5x14 - Il mondo non finirà oggi

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Nella registrazione c'era chiaramente mio padre che parlava al telefono con Connie.

Sembrava chiacchierare in modo molto dolce e affiatato.

La cosa più strana era il fatto che l'avesse chiamata subito dopo che mia madre era uscita di casa.

Continuavo a non credere fosse possibile un tradimento.

Connie per me era una figura di sicurezza con cui potevo parlare di tutto.

Fatto sta che alla mano potevo avere la prova lampante.

Spostamenti e chiamate.

Sapevo che avrei dovuto rivelare ai miei ogni cosa, e se fosse servito anche la verità sulla sorveglianza.

La mattina dopo mi risveglio con il cuore in gola.

La mail ancora chiusa, ma con 3 chiamate di Charlie.

-Charlie scusami, è una situazione un po' difficile e ho dormito un po' di più.

-Non so tu cosa intenda con situazione difficile ma è finita Drake, abbiamo fallito...

-Che succede?

-È in corso il più grande attacco terroristico degli ultimi 20 anni, Keller ha inviato sui database di ogni risorsa dell'intelligence la mappatura degli ordigni termonucleari che ha impiantato nel paese, mancano a malapena 9 ore.

Era la fine...

Mi alzai e provai a rintracciare i miei che non erano in casa.

-Mamma dove sei?

-Non ce la faccio più Drake non vuole ammetterlo

-Dovete tornare subito a casa

-Io non ci voglio più vivere con te hai capito?  _diceva litigando con mio padre_

-ADESSO BASTA! TORNATE IMMEDIATAMENTE A CASA, DOBBIAMO PARLARE ADESSO!

Il silenzio.

Passarono circa una decina di minuti, dopo di che il caos.

Appena arrivati a casa, iniziarono a litigare nella completa ignoranza di ció che da li ad un paio d'ore sarebbe accaduto.

Se fossi dovuto morire, avrei almeno desiderato farlo abbracciando mio padre e mia madre, ma a quanto pare mi era vietato anche questo...

-SMETTETELA E ASCOLTATEMI!

Per ottenere un minimo di attenzione dovevo necessariamente urlare.

-Dovete sapere la verità, io sto aiutando l'FBI in un operazione contro uno dei trafficanti e contrabbandieri più grandi del mondo. Siamo stati in pericolo di vita per mesi ed è per questo che siamo sorvegliati 24 ore su 24. Io ho una mail con tutti i tabulati telefonici e i tuoi spostamenti Papà, vuoi dire la verità o devi farmeli controllare?

E la verità arrivó.

Ammise di essersi infatuato di Connie, ma a quanto pare lei non aveva mai ricambiato.

Tutta la situazione di mia madre e il suo continuo dedicarsi alla nonna e alla zia, avevano reso il loro matrimonio distante.

Fu un colpo al cuore scoprirlo, soprattutto per mia madre.

Ed è così, con quella atmosfera di silenzio reciproco, che avrei passato le mie ultime ore sulla terra.

Ne mancavano circa 4, il tempo scorreva inesorabile, e in quel momento non so dirvi cosa mi passava per la testa, fatto sta che continuava a sembrarmi tutto troppo strano.

Così con un'idea in testa, sfidai il destino ancora una volta, non potevo stare seduto a guardare il tutto mentre si sgretolava.

Abbracciai i miei e andai da Charlie.

Mi lasciarono andare tranquillamente, io non sapevo cosa stavo facendo, ma dovevo provarci.

I generatori sismici erano la chiave, e lasciarli attivi era stato il colpo di genio finale.

Non potevo minimamente credere che un riccone come Keller avesse potuto anche solo trovare così tante componenti da assemblare così tante atomiche.

Proposi l'idea a Charlie.

Rintracciammo la fonte del segnale dei generatori, e raggiungemmo il punto di emissione, quello che trovammo aveva dell'incredibile...

Mi sbagliavo sugli ordigni...

Ne trovammo uno di proporzioni enormi, una sorta di capsula grande quanto un container, il timer segnava 30 minuti...

Era tardi...

Io e Charlie restavamo fermi, seduti accanto a quella bestia.

A parlare di ogni cosa, a far riaffiorare ricordi, un po' come quando a scuola commentavamo il culo delle ragazze.

Quanto eravamo cresciuti, e cazzo se mi avessero detto che saremmo morti insieme non ci avrei creduto...

30 secondi...

15 secondi...

5...

Tenevo gli occhi chiusi, quando un sibilo come se qualcosa si fosse aperto mi arrivò all'orecchio...

La capsula si aprì e dentro c'era una sorta di camera di contenimento con un uomo al suo interno...

-Chi diavolo è questo tizio? _chiesi_

-È James Keller, e a quanto pare avrei dovuto colpirlo meglio...

~FINE STAGIONE~

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