non si può negare - e così io non la vedevo mai. Quando tornava a casa per il weekend era sempre troppo stanca o troppo impegnata per passare un po' di tempo con me... tornava e nemmeno mi salutava, come se io nemmeno esistessi. La verità è che ho sempre pensato di essere stato uno sbaglio, lei non mi voleva e mio padre non osava contraddirla... nessuno mi voleva, e avevo la costante sensazione di essere fuori posto. Ricordo che un giorno me lo disse: "se non fossi nato le cose sarebbero state più semplici per tutti" e ricordo bene il mio dolore e la mia delusione. Sapevo di non essere amato, ma sentirselo dire senza peli sulla lingua era troppo ed ero pur sempre un bambino. Anni interi vissuti tutti esattamente così: mia madre che tornava solo durante il weekend e non mi degnava neppure di uno sguardo, mio padre che si limitava a chiedermi se avessi bisogno di qualcosa e mio fratello che se mi prendeva in considerazione era soltanto per deridermi.
Io desideravo soltanto che mia madre mi dicesse un "ti voglio bene" ogni tanto o che mi abbracciasse e mi facesse sentire amato, invece mi sentivo costantemente escluso e disprezzato da coloro che invece avrebbero dovuto amarmi. Una sera ero rimasto a casa da solo mentre i miei genitori erano usciti a cena, tornati a casa hanno cominciato a litigare... mia madre urlava, mentre mio padre continuava a sbattere le porte e a urlare più di mia madre... fino a quando io ho deciso di intromettermi per cercare di fermarli, ma anziché un "grazie" ho ricevuto uno schiaffo da parte di mia madre e uno da parte di mio padre... "dovevi farti i fatti tuoi", ecco cosa mi hanno risposto.
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L'allieva-One shot-Due come noi♥︎
FanficEccoci qui amici con una nuova storia! Questa volta ho deciso di cambiare un po': non scriverò una storia vera e propria, bensì delle one shot, quindi piccoli racconti che dureranno un capitolo(a volte più di uno) Spero che l'idea vi piaccia! Per...