Capitolo 7

206 7 0
                                    

Era un weekend come un altro e come sempre il sabato non avevo lezione. Nella norma lo avrei passato tra i libri o a fare shopping a downtown, ma quel giorno decisi di prenderla comoda. Bagno, televisione, la solita mezz'ora in videochiamata con i miei genitori. Se ve lo state chiedendo si, sapevano che Jennifer era la nuova insegnante di ballo e no, non sapevano di tutti gli eventi accaduti. Onestamente non sapevo come affrontare il discorso, non riuscivo ancora nemmeno io a realizzarli. Così mi limitai a raccontare l'essenziale.

Background - Make No Mistake (She's Mine) - Glee Cast

Appena chiusa la videochiamata, decidetti di sdraiarmi sul divano e perdermi nel mio mondo, con le mie insperabili cuffiette. Misi Spotify, riproduzione casuale. Partì Make No Mistake (She's Mine) cantata dai personaggi Sam Evans e Santana Lopez nella serie tv Glee. Non solo fu una strana coincidenza il fatto che il personaggio avesse lo stesso cognome di Jennifer, ma fu altrettanto strano il fatto che appena partirono le prime note il mio pensiero andò dritto a lei, a Jennifer. Fu come se tutti i momenti vissuti con lei mi apparvero proprio di fronte agli occhi... Le battute appena scivolai per terra, il primo abbraccio quando ci scusammo, lei che cucinava la cena, lei che mi portava in infermeria, la prima volta che mi addormentai...

*Flashback*:

"sei la dimostrazione che anche la luce non regge la tua bellezza."

"È il complimento più bello che abbia mai ricevuto".

*Fine flashback*

"There in her arms... There in her arms... I wanna be in her dreams..."

Una lacrima solitaria mi scese giù per il viso, faceva davvero strano dirlo ma mi mancava averla attorno. Era da qualche tempo che non vedevo l'ora di andare a scuola per poterla vedere e parlarci anche solo per 5 minuti.

Era diventato un rapporto stupendo, tant'è che si azzardò a lasciarmi il suo numero di cellulare nel caso avessi avuto bisogno di qualcosa. Ero cambiata. Non ero più la ragazza insicura che aveva paura di superare la linea alunna/professoressa. Più provavo a non pensarci, più ci pensavo. Così pensai che l'unico modo era lasciare che i fatti accadessero, senza forzature. D'improvviso mi venne uno stimolo. Con quella bellissima canzone tra le orecchie che ancora si riproduceva, mi alzai dal divano, mi infilai la felpa, le mie Converse, chiavi, borsa e uscii di casa senza pensarci 2 volte.

Da poco scoprii che i suoi fiori preferiti erano le rose bianche e proprio all'altro lato della strada vi era una fioreria gestita da una signora con cui mia madre strinse amicizia mentre vivevano ancora qui in America. Vi entrai.

"Buonasera!!!"

"Ciao Keira! Non ti ho più vista!"

"Sa com'è... Vacanze, studio... ma questa volta ho davvero bisognod di lei!"

"Sono qua! Che ti serve?"

"Vorrei prendere delle rose bianche, le vorrei regalare ad una persona molto speciale per me..."

Mi guardò con un sorriso quasi materno. "Allora facciamo 11 rose bianche? Così vai sul sicuro"

"Che vuole dire?"

"Oh niente, solo che ci farai davvero una bella figura!"

Non capii come mai decise proprio quel numero ma l'esperta era lei, così mi fidai. Pagai e dopo averla salutata ritornai nella mia dimora. Presi il telefono e dopo aver esitato qualche momento cercai il suo numero in rubrica. Iniziò a squillare.

"Pronto?"

"Jennifer, ciao..."

"Keira! Va tutto bene?"

"Ain't It Funny?"( A Jennifer Lopez fanfiction)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora