Alice's pov
Le cose con Zayn andavano bene: pensavo di non aver mai amato una persona così, beh, più che altro non me lo ricordavo. Mi ricordavo solo di una figura maschile che mi faceva sentire felice, protetta.
Le prime tre ore della giornata volarono e all'intervallo avrei dovuto raccontare tutto a Grace e Sophia.
Sophia era una ragazza chiusa: era seria e sembrava le fregasse solo di Liam; Grace... che dire: era fantastica, aperta, solare, mi capiva, ecc... In poche parole era un'amica coi fiocchi. Poi quando vedeva Louis... Dio mio: perdeva la testa. Erano carinissimi insieme!
"Non ci credo, ha fatto proprio colpo il caro Zayn!" Ridacchiammo insieme io e Grace: Sophia era con Liam.
Tornò seria:"Pensi... che porterà a qualcosa questa storia?" Sussultai.
"Mi stai chiedendo se ci sposeremo, avremo una casa e dei bambini? Insomma... una famiglia?" Mi toccai la pancia dopo aver detto bambini. Ero tesa. Non avevo mai pensato ad un futuro con Zayn.
"No, no, cioè, non hai mai pensato ad un futuro con Zayn?" Chiese come se mi avesse letto nel pensiero.
"Ma-ma, NO! Grace abbiamo diciassette anni!" Iniziai ad alterarmi, non so il perché. Ma non per Grace.
"Calma, calma. Io a volte ci penso a me e Louis, sai?" Rimasi in silenzio, mi limitai ad annuire guardando a terra.
"Sì, mi piace pensare a un nostro futu---"
"Ciao, ragazze!" Una voce familiare interruppe Grace: alzai la testa di scatto. Harry.
"Ciao, Harry!" Lo salutò Grace sorridendo.
Abbassai la testa:"Ciao." Salutai con un filo di voce.
Grace doveva aver percepito la tensione tra me ed Harry:"Beh... ci vediamo dopo, Alice. Ciao."
In quello stesso momento maledii Grace, dopo avremmo fatto un bel discorsetto, mia cara!
La seguii con gli occhi fino a quando Harry mi riportò alla realtà:"Alice, po-possiamo parlare?" Chiese insicuro, dondolandosi sui talloni.
"S-sì." Pronunciai con voce tremante.
"Dai, non devi aver paura: lo conosci da tre mesi... Tranquilla!"
Grazie, meno male che ci sei tu.
Uscimmo nel giardino innevato: il freddo mi colpì in piena faccia.
Iniziammo a camminare:"Em... bella... bella la neve?!" Alzai gli occhi al cielo: odio i giri di parole.
Mi fermai e lo bloccai, difronte a me, con una mano sul petto: il suo battito accelerò.
"Hey, Harry, che ti prende? Parla! Odio i giri di parole." Il mio sguardo nel suo: mi morsi il labbro inferiore.
"No, ti prego, non fare così?!" Implorò.
"Come? Così?" Mi rimorsi il labbro di nuovo.
Annuì distogliendo lo sguardo. Oh. Che strano.
"Ecco io... Io volevo scusarmi per ciò che è successo alla festa. Spero di non aver rovinato niente." Lo sguardo pieno di paura.
Chi era quello?
"Harry, stai tranquillo: eri solo ubriaco." Gli accarezzai una guancia e feci per andarmene ma mi prese il polso: subito guardai la sua mano e poi lui.
Lasciò subito la presa ed indietreggiò: con un passo lo raggiunsi.
"Che succede, Harry?" Forse... forse gli piacevo?! Rendeva le cose più difficili di quanto...
"Alice come fai a non capire?!" Harry mi strappò dai miei pensieri e si tirò i suoi splendidi ricci.
"C-cosa d-dovrei c-capire?" La voce più fragile di quanto mi aspettassi.
"Cristo, dimmi che non sei così stupida?!" Rise nervosamente.
"Come scusa?"
"Oh, andiamo Alice, vuoi solo sentirlo dire e sai che non sono bravo con le parole!"
Mi sto incazzando:"Sentirlo dire? Ma di cosa stai parlando, Harry? Puoi almeno rispondere ad una mia domanda?" Alzai la voce e gli occhi cominciarono ad inumidirsi.
"Dio santo..." Sbuffò e se ne andò. Rimasi sotto la neve per un tempo indefinito, fino a quando non resistetti più e tornai in classe.
***
"Sono a casa!" Urlai.
"Uh, tesoro, indovina un po'?" Ero pensierosa: pensavo ad Harry, sì, ci conosciamo ormai da tre mesi. Lui era un puttaniere ma con me era dolce. Dopo quello che era successo non credevo di piacergli.
Guardai mia madre: attendeva una risposta.
"Em... Uhm... Mi hai preparato un bel piatto di lasagne?" Stiracchiai un sorriso.
"No, stupidina! - rise - Torniamo in Italia, non sei contenta?" Il mio sorriso sparì: COSA?
"COSA?"
"Sì, per le vacanze di Natale. Non è fantastico?"
No! Non è fantastico! Non posso stare senza Zayn, Grace, Zayn, Harry, Zayn, i miei amici... Zayn... Forse l'ho già detto 'Zayn'.
Una lacrima rigò il mio viso:"Tesoro, solo per le vacanze!?" Sbuffai.
"Non voglio andarci: né a Natale né MAI!" Corsi verso camera mia.
"Alice, - iniziò mia madre da dietro la porta - non è obbligatorio: se non vuoi non ci andiamo. I biglietti sono rimborsabili."
Aprii la porta:"Non voglio andarci!" Sussurrai mentre le lacrime scendevano.
"Non ci andremo!" L'abbracciai e ricambiò subito l'abbraccio.
"Ti voglio bene!" Sussurrai tra i suoi capelli.
"Anche io!"

STAI LEGGENDO
Semplicemente Perfetto♥
FanfictionAlice, ragazza diciassettenne, si trasferisce a Londra dove troverà il suo vero amore...