Mi risvegliai in uno spazio stretto con le gambe completamente addormentate.
Uno scossone e poi un suono come una portiera che sbatte mi misero in allerta.
-Bello il viaggetto vero? _disse Keller_
I suoi uomini mi tirarono fuori dal bagagliaio e di fronte a me sostava l'entrata del cimitero.
-Perché siamo qui? _chiesi_
-Per mostrarti tutta la verità Drake... sai, da oggi in poi saremo alleati, tu mi aiuterai a trovare il moccioso che mi ha attaccato al culo quelle sanguisughe dei federali facendomi perdere un monte di soldi... il tuo amico Charlie
-Charlie è morto 3 anni fa, io non so nulla di tutta questa storia, I FEDERALI STANNO BRACCANDO ANCHE LA MIA FAMIGLIA VOLETE CAPIRLO?
-Prendi i vestiti e la pala nel bagagliaio e seguimi...
Mi portarono dentro, di sera il cimitero era silenzioso più che mai, le luci lievi dei lumi nei loculi illuminavano pochissimo una strada che mi era familiare...
-Charles Miller, scava Drake se non mi credi...
-Non puoi chiedermi di profanare una tomba
-HO DETTO SCAVA!
Cominciai una palata dietro l'altra e metro dopo metro sentivo il cuore in gola, quel folle mi intimava di fare più veloce ed io ero sfinito e terrorizzato, quando ad un tratto qualcosa di duro bloccò il mio lavoro...
-Tiratela su _ordinò ai suoi uomini_
La bara di Charlie era di fronte a noi e mentre la forzavano...
-Dopo 3 anni i cadaveri iniziano a perdere tutti i tessuti, sarà un po' brutto da vedere _il coperchio si sgancia_ sempre se non ho ragione io...
Vuota, la bara era vuota...
-Magari è la notte dei morti viventi o il tuo amico è ancora vivo
-Non posso crederci...
-Aiutami a trovarlo Drake e i tuoi amici e la tua famiglia passeranno una bella vita
Strinsi un patto con Keller, avrei dovuto aiutarlo a cercare Charlie o lui avrebbe eliminato chiunque io amassi.
Mi riportarono in ospedale e durante il viaggio mi vennero spiegati i dettagli del piano.
Pérez conosceva molto bene Charlie e per questo era l'uomo giusto da far evadere, si sarebbe messo sulle sue tracce.
Io avrei dovuto trovare il modo di rintracciarlo.
Rientrai in sala d'aspetto e tutti quanti festeggiavano l'arrivo del piccolo con Ellie che era sveglia e sembrava stare bene, Keller aveva mantenuto la promessa.
Fatto sta che avrei dovuto seguire un'ombra e non sapevo da cosa iniziare.
Avevo il peso del fottuto mondo sulle spalle ma dovevo assecondare anche i miei doveri da insulso ragazzino.
Andai a scuola e per quanto mi ero ripromesso di non coinvolgere nessuno raccontai ogni cosa a Carl e Adam, avrei avuto bisogno di qualcuno o da solo non ne sarei uscito.
Quel giorno accadde qualcosa che aveva riacceso in me qualcosa in cui avevo smesso di credere.
Il destino.
La lezione proseguiva, la prof si era persa in uno dei suoi monologhi filosofici, questa volta si parlava di amore.
-Voi stessi avete mai provato un sentimento amoroso? _chiese_
Nessuno rispose.
-Come mi aspettavo, lo so che in questa classe c'è almeno un Dante ed una Beatrice, Drake e Molly ad esempio sarebbero una bella coppia...
L'imbarazzo cadde a picco su di me mentre Molly con la sua freddezza massima rinnegava ogni parola della prof.
-Dai Molly dagli una possibilità, d'altronde quale ragazzo al giorno d'oggi si fa strada in mezzo ad un terremoto per salvare una donzella...
-Non mi ha mai ringraziato comunque... _dissi con fare punzecchiatorio_
Quell'imbarazzante lezione terminò concludendo la giornata.
Ma perché parlavo di destino?
Avevo smesso di crederci per colpa di ogni mio trascorso, ma alla fine, non è altro che un insieme di eventi che porta ad un solo momento, quello che ho soprannominato, momento chiave.
-Molly, scusami per quella sparata io non voglio nessun ringraziamento in realtà...
-Perché lo hai fatto?
-Non so mi sono sentito un po' attaccato, cioè non fraintendermi tu negavi qualunque possibile relazione tra noi in modo così....
-Drake, intendevo perché mi hai salvata quel giorno?
-Non so, forse perché io vedo in te quello che nascondi agli altri...
Ci fu un attimo di esitazione poi cambiò discorso...
-Quando sei rimasto dentro ho avuto molta paura, un ragazzo mi ha aiutata a scendere e io non sapevo che fare...
-Aspetta, hai detto un ragazzo, descrivimelo
-Non ricordo benissimo so solo che era molto giovane, forse della nostra età...
-Va benissimo
-Perché, lo conosci?
-No, era così per chiedere, oh, ma guarda che ore sono, devo correre a casa ci vediamo domani
Le ero sembrato sicuramente un folle ma avevo trovato il momento chiave.
Charlie non mi aveva mai abbandonato, ecco perché il giorno del terremoto mi ritrovai in ospedale prima degli altri, era stato lui a salvarmi.
Feci un paio di telefonate e organizzai il tutto.
Sicuramente era al corrente dell'evasione di Pérez e lo avrei usato a mio favore.
Keller avrebbe fatto trapelare delle comunicazioni dove inviava chiaramente Theo ad uccidermi e i federali le avrebbero intercettate.
Se fossi stato in pericolo mi avrebbe trovato lui.
Sedevo in mezzo al parco e mi guardavo intorno ma nessun volto familiare passava sotto i miei occhi, quando ad un tratto un ferro puntato alla testa mi paralizzò...
-Ciao cazzone, lo so che ti sono mancato ma non provare a piangere o ti sparo cazzo...
⁓Continua dopo la pausa⁓
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This is my life 5
Teen FictionConti in sospeso. Gente senza scrupoli, morale o emozioni. La vera storia di Drake inizia da qui, non si torna più indietro.