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Non ho dormito un cazzo stanotte, e dire che il Mercoledì è una giornata piena: si parte alle 8 e si finisce alle 14, tre seconde e due prime, ho scazzato alle interrogazioni e li ho maltrattati stile Sgarbi, poi ho scazzato coi colleghi, poi ho scazzato coi bidelli e un gatto randagio mi ha pure graffiato quando ho cercato di accarezzarlo (spero traversi la strada a una comitiva di Veneti): giornata da dimenticare...e temo che il peggio debba ancora venire.

Il cielo è grigio su Torino quando esco dallo "Strazzi", chiuso come il mio stomaco ridotto a un grumo di acido: decido di andare a piedi incamminandomi subito, sono le quattordici del sette Ottobre duemilaventi e c'è tutto il tempo del mondo davanti a me, è una percezione dilatata nell'imminenza del disastro e rabbrividisco a chiedermi se è così che si senta un condannato a morte quando mancano poche ore: il tempo smette di scorrere e diventa lento tanto quanto è veloce il cuore nel petto.

Se tanto non ci sei, eclissi del cuore sarà...

Apro Youtube, cerco 'L'Aura, eclissi del cuore' e la musica attacca al massimo volume possibile.
Ho trentasette anni, ma non sono mai cresciuto veramente: già lo sapevo...e la verità di questo mio assioma personale mi schiaffeggia intensa come le emozioni che sto provando.

Ho trentasette anni, non avrei dovuto innamorarmi di una donna di sedici, non avrei dovuto permettere che una donna di sedici si innamorasse di me...ma è successo, e di chi è la colpa? Chi può permettersi di dire che sia sbagliato?
Invece avrei dovuto tranciarmi la lingua, invece di dire alla Stronza che tuo padre è disoccupato, alcolizzato e lavora in nero, cosa pensavo, di farti vergognare? E adesso devo dirtelo, come cazzo faccio, ti perderò!

Le gambe iniziano a tremare, inciampo, non mi fermo. "Hai fatto un errore" mi dico con la gola che stringe e fa male. "...un grave errore che ti costerà tutto". Ma se sei un uomo devi dirglielo prima che lo scopra lei.
Via Po sfila coi suoi portici privati degli ambulanti e i suoi negozi svuotati e chiusi per la pandemia; il cielo tuona e i miei occhi iniziano a gocciolare bagnando la mascherina, accelero come se volessi fuggire dai miei pensieri che invece mi inseguono e rimangono sospesi sulla mia testa, trattenuti da un crine sottile pronto a spezzarsi. Se tanto non ci sei, eclissi del cuore sarà...

Mi vergogno iniziando a pregare, non lo faccio da quando ero bambino e infatti mi interrompo subito, trasformando il pensiero in una semplice invocazione: perdonami.
Ma non lo farai perché tu sei cattiva.

Inizia a piovere mentre raggiungo e imbocco Via Rossini, l'acqua è sottile, grigia, Corso Regina Margherita è là in fondo, per l'Ospedale Gradenigo non ci sono più di venti minuti a piedi da scuola...

...ora ti voglio più che mai...

"Ora ti voglio qui per sempre" sussurro allo smog e al cemento, poi prendo il telefono, apro Telegram, ti vedo online...e mi scappa un singhiozzo.

14:32 <Ora ti voglio più che mai,
ora ti voglio qui per sempre!
Se solo tu mi sfiorerai
ci stringeremo eternamente...

Ce la faremo se tu vorrai,
insieme cambieremo questa nostra realtà...

...ce la faremo se tu vorrai :'(

Sono un coglione, però ti amo. Scusami tanto>

Youtube ha un pessimo tempismo nello scegliere di far partire 'La Solitudine' della Pausini: mi fermo e chiudo gli occhi sotto la pioggia, sento il dispiacere uscire, lo lascio scivolare via tutto mentre il telefono vibra come impazzito...e poi tace.
Riapro gli occhi, la musica è ferma sulla richiesta di conferma, 'stai ancora guardando?' e l'orologio del display mi dice, sotto le gocce, che sono passati dieci minuti: sono le tre meno un quarto e io mi rimetto a camminare e adesso l'unica acqua che mi scivola sulle guance è quella che scende dai miei capelli fradici.

Gli occhi e il cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora