Capitolo 8

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Più passava il tempo più mi ritrovavo a pensare a tutto quello che riguardava quella meravigliosa e stupenda donna dalla fama planetaria, ma più ci pensavo più mi ponevo mille domande. Che cosa stava succedendo? Cos'era quell'attaccamento improvviso? Avevo incontrato tante donne nella mia vita che andavano un po' più a fondo di una semplice attrazione fisica, ma emozioni, sensazioni del genere potevo giurare di non averle mai provate.

Mi ritrovavo a pensarla tutto il giorno, quasi mi veniva l'ansia di incontrarla e quando accadeva mi sentivo soffocare dall'agitazione. Quel giorno fu uno di quelli.

Andai a scuola, come ogni giorno. Ero intenta a ripassare la teoria di matematica mentre mi dirigevo verso la mia classe, quando un "psss" attirò la mia attenzione. Era Jennifer e quel giorno era più mozzafiato del solito.

Indossava un lungo vestito nero a maniche lunghe con uno spacco lungo per tutta la gamba, scarpe col tacco, lunghi capelli lisci e occhiali da vista neri.


"Cazzo!" mi uscì prima ancora di rendermene conto, lei rise

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"Cazzo!" mi uscì prima ancora di rendermene conto, lei rise. (Eh ridi ridi... tanto quella che schiatta sono io).

"Che c'è?" disse sorridendo

"N... no... nulla.... era un complimento! Cioè... stai d'incanto!"

"Sei sempre così gentile... grazie" mi sorrise, dandomi una carezza sul viso.

Non era la prima volta che lo faceva, ma ultimamente ogni contatto fisico che avevo con lei mi provocava brividi lungo la schiena. Poteva starci, cioè, era davvero bella... se non la più bella del mondo! Ma i battiti del mio cuore acceleravano sempre di più. Quel vestito, quegli occhiali che le davano un'aria estremamente sensuale, talmente tanto da non riuscire a reggere lo sguardo. Dovevo assolutamente andare in classe o Dio solo sa che pazzia avrei fatto.

"Credo che andrò adesso... interrogazione alla prima ora!"

"Ti posso rubare un solo minuto?"

"C... certo"

Mi portò in un altro angolo del corridoio, ormai vuoto.

"Sicura che va tutto bene? Ultimamente sembri strana, quasi di poche parole..."

Andai nel panico, se ne era accorta anche lei... ma non potevo dirle del gran casino che si era creato nella mia testa. "No no, è solo che ho davvero tante cose da recuperare e.... sai come sono fatta... non vorrei avere poi il mazzo."

Mi guardò quasi rasserenata, per fortuna ci aveva creduto. "Certo certo capisco, ma non sforzarti troppo mi raccomando" mi disse sorridendo.

Ogni qual volta che si preoccupava per me una carica di gioia cresceva dentro di me, era una sensazione stupenda.

"Va bene... Ora vado però..."

"Si..." disse un po dispiaciuta.

Non riuscendo a lasciarla andare con quel sorriso leggermente malinconico feci un qualcosa completamente fuori dalla mia portata, mi avvicinai e le dessi un grande bacio sulla guancia. Mi strinse forte durante quel mio insolito gesto e, con un sorriso a 32 denti, mi dileguai.

"Ain't It Funny?"( A Jennifer Lopez fanfiction)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora