INCANTEVOLE NINFA CHE NATURA COMANDI
PUÒ UN TUO POACEVOLE E FERVIDO SGUARDO RENDERE AMMIRABILE QUESTO MONDO MALVAGIO?Yoongi aveva sempre adorato il caffè caldo, al mattino, qualsiasi fosse il clima circostante.
Che facesse freddo o fosse estate, a lui non era mai importato, di mattina si alzava e con tutta la calma del mondo si dirigeva in cucina per prepararsi la sua solita - e oramai di routine - tazza di caffè bollente.
Era un'abitudine, da sempre.La predenva, e portava con sè la sua amata tazza - rigorosamente bianca, con quella gigantesca Y sopra regalatagli da Taeyhung - e si sedeva sul divano, di fronte alla finestra; qualunque fosse il tempo, brutto o buono, si fermava lì e fissava lo scorrere delle nuvole con serenità quasi massima.
Dalle più svariate forme, dai colori tiepidi, zucchero filante nel cielo.Forse avrebbe piovuto.
Non parve rammaricarsene, lui era, ormai, tremendamente legato alla pioggia, al suo scrosciante abbandonarsi sul mondo.
Era incantevole, come se danzassero milioni di cristalli guidati dal vento, loro direttore d'orchestra.Forse doveva a Jimin quell'improvvisa attrazione per i temporali.
Forse doveva ai temporali quell'improvvisa attrazione per Jimin.Chissà.
Sorrise pensando a quale colore avrebbe indossato quel giorno il minore, si tirò in piedi e portò la tazza sul tavolino da caffè che si trovava davanti al divano, in salotto.
«Taehyung, io vado all'università» esclamò per farsi sentire dal fratello minore, che si trovava in camera sua, al piano superiore, che stava preparandosi per andare a scuola.
Aspettò qualche secondo e lo sentì correre di fretta verso l'ingresso, per salutarlo.
Il suo solito sorriso quadrato spuntò dinnanzi al suo viso come una nascente sorpresa.
Suo fratello era, forse, la persona più bella del mondo, non solo esteticamente, ma anche dentro. Pareva contenere nel suo petto una valanga di girasoli, una intera fioritura primaverile.
Meraviglioso.
Yoongi non poteva non sentire in se quel naturale desiderio di proteggerlo da ogni dolore.
«Buongiorno, piccolo.» disse, ridacchiando.
Lo vide aprire le braccia e vi si buttò dentro.
Gli abbracci di Taehyung erano la seconda cosa senza la quale non poteva stare, al mattino.
» Buona giornata, fratellone, mangia bene e non fare tardi, mi raccomando»
E gli sorrise.
Si prendeva più cura lui di Yoongi che chiunque altro.Il biondo annuì ed uscì di casa, facendosi cullare dal fresco venticello mattutino.
Prese a camminare e, quasi come il tempo gli scorresse addosso, vide ogni casa, ogni albero, ogni persona, muoversi velocemente, come per farlo arrivare più velocemente all'università.Vide gli studenti accalcarsi verso l'entrata dell'immenso istituto, tra le voci assordanti riconobbe e vide quell'abbagliante sinfonia che era Jimin.
Lo aveva aspettato.
E risplendeva come un primo violino in una sonata di Petryshak, Cattani e Schubert.«Yoongi hyung, buongiorno» pareva rugiada all'alba, la sua celeste voce.
Pura poesia.
«dormito bene?» un idiomatico accento gentile gli rimbalzò addosso come petali della nascente primavera. Perchè si, lui era come la primavera, caldo e vivo.
Jimin.
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❝CUORE DI CARTA❞
Storie d'amore(taekook) ― «I colori complementari sono dei colori che vengono definiti opposti nel cerchio cromatico, come il blu e l'arancione, se vengono accostati tra loro si ottiene un effetto di massimo contrasto e la loro luminosità viene incrementata.» «Co...