Capitolo 5

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ITZIAR'S POV: 

2 ANNI DOPO

I due anni successivi passarono molto in fretta, la mia sentenza di divorzio era stata confermata e io e Álvaro eravamo più innamorati che mai anche se non potevamo dirlo pubblicamente. Ci vedevamo ogni volta era possibile, in settimana quando registravano sennò di domenica. Eravamo davvero felici e sentivamo di essere completi. Due anni ora che ci penso sembrano tantissimo tempo per due persone rotte come noi, che sono state ferite, che hanno promesso a loro stessi di non innamorarsi più ma poi è successo, hanno abbassato la guardia ed è successo. In quel momento mi sentivo felice, sentivo di essermi presa la mia rivincita contro tutto quello che era successo ma non pensavo che una sera tutte le mie sicurezze, la mia routine e i miei piani si sarebbero capovolti per poi risistemarsi in modo diverso. È iniziato tutto una domenica come tante altre che passavamo a ridere, giocare, coccolarci, baciarci e fare l'amore. Quella sera fecimo quest'ultimo. Álvaro ha bussato alla porta tre volte come sempre e appena ho aperto si è fiondato su di me guidandomi verso il divano letto, mi stava già togliendo la camicetta quando sussurrai: 'Bagno?' senza bisogno di altre parole finì di svestirmi e iniziò una serie di baci dal collo alle spalle e poi giù fino ai seni. Qui si fermò e fece un succhiotto su uno e uno sull'altro, si abbassò fino ai talloni per poi risalire verso la mia intimità. Qui, senza preavviso, infilò un dito e iniziò ad andare avanti e indietro, ne infilò un altro e avanti e indietro. Mi sfuggirono una serie di gemiti che fecero gemere anche lui. Mi lasciò, lasciò la mia vagina per leccarsi le dita e poi infilare la testa all'interno delle mie gambe e succhiare, giocare, premere il tutto con una mano sul mio seno e l'altra a stimolarti il clitoride. Primo orgasmo. Quando il mio respiro tornò regolare mi portò in bagno dove vi era un ampio piano d'appoggio vicino al lavandino, dove mi depose. Si tolse in fretta maglietta, pantaloni e boxer lasciando in bella vista la sua erezione già grossa. Entrò velocemente mentre teneva le sue mani sulle mie cosce e io le mie sulle sue spalle. Iniziò una serie di affondi incredibili accompagnati solo dai nostri gemiti, andammo avanti ancora e ancora con spinte sempre più forti e mirate a i miei punti deboli, riuscì a dire: 'io... Sto arrivando' 'Andiamo insieme' E così fecimo, urlando insieme per il piacere. Quando i nostri respiri tornarono controllati lui mi lasciò ma appena lo fece imprecò: 'Merda' 'Ehi, cosa è successo?' 'Forse l' abbiamo fatto un po' troppo forte perché mi si è rotto il preservativo' 'Ma tanto o poco?' 'Tanto' 'Caxxo' 'Scusami, io avrei dovuto essere più calmo, più controllato' 'Ma sono stata io a chiedetelo' 'Scusa, merda' 'Stai zitto, ok? Lasciami riflettere' 'Sei nel periodo?' 'Sì, ascolta, è successo, lo sapevamo fin dall' inizio che c'era una piccola percentuale di insuccesso. Quindi se dovessimo avere un figlio io sarei felice, l'ho sempre desiderato e averlo con te sarebbe stupendo. Però decidiamo insieme cosa fare' 'Certo, anche io sarei felice di avere un figlio con te quindi se succedesse riuscirei, riusciremmo a gestirlo' 'Bene ora sono tranquilla dopo aver ascoltato queste parole' 'Secondo round?' 'secondo round' Andammo sul letto, questa volta toccavano a me i preliminari quindi lo feci sdraiare e iniziai a spostare le mie mani su e giù lungo il suo membro alzato, poi depositai lì dei baci mentre Álvaro teneva con le mani il lenzuolo gemendo per il piacere. Andai avanti mettendolo completamente in bocca, quasi fino alla gola e succhiai più forte che potevo. Non ci volle molto perché arrivasse e quando lo fece io leccai tutto lo sperma che usciva.


Álvaro's POV:


Quando tirai fuori da Itzi il mio membro, mentre toglievo il preservativo mi resi conto che era vuoto, com'era possibile? Lo osservai meglio notai che era rotto. Lo dissi subito a Itzi e, nonostante il nostro sconvolgimento iniziale, pensando lucidamente ci rendemmo conto che nessuno dei due aveva malattie sessualmente trasmessibili e che quindi l'unico rischio fosse quello di avere un figlio, un rischio che decidemmo di prendere. Per distogliere l'attenzione da quell'argomento decidemmo di buttarci in un agguerrito secondo round. Itzi mi fece sdraiare, passò le sue gambe ai lati dei miei fianchi, si sedette sulle mie cosce e iniziò a passare le mani sul mio membro già eretto, poi lo baciò in più punti e giocò coi testicoli mentre io mi contorcevo dal piacere. Continuò baciandomi ripetutamente la punta per poi metterselo in bocca e succhiare al massimo finché non venni. Ripreso il mio respiro normale la vidi nuovamente sopra di me prendere il mio membro strofinandoselo sull'ingresso, stavo impazzendo, quasi urlai: 'Itzi ti voglio dentro di me, ora!' 'Non aspettavo altro' rispose e mi fece entrare. Neanche un secondo da quando mi ero inserito che iniziò ad andare su e giù, l'aiutai mettendole le mani sui fianchi e accompagnai il movimento che divenne sempre più rapido con affondi più duri e lunghi. Arrivò prima Itzi e poi io. Finito mi alzai per andare a farmi una doccia, non sospettando nemmeno che mi aspettasse un terzo round e invece appena accesi l'acqua sentì la porta aprirsi e Itzi entrare con me sottoLì non fecimo sesso selvaggio ma semplicemente fecimo l'amore, completandoci a vicenda e sentendoci. Finita la doccia andammo a letto sfiniti.

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