Idiots.

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Passarono due giorni e, finalmente, arrivò il Lunedì, con le due Alpha pronte per il loro primo giorno di lavoro.
Le due uscirono di casa con Franzi, dopo aver lasciato i bambini alla babysitter e presero ciascuna una mountain-bike.
La casa di Franzi era un pochino lontana, dal Commissariato, ma qualcosa, o meglio, qualcuno, attirò la loro attenzione "Ma... Ma quelle..."
"Non ci credo!"
"Questo conferma i miei sospetti..." Se la rise Franzi e le altre due la fissarono.
"Cosa intendi?"
"Noi tutti, al Commissariato, pensiamo che tra Melanie e Jasmin ci sia qualcosa... Solo loro due, forse, non l'hanno capito!"
"Beh, starebbero bene insieme!"
"Concordo!" Disse Eva, sorridendo nel vedere Melanie cercare di aiutare Jasmin a salire sul manubrio della sua bici, visto che la dottoressa aveva in mano la sua borsa e teneva la borsetta a tracolla.
Proprio alla castana venne in mente un ricordo che la fece sorridere con un filo di malinconia, mescolata alla tristezza.
"Terra chiama Eva!" Disse Franzi.
La castana parve cadere dalle nuvole e si voltò verso le amiche "Si... Si, scusatemi... Solo un ricordo..."
"Vuoi parlarne?"
"Io... Io avevo una ragazza, a Maastricht. Si chiamava Esmee e lavorava con me al Commissariato di Linburg Sud..."
"E poi?"
"Noi due, dopo qualche mese, abbiamo iniziato a frequentarci... Si era appena ripresa, dopo un brutto incidente mentre era ad un posto di blocco..."
"Oddio..." Se ne uscì Kara "Era capitato anche ad un ragazzo che era con me in Accademia..."
"Lei in quel caso fu fortunata perché si salvò dopo due mesi di coma... Ma..." Si interruppe la castana, chinando il capo.
"Ma?" Esortó Franzi, sperando che l'amica continuasse, mentre Kara aveva intuito che qualcosa non era andato per il meglio, temendo anche il peggio.
"Lei venne uccisa dal suo ex fidanzato... Aveva provato a seguirlo, lui era un criminale molto pericoloso e, a Liegi, lui le tolse la vita, pugnalandola, prima di scappare."
Gli occhi di Franzi divennero lucidi, mentre parcheggiava la bici negli stalli fuori dal Commissariato, così come fecero Kara e la stessa Eva" Mi dispiace tanto... Non volevo farti aprire un cassetto doloroso..."
"Non è colpa tua, non potevi saperlo."
Franzi l'abbracció e Kara fece lo stesso "Ehi! Non pensavo fosse la giornata degli abbracci!" Se ne uscì Mattes, arrivato in quel momento.
"Non lo è." Ribadí Franzi, senza lasciare Eva, così il ragazzo entrò.
Le tre ragazze rimasero abbracciate diversi minuti, tanto che Hans e Henning, vedendole, scelsero di non chiedere "Sto bene, ragazze..."
"Sicura?" Chiese Kara.
"Sicura." Ripeté Eva, mostrando alle due colleghe una catenina, al centro della quale vi era un anello.
"Quello è..."
"È l'anello che volevo regalare ad Esmee prima che venisse uccisa. Non fa ridere? Tutto ciò che mi resta di lei è questo..."
"Non è divertente, ma è davvero bello." Sorrise Kara "Se io avessi potuto... Se fossi stata così forte da poter passare sopra a ciò che mi è successo, forse..."
"Siamo due idiote." Disse Eva e Kara sorrise un poco.
Franzi, invece, alzò gli occhi al cielo "Io rinuncio a capirvi... Ci vediamo dentro, non metteteci molto."
"Dai andiamo!"
"Sai... Hai ragione. Siamo due idiote!" Se ne uscì Kara "Ci siamo lasciate sfuggire la felicità dalle dita!"

Io per Te. Tu per Me.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora