Capitolo 3

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Questo capitolo l'ho pubblicato in anticipo perchè qualcuno, di nome Viky, mi ha implorato in ginocchio di far uscire la nuova parte e così ho fatto.... ma per il capitolo 4 bisognerà aspettare due giorni. Detto ciò, buona lettura (aspetto i commenti)

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ITZIAR'S POV:

Da quel giorno abbiamo iniziato a mangiare insieme a pranzo mentre a cena stavo coi ragazzi della carpa oscura. Abbiamo iniziato a conoscerci meglio anche in previsione delle scene intime che avremmo dovuto girare, e più lo conoscevo più mi stupivo che esistesse un uomo del genere. Arrivò il giorno della registrazione della nostra prima notte, non sto qua a descrivervela perché tanto la conoscete tutti, volevo solo dire che quando ha attaccato la sua bocca alla mia ho sentito le farfalle nello stomaco, poi la sua lingua ha premuto contro le mie labbra per chiedere l'accesso che ovviamente ho concesso, le mie subito dopo fecero lo stesso. Quando Jesus ha urlato un 'taglia' e un 'magnifico' mi è dispiaciuto lasciare la sua bocca. A quel punto girammo la parte in cui lui mi tirava su e andavano sul divano, il regista ci lasciò qualche minuto per decidere alcuni dettagli: Álvaro disse che non aveva richieste particolari mentre io si quindi dissi: 'Álvaro posso chiederti un piacere?' 'Si certo' ' È imbarazzante' 'Non ti prenderò in giro, promesso' 'Potresti non mettermi le mani sul culo? Mi mette a disagio e mi provoca solletico' 'Certo, non c'è problema' 'Grazie davvero'. Iniziammo e come concordato mise la sua mano sulla mia coscia e andammo verso il divano, qui iniziò a baciarmi con foga, come non ci fosse un domani, continuando a spostare le mani sulla mia schiena non sapendo dove metterle. Verso la fine sentii la sua erezione, già abbastanza dura premere sulla parte bassa del mio stomaco e ho ringraziato mentalmente chi aveva avuto l'idea di registrare la scena da dietro così non si sono viste le nostre facce. Quando Jesus gridò stop ci mettemmo un po' a separarci, non volevamo. Appena disse che andava bene corsi in camerino, avevo troppo caldo ed ero anche eccitata. Sentii qualcuno bussare piano, mi avvicinai alla porta e dissi: 'Chi è?' 'Sono io, Alvaro' 'Entra'. Ero riuscita a mettermi una maglietta prima che entrasse e quando me lo ritrovai davanti iniziò: 


'Sono venuto a chiederti scusa perché mi sono eccitato, spero di non averti messo a disagio' 

'Stai tranquillo non sei stato il primo e non sarai l' ultimo ad avere una reazione del genere quindi davvero va tutto bene' 

'Ho una proposta' 

'Sentiamo' 

'Vorrei offrirti una pizza stasera e magari ripassare con te la scena di domani visto che ci sono molte cose da scegliete' 

'Va bene' 

'Hai casa libera?' 

'Sì, va bene a casa mia' 

'Ottimo avviso Blanca e andiamo' 

'Allora... Ciao, non aspettarmi alzata che oggi ho una riunione di cast fino a tardi e dormo da Pedro. Ci vediamo domani' 

'Perché non le hai detto che stai con me?' 

'Perché è gelosa e ho paura possa farti del male' 

Mi sciolsi a quella frase, passammo da Pedro che promise ad Alvaro che ci avrebbe pensato lui.

ALVARO) Prendemmo le macchine e ci dirigemmo verso casa di Itzi, un'appartamentino in centro. Entrato mi sentivo già a casa. Mi fece fare un rapido tour della casa e poi mi disse: 


'Ho ricordato ora che hai detto a Blanca che resti a dormire fuori ma hai intenzione di dormire da me o da Pedro?' 

'Se non ti dà fastidio pensavo qui' 

'Assolutamente solo ho solo un letto e quindi ti dovrai accontentare del divano letto' 

'Andrà benissimo' 

Quindi prendemmo le lenzuola dal mobile, e insieme preparammo il mio letto, e questa preparazione inevitabilmente finì in una battaglia di cuscini, di solito queste lotte mi danno fastidio ma con lei mi sembra di essere sempre me stesso, sempre accettato e sempre al posto giusto, solo con lei. Finimmo per ordinare una pizza e andare  a dormire. Venni svegliato di soprassalto nel cuore della notte da un urlo seguito da un: 'No non toccarmi ti prego no.' mi alzai e andai di corsa da Itzi pensando ci fosse un ladro: la trovai seduta immobile con gli occhi fissi. Mi avvicinai chiamandola: 'Itzi, Itzi sono qua, mi senti? Itzi ti prego' Non si muoveva e respirava a fatica, continuai ad urlare fin quando, dopo 5 minuti iniziò a piangere e mi abbracciò, feci un respiro profondo e la strinsi più che potevo. Si addormentò subito dopo, io uscì dalla stanza restando sulla porta a vedere se dormisse bene, intanto pensavo a quello che era successo poco prima e presi una decisione. Entrai e presi il suo telefono, poi il mio e copiai il numero di Ugaitz, l'unico che poteva sapere cosa stesse succedendo. Dopo aver rimesso il suo telefono sul comodino, gli scrissi su whatsapp: 'Buongiorno Ugaitz, sono Álvaro, Álvaro Morte. Ho bisogno di parlarti, è per Itzi. Urgente' Rispose subito: 'Dimmi un ora' 'Alle 13?' 'Va bene' Ritornai a dormire, svegliandomi solo alle 9 passate sentendo qualcuno spostare delle tazze, mi stiracchiai e sentii un 'Buongiorno bella addormentata' Mi alzai, andai verso di lei e dopo averla baciata sulla guancia chiesi: 'Buongiorno, come stai?' 'Bene, meglio' 'Ma ti succede spesso?' 'Tutte le notti'. Fecimo colazione e andammo, con due macchine diverse, agli studi, qua dopo trucco parrucco e dopo aver girato la scena andammo a mangiare. Alle 13 mi scusai dicendo che avevo una chiamata urgente, chiamai il suo migliore amico che mi rispose al 4 squillo: 'Un piacere per me Álvaro' 'Anche per me' 'Quindi mi chiamavi per' 'Non voglio farti perdere tempo quindi arriverò subito al dunque. Ieri io e Itzi siamo andati a casa sua a mangiare insieme, provare una scena e andare a dormire in due letti separati. Alle due mi sveglio sentendo Itzi urlare qualcosa come: 'No non toccarmi!' quando arrivai era immobile, respirava a fatica e aveva una mano sullo stomaco. Io vorrei sapere cosa è successo, cosa posso fare...'.'Ok, innanzitutto non posso dirti determinate cose, ma posso dirti che si tratta di paura, un attacco di paura a seguito di un incubo che si riferisce sempre allo stesso episodio, successo poco prima che vi conosceste, ma non posso dirti cosa, quando si sentirà pronta te lo dirà lei, e penso che questo avverrà molto presto lei ci tiene davvero a te. Comunque quando succede devi continuare a scuoterla, a urlare il suo nome e magari a prenderle le mani. So cosa si prova ci sono passato subito dopo quello che le è successo, c'ero io al posto tuo e anche io ho avuto paura. Ti prego prenditi cura di lei, né ha davvero bisogno.' ' Certo e grazie di tutto' 'A te' 

Destinati ||Alvitz||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora