Dopo quello scambio di messaggi mi sono concentrato di nuovo sulle ragazze.
Si era ormai fatto giorno e avevamo iniziato a parlare, inseguito anche a mangiare le robe delle macchinette.
«Fanculo alla dieta» bisbiglia Jennie mangiando una barretta al cioccolato.
Io e Lisa abbiamo iniziato a ridere vedendo la faccia di Jennie, assorta nel mix paradisiaco del cocco e della nutella.
Insieme riuscivamo a ridere e scherzare, ringraziando mentalmente Jin di averci fatto conoscere, anche se, in una situazione sgradevole come questa.
A oggi è il quinto giorno che siamo qui, e non si è ancora svegliato.
Quando...
«Sbaglio o quel dottore e quell'infermiera si stanno avvicinando a noi?» domanda Jennie con la bocca impastata dal cioccolato.
«Sai che-» dice Lisa alzandosi in piedi.
Facciamo la stessa cosa io e Jennie e poco dopo il dottore ci saluta per poi iniziare.
«Salve ragazzi» saluta, seguito dalla sua collega, sorridendo.
«Salve anche a lei» diciamo in coro facendo un inchino.
«Abbiamo buone notizie» esordisce il medico, facendomi sorridere come non mai.
«Non è più attaccato alle macchine per respirare, abbiamo cucito tutti i tagli e compensato la perdita di sangue con delle trasfusioni.» spiega leggendo il fascicolo del paziente.
Io seguo attentamente tutte le parole seguenti, che spiegano tutto il percorso di medicine che ha fatto qui dentro e che dovrà fare fuori da qua.
Le due ragazze iniziano a sorridere e a piangere dalla gioia.
«Si sveglierà?» domanda Jennie.
«Le probabilità sono alte, ma non certe.» dice l'infermiera che era stata in silenzio tutto questo tempo.
«Ora potete entrare, ma mi raccomando, se si dovesse svegliare, chiamateci subito, faremo dei controlli» si raccomanda il medico, facendoci poi strada fino alla stanza di Jin.
Appena entriamo noto subito la sua pelle rosea.
Non era più bianca cadaverica come come quando l'ho trovato.
Mi rallegra vederlo così, sembra sereno.
Dopo che le ragazze si sono avvicinate, hanno lasciato lo spazio a me.
Mi siedo sul lato del letto e guardo i suoi lineamenti.
I suoi capelli un po' arruffati con ciuffi ribelli sugli occhi che prontamente sposto.
Poi i suoi occhi chiusi, non velati come quel giorno nella vasca.
Poi le labbra paragonabili a due boccioli di rosa, appena un po' schiuse.
Era bellissimo.
È bellissimo.
Come d'altronde, lo è sempre stato.
Con la sola differenza che al posto di avere le sue dolci felpe bianche, aveva un camice sterilizzato con sopra una coperta azzurra.
«Chissà cosa starà pensando» esordisce Lisa.
«Io se fossi in lui penserei a quanto sia fortunato ad avere un figo come Namjoon al mio fianco» risponde Jennie, scatenando una risata generale.
///
Restammo per un po' li con lui, fino a quando un'infermiera ci comunica che "l'ora delle visite" era giunta al termine.
Così diedi un bacio a Jin nella fronte e mi alzai dal letto.
L'infermiera ci accompagnò alla sala d'aspetto, dove siamo ora.
«Rimaniamo qua giusto?» domanda Jennie pregandomi con lo sguardo.
«Ovvio» dico sorridendole.
Cosi ci sediamo nelle sedie azzurre e iniziamo a parlare del più e del meno, tranquilli del fatto che il nostro Jin si sarebbe svegliato.
///
Il giorno dopo entriamo appena inizia l'orario delle visite, sperando che si svegli. Ma niente.
Passarono altri cinque giorni, ma quegli occhi non si aprivano.
Nessuno osava dirlo, ma stavamo perdendo le speranze.
Siamo al sesto giorno dentro questa stanza dall'odore di menta.
Facevamo i compiti all'ospedale e i professori, che capivano cosa stavamo passando, li accettavano per e-mail.
«Nam, mi spieghi questo capitolo di Chimica? Non ci sto capendo più un cazzo» sbuffa Jennie, passandomi il libro.
Inizio a spiegarle tutto, quando sento un mugolio.
Istintivamente ci giriamo verso Jin, che ora ha gli occhi socchiusi.
«Oddio Jin» piagniucola Lisa, avvicinandosi a lui.
Io prontamente la fermo, «Devono prima visitarlo, vieni» spiego accompagnandola fuori.
Dentro me sono felicissimo, e vorrei parlarlo ora.
Ma seguo quello che hanno detto i medici.
Manca poco Jin
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~Come manca poco per Jin, manca pochissimo alla fine della storia- ~
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My Hero · Namjin
FanficKim SeokJin è un alunno modello, tutti desiderano i suoi voti, e viene considerato come il classico secchione con la testa sempre china nei libri. Nessuno sa che sta cercando di combattere una battaglia, apparentemente già persa, con i suoi mostri;...