Capitolo 12 (Parte III)

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ÁLVARO'S POV

L'accoglienza dei genitori di Itzi, mi tranquillizzò, mi sentivo a mio agio e a casa. Scesi e decidemmo di prendere il sole mentre i gemelli erano già in acqua. Poco dopo ci raggiunsero i miei suoceri che ci chiesero perché non fossimo entrati così Itzi gli disse che prima dovevamo dirgli una cosa importante e annunciò l'arrivo di nostra figlia. Le loro facce stupite ed emozionate fecero emozionare anche me, erano così felici per noi. Entrati in acqua ci rimanemmo per un po' fino all'ora di pranzo quando la mamma di Itzi ci deliziò con i suoi piatti e le sue specialità. Rimasi davvero colpito, il pomeriggio passò tra giochi di carte, giochi di società e tante risate. Non mi ero mai sentito così a casa. La sera andammo a letto subito poiché eravamo stanchi. Il giorno dopo mi sentivo rigenerato, pronto a godermi la nuova giornata. A pranzo i miei suoceri proposero: 'Perché non andate fuori stasera soltanto voi due? Non al ristorante ma magari a vedere il tramonto per prendervi un po' di tempo da soli visto che Julieta e Leon possono stare con noi a vedere un film' 'Mamma non lo so' 'Signora io la ringrazio...' 'Non si accettano no' 'Dai mamma dai papà' ci spronarono i gemelli e alla fine accettammo. Quella sera mi vesti casual visto che non saremmo andati al ristorante, chiamai Itzi che stranamente era pronta e, dopo esserci raccomandato coi gemelli e averli salutati, partimmo. Ci dirigemmo verso una spiaggia libera dove stendemmo due asciugamani, andai a prendere la pizza lì vicino e la mangiammo in riva al mare. Finita la cena Itzi, mettendosi una felpa per il freddo, mi si accoccolò tra le gambe con la testa sul mio petto. Io spostai le mie braccia intorno a lei per darle protezione e chiesi: 'Come stai?' 'Stiamo bene' 'Da quanto tempo non abbiamo un vero momento da soli' 'Già, mi mancavano' 'Posso' 'Certo' Appoggiai la mia mano sulla sua pancia per sentire ancora un po' scalciare nostra figlia Maite che mi accontentò subito. Quella sera vedemmo il tramonto in riva al mare, uno spettacolo stupendo soprattutto perché accanto a me c'era la donna che amavo. 'Ti amo' le dissi mentre il sole tramontava, rispose: 'Anche io' e si girò per sigillare un bacio dolce sulle labbra. Quanto amavo quella donna. Tornammo a casa esausti ma felici. Aprendo la porta trovammo i nonni sul divano addormentati con tra le braccia Julieta e Leon che dormivano anche loro beati. Decidemmo di lasciarli lì e andare a dormire visto che il giorno dopo saremmo ripartiti. La mattina ci svegliammo bene, scendemmo e dopo una rapida colazione fecimo un ultimo tuffo in piscina. Finito il pranzo iniziammo a fare le valigie per partire verso le 5. Finito di caricare la macchina tornai per salutare tutti, saluti tristi. I gemelli abbracciarono stretto I nonni chiedendogli quando ci saremmo rivisti: 'Tra qualche mese tesoro' 'Vi voglio bene' disse Julieta e poi Leon. A quel punto abbracciai mia suocera, strinsi la mano a mio suocero che mi sussurrò: 'Felice che sia in buone mani' Non potei fare a meno di sorridere. Alla fine venne il turno di Itzi che abbracciò entrambi e li invitò a venire per la nascita di Maite. Accettarono quindi salimmo in macchina consapevoli di aver vissuto alcuni dei giorni migliori delle nostre vite.

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Tra penso due giorni uscirà il prossimo capitolo, che sarà un po' la conclusione della storia vera e propria. MA come avevo detto all'inizio ho intenzione di aggiungere dei capitoli in cui ci sono momenti della vita quotidiana, momenti che magari non sono riuscita a trattare bene quindi se per favore potreste scrivere qua sotto ciò che vorreste vedere ve ne sarei molto grata! (es. quando annunciano che sarebbe stata femmina ai gemelli o loro in vacanza. Cose così) 

kiss<3

Destinati ||Alvitz||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora