Fünfzehn

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"Il bacio è il modo più sicuro di tacere dicendo tutto." -Guy de Maupassant

°°°

Non aveva idea se avesse bevuto o danzato di più, di sicuro non si era mai divertita così tanto in tutta la sua vita.

Mano nella mano, scappavano via da quella serata che era ormai giunta al termine. Aveva inciampato due volte sulle balze del vestito, aveva imprecato forte, ma le risate di Loki avevano occultato quelle parole poco eleganti per una  ragazza giovane come lei.

"Ti prego, fermati!" lo aveva implorato, scollando la sua mano dalla presa di lui. Si fermò, esausta, davanti a un'imponente colonna di marmo, poggiandovi la mano per riprendere fiato. Le girava un po' la testa e nemmeno si era accorta che Loki si era smaterializzato dietro di lei. La sollevò e la prese tra le sue braccia. "Nooo, mettimi giù, cosa penseranno se ci vedranno così!"

Loki rispose con il fiato corto, mentre correva via, verso il prato reale. "Cosa potranno mai pensare?"

"Che io sono una donzella in pericolo e tu, dio degli inganni, vuoi approfittare della mia debolezza per farmi del male!"

Loki rise di gusto. Sapeva che reputazione aveva, a volte gli dava anche fastidio essere sempre additato come una persona cattiva ed egoista dalla maggior parte degli asgardiani, ma fare dell'ironia a riguardo, con lei, era tutt'altra storia.

"E lo devono pensare, perché è proprio quello che farò" disse, prima di stenderla con poca delicatezza sul prato, per poi gettarsi sopra di lei quasi a peso morto.

Ridevano forte, quasi a prendere l'aria nei polmoni, brilli e felici. Ma dopo un po' le risate si attenuarono, e si fecero spazio in quel silenzio degli sguardi colmi di emozioni, parole non dette e sentimenti veri e teneri. Teneri, come i baci che le stampò sulle guance, mentre iniziava a farle il solletico.

Amelia rideva forte, implorava pietà, perché tra una risata e un'altra, stava seriamente perdendo il respiro. "Loki, ti prego!"

"È così che il dio degli inganni approfitta delle belle e giovani donne!" Urlò.

Amelia si scostò non appena ne ebbe la possibilità e gli piantò un pugno sul petto. "shhhh, quanto diamine urli!" Sussurrò indispettita.

Si sedette, appoggiando la schiena sul tronco di un albero dietro di loro. Per un paio di minuti ripresero fiato, lei a respirare a pieni polmoni, lui con la faccia sull'erbetta e le braccia aperte, quasi come se abbracciasse la terra. A quella scena Amelia rise di gusto, si sfilò una scarpa e gliela lanciò in testa. 

"Hey, stregone, sembri un escremento spiaccicato"

A sentire quelle parole, Loki alzò la testa e incrociò immediatamente lo sguardo di lei. "Come, prego?"

"Mi hai sentita bene" ridacchiò, prima che lui si avvicinò a lei strisciando sull'erbetta, fino a eliminare qualsiasi distanza. I loro visi erano così vicini, ma nessuno dei due ebbe il coraggio, o una buona dose di follia, per un bacio sulle labbra. Erano stati tentati così tante volte di farlo, soprattutto durante quella serata magica, ma Amelia percepiva un qualcosa di sbagliato in un gesto come quello, come anche Loki.

Erano cresciuti più come fratelli che come amanti, eppure nessuno dei due poteva negare l'alchimia nei loro sguardi, l'elettricità ad ogni tocco e l'insaziabile voglia di stare sempre più vicini.

Loki le guardava ancora le labbra, ipnotizzato, quando lei apri finalmente bocca per chiedergli: "Cosa ci succede ultimamente?"

Lui si allontana da lei solo per lasciarsi scivolare fra le sue gambe. Ora lui guardava il cielo stellato con le mani poggiate sulle ginocchia di lei e la testa sul suo ventre. Solo dopo qualche minuto le rispose "Lo sai benissimo cosa ci succede"

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 19, 2020 ⏰

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