Capitolo 20

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La vita è imprevedibile, lo capii dopo tanto tempo. Si cerca di programmarla, di organizzarla. A volte ci riesci, a volte salta tutto. Fino ai 20 anni avevo sempre cercato di avere un progetto per il mio futuro, ponendomi dei limiti, organizzarmi il domani. Ma non sarebbe potuto andare sempre così. Fu quando incontrai Jennifer che tutti i piani predisposti furono messi sottosopra. La scelta che fece quella star planetaria, quella di insegnare, segnò il mio futuro.

Passarono 7 mesi dalla proposta, sotto l'albero di Natale, attorno alle nostre famiglie. E 7 mesi dopo le nostre vite cambiarono. Mi ero diplomata, Jennifer terminò la sua esperienza lavorativa scolastica e... anche le nostre scelte.

Non sarei andata al college. Jennifer decise di incidere un nuovo album per poi partire per un tour mondiale.... decidendo di prendermi a lavorare nel suo team. Il college era importante, mi avrebbe portata ad avere un titolo di studio per poter lavorare in futuro, ma l'idea di rimanere tanti mesi lontana da lei, faceva dannare entrambe.... soprattutto subito dopo il nostro matrimonio.

Queste scelte ci cambiarono, ci fecero crescere, rafforzarono quell'amore già indistruttibile.

E il gran giorno, il più importante della mia vita, arrivò. La cerimonia e la festa si sarebbe svolta proprio nella struttura in cui portai a ballare Jennifer la sera del nostro primo bacio, nella quale si trovavano anche delle sele per celebrazioni come, appunto, i matrimoni.

Stavo lì, di fronte a quello specchio, immersa in quel vestito principesco. Il mio abito fu con un'ampia gonna svasata in tulle avorio, il corpino era luminoso con una scollatura a V.

La gioia che provavo era indescrivibile, avevo sempre sognato le mie nozze, come qualsiasi ragazza

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La gioia che provavo era indescrivibile, avevo sempre sognato le mie nozze, come qualsiasi ragazza. Ma l'immaginazione che mi feci non fu minimamente paragonabile allo stato d'animo che provavo. Perché il vero amore lo capisci quando non ti importa di chi inviterai al tuo matrimonio, dove lo farai, che scarpe o vestito indosserai. Per tutto il tempo, io ero rimasta li, a fissare quel vestito, senza mai degnarli di un vero sguardo. Per me quello era solo un abito da indossare il giorno in cui avrei detto sì alla donna che amavo.

I miei pensieri vennero interrotti dall'aprirsi della porta, trovandoci mia madre, in un bellissimo tailleur con giacca e gonna grigio. Rimase a fissarmi, col sorriso sulle labbra.

"Mamma...." le dissi con un sorriso

"Amore mio... sei meravigliosa.." disse, afferrandomi le mani

"Mamma... sono tanto agitata"

"Mi meraviglierei del contrario piccola mia." mi disse, ridendo insieme a me. "Sai quando eri piccola eri fissata con gli abiti da sposa..."

"Si... me lo ricordo... ero fissata col tuo"

"Esatto... nonostante avessi 5 o 6 anni volevi a tutti i costi provarti l'abito che usai quando mi sposai con tuo padre. Ad ogni compleanno dicevi 'mamma, sono cresciuta, ora mi starà l'abito!'. disse, facendomi ridere. "Ma ora, sei una donna... e presto sarai una moglie. E sai cosa vedo?"

"Ain't It Funny?"( A Jennifer Lopez fanfiction)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora