9.

873 24 0
                                    


La primavera aveva bussato alle porte, i glaciali pomeriggi erano spariti, il sole, alto nel cielo regalava giornate tiepide e fresche, colme di vita, di colori e...sapori. Era come rinascere, ed insieme alla natura c'era un amore che rinasceva, lento, eppure selvaggio e potente.
Era l'amore di Ginevra per Alessandro.
Era l'amore di Alessandro per Ginevra.
Entrambi per anni avevano dovuto convivere con dei sentimenti ai quali avevano faticato a dare un nome, ed ora, tutto era diverso.
“Allora andiamo assieme a comprare la tenda da campeggio?”
Gin addentava il suo caldo muffin, mentre scriveva un messaggio sul cellulare.
Eveline storse la bocca e bevve un sorso del suo latte caldo. Quando Gin si accorse dello sguardo dell'amica, arrossì.
“Dicevi?”
“Che il belloccio ti ha rimbambita. La tenda andiamo a comprarla assieme?”
Gin diede un altro morso e scosse la testa per dirle di no.
“Come no?”
Gin mandò giù il boccone. “Ale ce l'ha e anche Luca. Non dobbiamo comprare nulla, eccetto la carbonella e la carne da cucinare”
“Possiamo fare il riepilogo della questione, perché c'è qualcosa che non mi torna”
Gin sapeva già cosa l'amica le avrebbe chiesto, ma la fece parlare comunque.
“Sono tutta orecchie”
“Mi spieghi perché invece di essere in sette ci ritroviamo in quattro? Io in tenda con Luca non ci dormo, dài!”
“Eve, qual è il problema? Tanto ognuno dorme dentro il proprio sacco a pelo”
“Allora tu dormi in tenda con me, non penso che tu e Ale dormiate in un unico sacco”
Gin bevve un sorso del caffè-latte. Sapeva che sarebbe andata a finire così, per lei non c'erano problemi, ma per Alessandro sì. Eccome se ce ne erano.
“Va bene, dormirò con te”

I ragazzi si erano dati appuntamento sotto l'appartamento di Alessandro. Erano appena le cinque del mattino, il sole ancora non era spuntato e i visi assonnati dei ragazzi rivelavano molto di più di quello che davano a vedere. Tutti, nessuno escluso, sicuramente avrebbe preferito rimanere a dormire nel proprio letto caldo. Alessandro strofinava il viso tra i capelli di Gin, mentre lei si portava una mano sulla bocca per l'enorme sbadiglio. Luca si rollava una sigaretta, mentre con la coda dell'occhio controllava Eveline. Era stato lui ad insistere per organizzare quella giornata, voleva avere una scusa per stare accanto ad Eve. Tempo fa, l'aveva vista entrare con Gin nel Pub dove lavorava e niente era stato più come prima. Non aveva mai avuto il coraggio di avvicinarla, ma ora che Alessandro e Ginevra stavano insieme potevano esserci molte occasioni di poter stare con lei e lui non ne voleva sprecare nemmeno una.
Eveline gli si avvicinò, poggiandosi con un fianco alla macchina di lui.
“Ne faresti una anche a me?” chiese lei, mentre si passava le mani sulle braccia per darsi un po' di calore.
Quanto avrebbe voluto scaldarla lui!
Luca annuì e le passò quella che aveva appena finito e se ne fece subito un'altra.
“Non trovi che siano morbosi?” disse Eve, con un sorriso felice in viso. Luca sapeva che lei era al settimo cielo per l'amica.
“Trovo che Sandro sia più rincoglionito del solito” disse, socchiudendo un occhio per il fumo e sorridendo a mezza bocca.
Luca si bloccò a fissare la sigaretta che veniva poggiata sulle labbra di Eve. Si chiedeva che sapore dovessero avere e gli rodeva il fegato non saperlo.
Stai calmo, si ripeteva. Ma come poteva? Se aveva una voglia irrefrenabile di immergere le mani in quei capelli, di barricarla contro l'auto e di baciarla, fino a toglierle il fiato?
I pensieri di Luca vennero interrotti dalla voce di Eve.
“Che ne dite, se invece di amoreggiare, ci mettiamo in moto? Da quanto ho capito il posto non è vicinissimo”
Luca gettò la cicca a terra e si fece coraggio.
“Eveline, tu vieni in macchina con me?”
“Ma non andiamo tutti con la stessa macchina?”
Luca non sapeva cosa dirle, non sapeva mentire.
“Eve, non entrava tutta la roba in unica macchina e saremmo state costrette a viaggiare strette dietro, perciò abbiamo pensato di andare con due macchine”
Gin lanciò un'occhiata a Luca, il quale capì che lei sapeva.
Tirò un sospiro di sollievo e con gli occhi ringraziò Ginevra.
“Oh, allora d'accordo. Andiamo Luca, almeno non staremo con le piovre” e facendogli un occhiolino salì in macchina di lui.
Che il viaggio potesse avere inizio.

Amore SvelatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora