Tornai a casa confuso e spaventato.
Non capita tutti i giorni che i federali rapiscano tuo padre e lo costringano ad incassare un assegno fantasma.
Fatto sta che lo fece.
Iniziammo i lavori in casa e la vita ricominciò in modo normale, per tutti, tranne che per me...
-E questo è tutto quello che dovete sapere...
Osservavo le facce basite di Adam e Carl dopo che gli avevo raccontato tutto.
La bancarella, lo Steampunk Dragon, i Marielitos, i Margolis, l'assassinio di Charlie, ogni cosa.
-Tutto questo è incredibile _disse Carl_
-Lo so, avevo dato per scontato che dopo la scenata dell'altra volta non mi avreste più rivolto la parola
-Scherzi? se ti servisse una mano per qualunque cosa noi siamo con te _disse Adam_
-Assolutamente no ragazzi, chiunque sia stato coinvolto in questa faccenda non ne è uscito bene, non voglio trascinarvi giù con me...
-Ah non sei tu a trascinarci, siamo noi che vogliamo aiutarti, e poi adesso sono gasato a molla, se vuoi fare chiarezza su questa storia dell'assegno ti aiuteremo _rispose Carl_
Sapevo che non dovevo coinvolgerli ma dissi di si anche solo per convincerli che lo avrei fatto.
Finite le lezioni tornai a casa, quel pomeriggio mi sarei recato al penitenziario Riverfront durante l'orario di visite ad incontrare la mia nemesi.
-Sono a casa
-Ciao tesoro, ascoltami oggi io e papà saremo ad un funerale, è morta la madre di un collega, non so, Max non sta molto bene ultimamente, se vuoi andare da zia Janine per stare un po' con lui...
Questo ribaltava i miei piani...
-Che cos'ha Max?
-Conosci i suoi problemi, sarà il cambio della temperatura, ogni tanto ricapita
Mio cugino Max è nato con una piccola malformazione dietro il cranio, praticamente un osso è leggermente più spesso degli altri e da piccolo soffriva di lieve epilessia, crescendo il tutto si è attenuato fino a cessare, ma ogni tanto gli torna qualche lieve capogiro.
Fatto sta che andai dalla zia quel pomeriggio, rimandando il mio piano a data da destinarsi.
Arrivai sotto casa e già sentivo delle urla, ennesima sclerata inutile di mia zia?
Arrivai davanti alla porta e suonai il campanello.
-ECCO! SCOMMETTO CHE È LA TUA SCIACQUETTA!
-No zia sono io...
-Drake... entra
Nell'esatto istante in cui la zia aprì la porta per farmi entrare, Lucas provo ad uscire correndo.
Venni spintonato lungo il corridoio e Janine chiuse sbattendo fortissimo la porta.
-NON VAI DA NESSUNA PARTE BRUTTO BASTARDO IRRICONOSCENTE!
-IO HO IL DIRITTO DI USCIRE! _urlò Lucas_
-AVRESTI DOVUTO DIRMELO, VOGLIO SAPERE CHI È!
Mentre il delirio avveniva in corridoio, andai in camera da Max.
Era sdraiato sul letto a piangere.
-Max, si può sapere che diavolo succede?
-Non ce la faccio più Drake, mia madre ha scoperto che Lucas si frequenta con una ragazza, recentemente esce spesso e non può più fargli da galoppino, capisci il problema?
Chiariamo le cose.
Vi avevo già parlato del rapporto disturbato della zia nei confronti del suo primogenito Lucas.
Sempre stato il cocco della mamma e suo fedele galoppino, la accompagnava ovunque lei volesse o dovesse andare, nonostante fosse munita di patente ed automobile.
Si può dire che Lucas non ha mai avuto seriamente una vita privata e sociale se non grazie a Dan che lo aveva fatto avvicinare ai suoi amici.
-Quindi fammi capire meglio, tua madre ha davvero intenzione di vivere seduta davanti alla porta per non far uscire tuo fratello?
-Ne sarebbe capace...
Ad un tratto sentiamo qualcosa rompersi e accorriamo subito fuori dalla stanza.
Lucas con una gamba fuori dalla finestra intento a scavalcare.
-CHE COSA CREDI DI FARE? _urlava Janine_
-Lasciami stare _disse dimenandosi Lucas_
E fu proprio dimenandosi che nella confusione generale colpì sua madre al volto facendola cadere per terra.
Max iniziò a star male e mi si accasciò praticamente addosso, cercavo di attirare la loro attenzione su di lui ma non serviva a nulla.
Trascinai Max in camera e lo distesi sul letto.
Subito dopo tornai in cucina e Janine era stesa per terra in preda ad un pianto isterico, urlava che anche lui la stava abbandonando.
Mi sporsi dalla finestra e Lucas era praticamente appeso fuori al terzo piano.
-Lucas sei pazzo, dammi la mano!
-No, lasciami stare posso farcela
-Ascoltami ti rendi conto che questa è follia vero?
-No, cerco solo di prendermi la mia libertà
Con uno slancio, raggiunse con il piede il condizionatore del piano sottostante e una volta li continuò a scendere fino a terra, dopo di che scappò con il suo scooter.
Di cose assurde ne avevo viste, ma quella...
Rimasi li da solo in mezzo al delirio e non sapevo più che fare, così presi il telefono e provai a chiamare i miei ma poco prima di comporre il numero...
-Sei stato tu... _disse in preda all'isteria_
-Cosa?
-Il tuo discorsetto mi gira in testa ogni giorno, i miei figli mi abbandoneranno, la mia famiglia mi rinnegherà, che rimarrò da sola...
-E il fatto che le mie parole si stiano avverando, non ti spinge a cambiare le cose? Non ti rendi conto della gravità di quello che è appena successo? Tuo figlio è appena uscito di casa dalla finestra rischiando di ferirsi o rimanere ucciso, CHE CREDEVI DI RISOLVERE SORVEGLIANDO LA PORTA?
-Io scoprirò chi è la sgualdrina, e le rovinerò il faccino che lui ama tanto con le mie DANNATE, MANI!
Avevo sentito abbastanza.
Chiamai mia madre e quella sera Max venne da noi.
Lei rimase da sola, sperando che capisse cosa vuol dire esserlo.
⁓FINE CAPITOLO⁓
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This is my life 5
Teen FictionConti in sospeso. Gente senza scrupoli, morale o emozioni. La vera storia di Drake inizia da qui, non si torna più indietro.