I progetti di un ordigno termonucleare...
La situazione stava degenerando oltre ogni limite.
Quella sera incontrai Charlie per fare il punto della situazione.
-Questo folle non si limiterà ad eliminare la mia famiglia ma l'intera nazione, dobbiamo fare qualcosa Charlie...
-Questo va oltre ogni cosa che possiamo fare, sapevo che fosse riuscito a far entrare qualcosa in città durante il terremoto, ma non sapevamo cosa
-Aspetta, hai detto durante il terremoto? Mary mi ha detto una cosa strana quando sono andato a parlarle, disse che il terremoto non fu un caso...
-Di che parli?
-Non ne ho idea, era così criptica sembrava fuori di testa
-Stronza maledetta, continua ad essere un passo avanti a noi nonostante l'abbia resa un topo in gabbia...
-Dobbiamo parlare con lei
-Noi due non dobbiamo fare più nulla, ricorda che tu i tuoi cari siete sotto sorveglianza
-E queste sono solo mie colpe non tue, possiamo sistemare le cose...
-NULLA DI TUTTO QUESTO È COLPA TUA! Sono stato io che ti ho coinvolto Drake, è solo che non credevo che sarebbe andata a finire così... se solo non ti avessi spedito quell'assegno...
-Sei stato tu?
-Io non ti ho mai abbandonato Drake, non ho mai abbandonato nessuno, dopo quel cazzo di terremoto ho visto che la tua famiglia arrancava, ma non avevo fatto i conti con tuo padre...
-Quindi quelli che hanno catturato mio padre erano tuoi uomini?
-Miei uomini no, non sono così importante, diciamo solo che se vogliono il mio aiuto devono accontentare qualche mia richiesta, tutto qui...
-Quindi è così che Keller mi ha trovato
-Avrà tracciato l'assegno, ma ti ripeto, io ho fatto tutto questo per te, hai passato la vita ad aiutarmi, adesso tocca a me.
Da quel momento se ne sarebbero occupati i federali, e io e la mia famiglia rimanemmo sotto segreta sorveglianza.
Passarono i mesi e arrivò l'estate.
Il mio secondo primo anno di scuola era finito al meglio, e non avrei potuto chiedere di meglio.
Forse quella bocciatura non era stata un male per me, ma solo una svolta.
Avevo conosciuto persone magnifiche, con la quale ho condiviso cose della mia vita che non credevo avrei più potuto condividere.
Ma non bastava, non bastava mai nulla per tirarmi su, anche solo per farmi sentire un attimo tranquillo, un solo attimo in cui potessi sentirmi libero.
Ricordate Connie, l'amica di mio padre?
Quell'estate i miei, lei e la sua famiglia, affittarono una casetta sul fiume Delaware per dieci giorni.
Fu molto divertente tranne per quel rompi palle assoluto del figlio.
Un marmocchio di sette anni che riuscì ad intralciare pesantemente i miei vani tentativi di avere un attimo di pace, mentre ovunque mi voltassi vedevo uomini dell'FBI appostati per sorvegliarci.
Al ritorno da quella vacanza però qualcosa era cambiato, e fu mia madre a farmelo notare.
-Drake posso parlarti un minuto?
-Certo mamma, dimmi tutto
Mi mostrò il suo cellulare, con la chat del contatto di mio padre che risultava online.
-Guarda cosa fa tuo padre a lavoro...
-Non capisco...
-È sempre online, con chi parla? Colleghi non credo dato che essendo a lavoro basta parlargli direttamente no?
-Ma sarà in pausa e starà chiacchierando con zio Clyde
-Ed è qui che casca l'asino, guarda Connie, è sempre online ogni volta che è online lui e non solo, quando eravamo a Pyne Point sono certa di averli visti vicini, troppo vicini...
-Vicini in che senso?
-Non lo so, tipo abbracciati una cosa del genere...
-Come fai a non esserne certa, li hai visti no?
-Ero in bagno e guardavo dalla serratura...
-Mio Dio...
-Ok, fai finta che non ti abbia detto nulla
-Come potrei, mi hai appena detto che sospetti che papà ti stia tradendo!
-Mi credi pazza non è vero?
-Assolutamente no, dico solo che forse ti stai solo lasciando trasportare da delle convinzioni infondate
-Forse hai ragione...
Io non potevo credere ad una cosa simile, anche perché ciò che vedeva lei, io non lo vedevo.
Forse volevo solo sperare che non fosse vero.
⁓FINE CAPITOLO⁓
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This is my life 5
Teen FictionConti in sospeso. Gente senza scrupoli, morale o emozioni. La vera storia di Drake inizia da qui, non si torna più indietro.