Eleven.

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Era trascorso all'incirca più di un mese dal trasferimento a Charming.

Le cose fortunatamente sembrarono iniziare ed evolversi nel migliore dei modi: mio padre aveva ritrovato qualche vecchio amico, il suo lavoro procedeva bene ed il sindaco era rimasto abbastanza soddisfatto del suo progetto per Charming Heights.

Per quanto riguardava me invece, in ospedale le cose andavano bene, passavo più ore in quel posto che a casa mia ed in realtà la cosa non mi dispiaceva.

Poter lavorare finalmente come medico, ma soprattutto specializzanda in chirurgia, faceva si che la mia voglia di imparare cose nuove aumentasse sempre di più.

Fra i miei colleghi di corso avevo ritrovato in Eleonor una buona amica nonché uno straordinario medico.
A primo impatto non dimostrò di essere una chiacchierona, anzi, i primi giorni la trovavo quasi insopportabile con il suo modo di rispondere per prima alle domande che gli strutturati ci ponevano, ma non potevo biasimarla, dopo tutto io facevo lo stesso.

Questo ci rendeva uguali in un certo senso, infatti la settimana dopo il mio arrivo al Saint Thomas eravamo già sedute al bancone di un bar a fine turno a parlare del più e del meno sorseggiando una birra.

Quando non ero in ospedale però avevo mio padre e Juice; quest'ultimo nello specifico, si era rivelato essere sul serio un buon amico.

Passava a trovarmi ogni tanto in ospedale, un paio di volte eravamo andati anche al cinema e quando non era impegnato con il clan mi insegnava (o almeno provava) ad andare in moto, per il momento avevo imparato a metterla in moto.

Secondo mio padre fra noi c'era del tenero, invece io sapevo benissimo che per Juice ero come una sorella (a detta sua), una spalla ed una grande amica.
Avevo imparato a vederlo anche io allo stesso modo, rivedevo in lui il fratello che non avevo mai avuto nonché amico, paragonabile a Trevor che conoscevo da tutta una vita.

Juice era fatto così, riusciva a conquistarti in poco tempo.

Dt.ssa Querz: "Scott, Wilson in pronto soccorso, volate."

Maddison Querz, capo specializzandi in chirurgia, quarto anno.
La conoscevo ancora a malapena ma era riuscita a farsi odiare fin sa subito; bionda, alta e con un incredibile talento per la cardiochirurgia oltre che nel farsi odiare.

"Quanto la odio, solo perché il Dottor Sonoungeniodellacardiochirurgia se la porta a letto pensa di averla fatta d'oro e di avere il controllo degli specializzandi"

Esclamò furiosa Eleonor camminando insieme a me a passo svelto verso l'ascensore.

«Beh...ma lei ha il controllo degli specializzandi El»

Le ricordai, ricevendo subito un'occhiataccia da parte sua.

"Non ricordarmelo, quella stronza...beh fortunatamente presto finirà la specializzazione e potrà cercare lavoro in un ospedale il più lontano possibile da noi, possibilmente fuori dagli Stati Uniti."

Risi di gusto, seppur condividevo il suo parere e la sua frustrazione nei confronti di quella donna, non poteva non farmi ridere.

«Non sarai mica gelosa del fatto che Burke se la porti a letto, vero?»

"Non iniziare a dire idiozie anche tu per piacere!"

Mi guardò torva, pigiando poi sul tastierino dell'ascensore il piano terra, li dove si trovava il nostro pronto soccorso.

"Sono gelosa del fatto che possa stare sempre dall'altro lato del tavolo, che partecipi all'intervento e che scopandosi il capo di cardiochirurgia lei possa svolgere alcuni interventi da primo."

Save me from myself. || Sons of Anarchy ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora