Ore 18:33
"Informiamo i gentili passeggeri che fra pochi minuti l'aereo farà il suo arrivo all'Aeroporto Internazionale di Los Angeles.
Vi invitiamo inoltre ad allacciare le cinture di sicurezza e ritornare ai vostri posti, qualora vi foste allontanati."La voce della Hostess mi distrasse dalle lunghe praterie che stavo osservando dal finestrino dell'aereo.
Il viaggio finalmente era finito, non che fosse stato stancante fisicamente, ma stare cinque ore seduta di fianco ad un anziano che per tutto il tempo aveva russato, beh, non era poi così tanto divertente.
Quel giorno avevo deciso di indossare dei semplici jeans neri con sopra una t-shirt grigia ed una felpa nera in caso di necessità, così da non rischiare di soffrire il freddo ma neanche il caldo.
La luce viva del giorno aveva lasciato spazio a quella flebile del tramonto che lentamente stava preannunciando la sera; oramai a tenermi lontana da Charming vi erano soltanto un paio d'ore in autobus, avevo informato Opie del mio arrivo la sera precedente, aveva insistito perché venisse a prendermi in aeroporto ma alla fine ero riuscita ad avere la meglio, convincendolo del fatto che la cosa migliore da fare in quel momento fosse stare vicino a suo padre ed ai bambini, perché Piney oltre al figlio aveva lasciato due nipoti splendidi.
"Oh siamo arrivati bene, che viaggio lungo, non trova anche lei?"
Annuii all'uomo al mio fianco che finalmente sembrava essersi svegliato, e solo grazie all'a hostess che aveva usato l'auto parlante per avvisarci dell'imminente atterraggio.
[....]
Ero in fila da almeno dieci minuti davanti al via vai di valige, in attesa che arrivasse la mia così da poter andare a prendere posto sull'autobus che per altro sarebbe partito fra meno di un quarto d'ora, quindi dovevo sbrigarmi se non volevo rischiare di perderlo ed aspettare quello delle 20:30.
L'aria di Los Angeles era già diversa rispetto a quella di Boston, questa non sapeva per niente di casa, anzi, anticipava un luogo ancora peggiore, li si che per alcuni giorni sarei stata fuori dal mondo.
Finalmente in lontananza vidi il mio borsone e senza troppi indugi mi affrettai a prenderlo, prima che fosse lui ad arrivare da me, fatto ciò lo sistemai al meglio sulla spalla destra e mi incamminai verso l'uscita dell'aeroporto.
Una volta fuori la leggera arietta fresca della città degli angeli mi arrivò dritta in pieno viso (comprensibile visto l'orario), regalandomi inaspettatamente una piacevole sensazione, forse in fondo la California non era così male, non tutta certo.
Mi guardai intorno, in cerca del mio autobus con destinazione Charming, ma insieme ad esso i miei occhi videro una Harley Davidson nera parcheggiata quasi di fianco al bus.
Sbuffai, avevo chiaramente pregato Opie di lasciarmi venire in autobus eppure il mio caro cugino sembrava non aver compreso il concetto.
Poggiato alla moto però non c'era mio cugino, bensì un ragazzo non troppo alto e con i capelli corti rasati ai lati, indossava lo stesso gilet di pelle nera che erano soliti indossare i SAMCRO.
Lentamente mi avvicinai, notando che il ragazzo fosse alle prese con qualche strano gioco sul cellulare.
«Ti manda Opie non è vero?»
Alle mie parole lo vidi trasalire per qualche secondo; velocemente spostò il cellulare dalle sue mani alla tasca, volgendo dunque ora il suo sguardo su di me.
"Si, ciao sono Juice e tu devi essere Nyv, la nipote di Piney..."
Annuii facendo una piccola smorfia, abbassando poi per pochi secondi lo sguardo.
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Save me from myself. || Sons of Anarchy ||
FanfictionE se Tara non fosse mai tornata a Charming? Se al posto della brillante dottoressa, avesse fatto ritorno nella cittadina qualcun altro, Jax avrebbe comunque intrapreso e seguito le orme di suo padre JT per portare i Sons of Anarchy fuori dal giro de...