Capitolo 14

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14.


Il Giorno dell'Apice era stato anticipato, grazie agli eventi di quel giorno e, per i quattro Dominatori, furono ore di immenso dolore e rinnovamento.

La piena accettazione degli Elementi portò a tutti loro un progressivo quanto inevitabile indebolimento.

Protetti dalla mano gentile di Jillian, avvisata da Angus della situazione al castello, la donna si era presa cura dei nipoti nelle lunghe ore che erano seguite l'inizio dell'Apice.

Questo aveva dato anche il tempo ad Angus e a Brigidh di venire a patti con ciò che Shayna aveva commesso... e con la punizione che la dea aveva scelto per lei.

Sapere che Shayna aveva tentato di uccidere Spring non era stato facile da accettare, ma entrambi avevano dovuto ammettere che, un tale comportamento, non poteva neppure essere considerato imprevisto.

Che lo volessero o meno, Shayna madre era sempre stata una donna volitiva e aggrappata in maniera quasi maniacale al potere. Ciò che era avvenuto nelle segrete era stato solo l'epilogo scontato di una condotta sfrontata e senza regole, che aveva portato la dea ad agire.

Brigidh non sapeva se il padre avrebbe mai accettato un simile comportamento da parte della moglie, ma lei sperava con tutto il cuore che potesse trovare, in lui, la pace necessaria per andare avanti.

Non era più il tempo delle lotte. Ora, veniva posta dinanzi a loro una nuova via da percorrere e, grazie ai nipoti, sarebbe stata una via più giusta e libera.

***

L'alba era ormai prossima e, sul vicino lago, una bruma leggera si stava levando umida e spessa.

Sorridendo appena nel veder comparire Erin al suo fianco, Winter si sollevò dalle coltri del letto, ancora un po' stordito dalla giornata precedente, e le disse: «Grazie per aver aiutato John.»

Sei il mio Guardiano, Winter. Eseguirò sempre i tuoi ordini, ironizzò la fata, sfiorandogli il viso con la mano cristallina. Va meglio, ora? Ero passata alcune ore fa, ma deliravi ancora.

Lui sorrise benevolo, annuendo. «Ora sto meglio, grazie. E' stato un po' come essere investiti da tutti i Sette Mari contemporaneamente, ma almeno adesso so come si fa a respirare.»

La fata sorrise soddisfatta e, accomodandosi sul bordo del letto, gli disse: A Kim e gli altri ho detto che tutto era andato per il meglio. Era inutile turbarli con la faccenda dell'Apice.

«Hai fatto bene. Ne potremo parlare con tutta calma una volta tornati a casa» assentì grato Winter, sfiorandole una mano con affetto.

Erin allora rise e disse: Sono felice di aver servito bene il mio Dominatore.

Winter storse appena il naso e asserì: «Detta così, suona malissimo, sappilo.»

Oh, lo so bene. Ma mi piace quando storci il naso a quel modo, a stóirin.

Win non poté che ridere con la fata, prima di domandarle: «Melody e Kimmy... come stanno?»

Estrarranno il midollo spinale a Kimmy questo pomeriggio, poi lo impianteranno in Melody, gli spiegò lei, tornando seria.

«Vorrei tu fossi là con loro, se non è un problema. Noi abbiamo alcune cose da sistemare qui e, per almeno un paio di giorni, non riusciremo a muoverci» la pregò allora Winter.

Erin si chinò a dare un bacio all'ex marito, e, gentilmente, gli disse: Sarà un piacere, Winter, e lo sai. Inoltre, Kimmy mi ha pregata di non lasciarla sola troppo a lungo. Le fa un po' paura, l'operazione.

Strong as a Storm - Volume 4 "The Power of the Four"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora