Capitolo 4

239 8 9
                                    

Ok, questo è pesante, trattenete le lacrime vi prego!

ITZIAR'S POV:

Andai a pranzo con Álvaro ma alle 13 mi lasciò per una 'telefonata urgente' di cui sicuramente gli avrei chiesto dopo. Finito di mangiare riordinai il vassoio e poi tornai sul set visto che io e Álvaro avevamo ancora una parte di scena da girare. Finita quando Jesus disse: 'Siete liberi' corsi nel mio camerino. Subito dopo bussò qualcuno, io ero ancora in reggiseno quindi urlai: 'Se sei tu entra sennò aspetta un minuto' Entrò, merda ero praticamente nuda. Lui si avvicinò mi mise le mani sui fianchi e avvicinò le nostre labbra dandomi un bacio pieno d'affetto, d'amore. Cedetti e mi concessi quel bacio che desideravo così tanto, spostato le mie mani sui suoi capelli ma poi lo fermai: 

'Aspetta noi non possiamo, tu, tu sei sposato, hai dei figli e io non voglio rovinarti la vita per uno stupido sentimento' 

'Sei sposata anche tu mi pare, comunque che ne dici se ci sediamo e ne parliamo?' 

'Certo' 

'Ascolta tu hai ragione quando dici che sono sposato ma non è come pensi, come tutti pensano. Sai cinque anni fa sono nati i miei figli, io ero al settimo cielo, avevo sempre desiderato dei bambini che correvano per casa ma Blanca non tanto quanto me. Dal momento in cui hanno iniziato a piangere tutto è cambiato: litigavamo sempre, per qualsiasi cosa anche la più stupida. Una sera però tutto cambiò quando mentre discutevamo spostando l'occhio vidi Julieta e Leon che ci guardavano. Cercai di smettere di litigare ma non ci riuscì, quando mi girai ancora vidi Leon che abbracciava Julieta in lacrime. Da quel giorno viviamo da separati in casa, più che altro per i nostri figli ma il mio cuore ha smesso di appartenerle. Ha smesso di appartenere a qualcuno fino a quando non ti ho conosciuto, mi hai incasinato la vita, sul serio, e l'hai resa più bella. Però dimmi tu, mi hai bloccato perché non volevi, se non mi ami, se vuoi stare con tuo marito, va bene mi faccio da parte ma solo se so che sei felice.'

' Ex marito, e non è per quello, è che ho paura di innamorarmi di nuovo, ho paura di dare troppo. Se ti stai chiedendo perché ex, è successa una cosa poco prima che ci conoscessimo che mi ha molto cambiata. Sai, ho sempre desiderato avere dei figli ma Roberto non voleva, non li ha mai voluti e l'ha detto prima che ci sposassimo. Ero talmente innamorata che ho messo da parte tutti i miei sogni per lui pensando che fosse normale. Un anno fa rimasi incinta, non sappiamo chi abbia sbagliato ma è successo. Glielo dissi solo all'inizio del 3 mese quando la pancia iniziava a spuntare. Non pensavo facesse salti di gioia ma nemmeno che reagisse così. Mi urlò: <<Abortisci!>> <<Non decidi solo tu questo è anche mio figlio>> <<Non alzare la voce con me>> <<Io parlo come mi pare e se questo bambino non ti sta bene poi anche andartene>> Mi diede uno schiaffo, poi un altro, poi un pugno sullo stomaco, non so se fosse voluto o no. Mi accasciai. Mi tirò qualche calcio e se ne andò. Pensavo mi avesse fatto solo male così mi alzai e quando lo feci vidi i miei pantaloni da bianche diventare rossi. Urlai, il mio vicino accorse e mi porto in ospedale. Qua i medici mi presero in consegna, gli dissi: 'Salvate mio figlio, per favore' Poi mi sedarono. Mi ricordo come fosse ieri quando mi dissero: 'Non potevamo fare più niente' Mi ha distrutta. Da quel giorno ho dormito a casa dei miei fin quando non mi sono trasferita qua, per ricominciare. 

'È per quello che hai una cicatrice sotto l'ombelico?' Era in lacrime e tirava su col naso, esattamente come me. 

'Si' 

'Io non so cosa dire, non posso prometterti nulla. Vorrei poterti regalare il mondo, le stelle e la luna ma non posso. L' unica cosa che posso regalarti è il mio cuore, un po' strapazzato che ha paura di soffrire' Gli presi le mani dicendo: 'Andrà bene'

ALVARO'S POV: 

Non mi aspettavo tutto questo, non pensavo potesse essere successo alla donna che amo. Vorrei spaccare quell'essere con le mie mani ma non posso. Decidemmo di fare come il giorno prima quindi andai da Pedro per informarlo e lui, sorprendentemente mi rispose: 'Non preoccuparti ieri le ho detto che avremmo provato qualcosa quindi vai libero, mi ha solo detto di ricordarti di andare a prendere i gemelli domani alle 9 per portarli al parco.' 'Grazie sei il migliore' 'Hermanito trattarla bene, non merita di soffrire' 'Lo so' Andammo a casa sua, mangiammo insieme una pizza tra carezze, baci e tanto affetto. Chi ci vedesse da fuori direbbe che siamo sposati da anni ma purtroppo non è così. Alle 11 andai a dormire sul divano letto rimasto intatto dalla sera prima. Quando chiusi gli occhi sentii la presenta di Itzi, li aprì e lei balbettò: 'Posso... Io vorrei chiederti se...' 'Se vuoi dormire con me muoviti prima che mi addormenti' Spuntò un sorriso stupendo sul suo volto, si avvicinò appoggiando la sua schiena sul mio petto, intrecciammo le mani e le mettemmo vicino al suo cuore. Stavo per chiudere gli occhi quando chiese: 'Chi ti ha telefonato a pranzo?' 'Il tuo migliore amico' 'come hai avuto il suo numero?' 'Ho preso il tuo telefono e l'ho copiato' Si girò indignata: 'E perché l' hai fatto?'.' Per te' Si bloccò 'Ho avuto paura la scorsa notte e ho pensato a lui come all'unica persona che potesse aiutarmi a capire, ma ora ho capito tutto.' 'Ti aveva parlato del mio ex?' 'No, mi ha solo detto come comportarmi, non voglio essere di nuovo impreparato se succede' 'Sai nessuno ha mai fatto una cosa del genere per me' 'onorato di essere il primo' Ridemmo e finalmente con le mani giunte ci addormentammo. Alle tre la sentii agitarsi,mi svegliai e la vidi ansimare con gli occhi sbarrati. Quindi mi alzai le presi l'altra mano, la chiamai e appoggiandola al mio petto nudo le dissi: 'Senti, respira con me, respira, espira, dai' Dopo due minuti tutto era risolto, mi diede un bacio sulle labbra e si riaddormentò. La mattina dopo mi svegliai con lei tra le mie braccia che si stropicciava gli occhi, che si stiracchiava sudata e coi capelli arruffati: la vista con cui volevo svegliarmi tutte le mattine. Preparammo la colazione e lei mi disse: 'Non mi era mai successo di ansimare dopo un incubo, di solito mi immobilizzo e fatico a respirare. Deve essere merito tuo, grazie per essere rimasto' 'Quando vuoi' E ci aveva visto giusto, la notte dopo non ebbe più incubi.

------------------------

commenti sempre ben accetti!

Destinati ||Alvitz||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora