This is my life 5

5x13 - La registrazione

Mi aspettavo le solite domande...

Dove sei stato?

Cosa avevi intenzione di fare?

Tutto l'opposto.

Sincera preoccupazione, era quello che volevo innescare.

Ma non potevo più nascondermi.

Dopo quello che era successo ai cari di Charlie, sapevo che avrei dovuto dire tutto, niente più segreti.

Dovevo solo attendere il momento giusto.

Il pomeriggio dopo, incontrai Charlie al porto per fare il punto della situazione.

-Hey scusami Charlie, ho fatto il prima possibile

-Tranquillo, sarà rapido e indolore

Non feci in tempo a chiedere cosa,che un pugno in pieno stomaco mi mise in ginocchio.

-Ma che cazzo?!

-Davvero? Narcotizzarmi è stata la tua scelta?

-CHARLIE LO AVRESTI UCCISO, TI RENDI CONTO DI COSA GLI HAI FATTO?

-QUEL MOSTRO FIGLIO DI PUTTANA DOVEVA MORIRE!

-La sua morte non ti restituirà nulla...

-Le ha massacrate, le uniche persone che amavo...non puoi capirmi

-No, non posso, ma Charlie, sembrerà una stronzata di quelle che dicono nei film ma, è tutto nelle tue mani, tu puoi annientarli tutti e se ti fai trascinare dalle emozioni fallirai

-Vedi quella barca laggiù? Quelli sono agenti, hanno scandagliato l'intera costa e hanno trovato i generatori sismici, queste sono le persone che ho ficcato nelle vostre vite, gente alla quale non frega un cazzo di creare un cataclisma che solo la cazzo di natura dovrebbe poter creare, ora riguardami negli occhi e dimmi che è tutto nelle mie mani, potessi tornare indietro nel tempo non mi fermerei a quella dannata bancarella.

Capì che Charlie non si sarebbe mai più ripreso, ho sempre dispensato migliaia di consigli, dato speranze a chiunque non le avesse, sono sempre stato visto come quella figura a cui rivolgersi.

Provai a farlo anche con lui, ma stavolta la situazione era molto più grande di me.

Sentivo che tutto ciò per cui ero stato male prima era misero, misere mancanze, miseri capricci fatti da una persona che non sapeva accettare i cambiamenti, che quando ha iniziato a perdere davvero le persone ha assaporato la vera merda della vita.

L'amore passa, le amicizie finiscono, i soldi non sono mai troppi ma cazzo quanto tutto questo è nulla in confronto alla morte, morte che io stesso sfidai anni prima su quel tetto e alla quale avrei pensato di ottenere come soluzione più avanti.

Alla fine è solo egoismo, lato di noi che cerchiamo follemente di nascondere agli altri, ma lo abbiamo tutti, quella voglia di avere ciò che si desidera per se, ma la verità è che...

Alla fine, non ho mai saputo seguire io stesso i consigli che davo agli altri, e sottovalutavo ciò che provava Charlie solo perché non era accaduto a me...

Estrassero i generatori senza disattivarli.

Era chiaro che fossero controllati a distanza e di conseguenza, sarebbe stato meglio non farne sapere il ritrovamento.

Passarono dei giorni, il secondo anno di superiori avanzava, tra le mille novità che aveva portato.

Mi riconfermai compagno di banco di Molly, noi due andavamo molto più d'accordo del'anno prima.

Johnny e Clary si erano messi insieme, prima coppia della classe.

Iniziavamo ad essere tutti molto più affiatati e questo mi faceva stare bene.

La scuola era un rifugio dalla mia folle vita e l'esempio lampante di quanto all'esterno fosse come addentrarsi nella tana del lupo lo ebbi un giorno in particolare.

Poco prima di rincasare, mi fu inviata da Mitchell la mail con gli spostamenti e i tabulati telefonici di mio padre che avevo chiesto la sera del litigio.

Avevo paura di aprirla.

Ma spesso il destino ti costringe ad agire.

Appena arrivato a casa, la situazione surreale al quale mi trovai davanti era spaventosa.

Mia madre che ascoltava una chiamata di mio padre, sul proprio telefono, praticamente in loop, non mi aveva sentito entrare.

-Mamma, che diavolo stai facendo?

-Le prove, sono stata presa per pazza per troppo tempo Drake, ho lasciato il cellulare che registrava in casa oggi, tuo padre era da solo, li dentro lo sentirai parlare con Connie...

Il mondo addosso in un istante...

⁓FINE CAPITOLO⁓