Starbucks

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-Shin DongHee-

Ogni volta che respiravi si creava una piccola nuvoletta che poi spariva nel nulla. Le persone attorno a te camminavano il più in fretta possibile per arrivare a casa nel minor tempo impiegabile e potersi, così, rilassare al caldo.
La pesante sciarpa di lana che avevi addosso non era comunque necessaria a proteggere il tuo collo ed il tuo naso, che continuavi a nascondere sotto il tessuto della sciarpa, dall'aria gelida e tagliente.
Eri fuori da quello Starbuck da almeno dieci minuti, e il tutto perché Shindong aveva voluto fare una tappa obbligatoria per comprarsi una bevanda calda.
La vita d'inverno era così frenetica, se possibile ancor più che d'estate, quando tutti si mobilitano verso il mare.
La porta si aprì alle tue spalle e, così come avevi fatto con tutte le persone che di lì uscivano, ti girasti a guardare. Finalmente!
<Ce ne hai messo di tempo!>
DongHee ti prese la mano, rattrappita dal freddo, ed iniziò a camminare, sorseggiando la sua bevanda.
<Scusami se c'erano altre persone>
<Era così necessario?>
Lui fece in espressione tra l'offeso e lo stupito. Ti guardò strabuzzando gli occhi.
<E me lo chiedi anche? Lo sai che per me è questione di vita o di morte quando si tratta di Starbucks!>
Alzasti gli occhi al cielo, ma non riuscisti a trattenere una risatina.
La sua visione apocalittica di una giornata senza Starbucks ti faceva davvero sorridere.
Dal bicchiere usciva, di tanto in tanto, ancora un pochino di vapore.
Vi fermaste alla prima fermata dell'autobus nelle vicinanze per poter, così, tornare a casa.
Fermarsi era ancora peggio, il freddo penetrava nelle ossa e lì restava.
Un brivido percorse tutta la tua schiena.
Non vedevi l'ora di tornare a casa e, magari, raggomitolarti sul divano, avvolta nella coperta, con DongHee che ti abbraccia, mentre guardate uno dei vostri film preferiti.
Shindong si accorse subito del freddo che stavi provando in quel momento e, senza nemmeno pensarci un attimo, ti porse il suo bicchiere.
<Oh no, finiscilo pure tu, so quanto ti piace>
Spingesti leggermente la sua mano, rifiutando l'offerta.
<Pensi che mi importi di più della bevanda che di te?>
Ti sorrise, porgendoti un'altra volta il bicchiere, invitandoti ad accettare.
Lo prendesti e, poco dopo, mano nella mano, saliste sul pullman, pronti per tornare a casa.

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