Capitolo 4

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N.d.A.: mi scuso per la mancata pubblicazione dei due capitoli "feriali" come vi avevo promesso ma, all'atto del post, il server di Wattpad non mi ha consentito alcun tipo di caricamento, perciò giungo solo ora a poter postare quanto promesso.

Buona lettura.


 4.


D'accordo, se lei aveva pensato di essere strana, c'era chi la batteva alla grande.

Persino suo zio Robin, che era considerato la pecora nera della famiglia, appariva come un compito damerino, al confronto della stramba squadra messa in piedi da Autumn.

Lì, nel salotto del suo coinquilino, chi spaparanzato sul divano, chi seduto a terra e in compagnia di miriadi di fogli, chi in piedi accanto alla finestra, il loro sembrava più un centro di recupero, che un gruppo di giovani scienziati.

Anche Autumn era stato costretto a dar ragione allo sguardo scettico e vagamente ironico che Melody gli aveva lanciato, quando li aveva visti tutti assieme nel salotto di casa.

«Sono strani, lo so, ma sono dei geni da paura» si era limitato a dire lui, scrollando le spalle come se nulla fosse prima di avanzare con birre e salatini per tutti.

Lei aveva nicchiato, ghignando, e si era fatta avanti assieme a lui con un vassoio enorme e pieno di fette di pizza.

Quando Autumn l'aveva presentata al gruppo, Wyatt ci aveva provato dopo neppure un nanosecondo, ma Robin lo aveva rimesso immediatamente al suo posto, sottolineando che lui non avrebbe toccato la nipote neppure con un dito.

Questo aveva fatto scatenare le risate di tutti, oltre che a battute più o meno colorite sulla presunta frigidità di Autumn e, ben presto, il fatto di essere l'unica ragazza del gruppo era passato in secondo piano.

Nel sentirli parlare, Melody si era comunque ricreduta alla svelta sulla sua prima opinione, e ora studiava interessata alcune carte barometriche assieme a Lucas, laureatosi l'anno precedente nel suo stesso ateneo.

A parte la capigliatura rasta e le maglie di tre taglie più grandi, era il più normale tra il gruppo di strambi ragazzi entrati in casa di Autumn.

Jordie e Nelson facevano coppia fissa, e rappresentavano un punto di domanda grosso come un condominio, per Mel.

Quando li aveva visti entrare assieme e scambiarsi occhiate cariche di fuoco, ci era quasi rimasta male. Perché due montagne di muscoli, due bellocci da far paura, stavano assieme?

Metà delle donne dell'Oklahoma stavano sicuramente piangendo adirate, ne era più che sicura.

Tatuaggi assurdi a parte – Melody era sicura che fossero tatuati in posti equivoci – quei due erano dei mostri dell'elettronica, e sapevano far funzionare i loro portatili al massimo delle loro potenzialità.

Ma quello che la sconvolgeva di più era Wyatt.

A parte il fatto che ci aveva provato con lei dopo un breve scambio di sguardi, Wyatt era un autentico Stephen Hawking della meccanica. Non c'era circuito che avesse segreti, per lui, né chip che non sapesse dove inserire con precisione millimetrica. Utilizzava il saldatore a stagno come un pittore il pennello e, se non fosse stato per i suoi strenui tentativi di fare colpo su di lei, Melody lo avrebbe anche trovato interessante.

Chi faceva il marpione, però, non rientrava nella casistica dei suoi uomini preferiti, perciò aveva relegato Wyatt fin dal principio nella casella dei tizi da tenere a distanza.

Strong as a Storm - Volume 4 "The Power of the Four"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora