Capitolo 9

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Spero che questo capitolo, molto movimentato, vi piaccia anche se non è incentrato su Alvaro e Itzi ma sui gemelli. è un capitolo molto importante, che da una svolta a tutto. Detto ciò, buona lettura!

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ITZIAR'S POV:

Finita la settimana di registrazioni intense andammo insieme a prendere i piccoli a casa dei nonni materni, dove passavano tutte le domeniche da quando erano piccolissimi. Arrivati, vedendo che Blanca non c'era scendemmo entrambi dalla macchina e bussammo. I suoceri di Álvaro vennero subito ad aprire spiegando che i gemelli stavano finendo di vedere un film e che se volevamo potevamo accomodarci per un caffè, accettammo spostandoci in una cucina moderna con un ampio piano d'appoggio e cinque fornelli. Seduti ci presentammo e con mia grande sorpresa dissero: 'quindi tu sei la famosa Itzi, i gemelli c'hanno parlato molto di te' 'Un piacere' 'Piacere nostro'. Parlammo di come c'eravamo conosciuti, innamorati, di come avessimo deciso di andare a vivere insieme. Dopo un certo imbarazzo iniziale nel parlare della situazione poiché credevo che fossero arrabbiati visto che Álvaro aveva lasciato la figlia per me ma in realtà erano così felici che stessimo facendo la nostra vita, e al momento di andare ci dissero una frase che ci riempi il cuore: 'Sembrate sposati da anni, completate le frasi a vicenda e vi capite con uno sguardo. Non avevo mai visto un amore così vero e puro come il vostro.' uscimmo con gli occhi lucidi, caricammo i bambini in macchina e partimmo. Appena azionata chiesi: 'Quindi cosa ci raccontate?' guardai nello specchietto della macchina e c'era silenzio, chiesi: 'Va tutto bene?' Silenzio. Álvaro a quel punto accostò e girò la testa esitando, con una faccia un po' triste disse: 'Non ci ho mai visto così male, se c'è qualsiasi cosa che è successa, anche la più imbarazzante o spaventosa potete dirmelo. Ve l'ho detto che ci sarei sempre stato e se il problema è che c'è Itzi non siete obbligati a parlarne davanti a lei' stava per continuare la frase quando Julieta prese la parola: 'Il problema non è zia Itzi, anzi l' adoriamo e non ci vergognamo a parlare davanti a lei è solo che non possiamo dirtelo, davvero' 'perché?' 'l' abbiamo promesso' 'Si ma siete tristi, io sono vostro padre e vorrei sapere il perché, mi si spezza il cuore a vedervi così' 'Non devi dirlo alla mamma e nemmeno tu zia Itzi' 'promesso' ripetemmo insieme.


ÁLVARO'S POV: 

Andammo a prendere i gemelli dai nonni, non vedendo Blanca siamo scesi insieme e abbiamo suonato. I miei suoceri sono venuti subito ad aprirci e ci hanno invitato a prendere un caffè mentre i piccoli guardavamo un film. Uscimmo una mezz'ora dopo, caricammo i bambini e partimmo. Dopo aver messo in moto spostati la mia mano sulla coscia di Itzi in segno di affetto come per dire: 'ci sono'. Lei chiese se volessero raccontarci qualcosa della settimana. Silenzio. Strano pensai, visto che sono entrambi molto chiacchieroni, alla richiesta di Itzi di sapere se andasse tutto bene la scena si ripeté. A quel punto accostai e mi girai chiedendogli cosa stesse accadendo, dicendo che se si vergognassero perché c'era lì Itzi potevano dirmelo dopo ma loro mi rincuorarono dicendo che lei andava super bene ma loro non portavano dirlo perché l'avevano promesso. Dopo averli spronati alcuni minuti mi diedero la risposta che mi spezzo il cuore: 'Papà noi non sappiamo come dirtelo' iniziò Julieta 'Come vi sentite più a vostro agio' 'Allora lunedì abbiamo chiesto alla mamma di passare una giornata dai nonni visto che non ci vedevamo da un po' e così martedì andammo, fu una giornata splendida ma alla sera la nonna ci si avvicinò dicendo che la mamma aveva avuto un problema e che avremmo dormito lì, per noi andava bene avevamo anche dei vestiti. Ma poi i giorni passarono e lei non è più venuta - sono scoppiati a piangere - non ci ha mai chiesto come stessimo, non ha mai chiamato come se di noi non le importasse nulla, come fossimo un oggetto a cui bisogna trovare un posto. Ci ha fatto promettere di non dirlo a nessuno soprattutto a te e a Itzi ma fa male papà, fa tanto male. Ormai in macchina eravamo in 3 a piangere e uno con le lacrime agli occhi. Come avevo lasciato che succedesse, come non mi ero accorto di nulla, come avevo potuto lasciate soffrire i miei bambini. Il resto del viaggio lo passai a guidare mentre dietro c'erano i due gemelli ancora in lacrime e Itzi in mezzo che provava a consolarli. Arrivati a casa andarono a guardare dei cartoni mentre io e Itzi discutevamo su ciò che c'era da fare: 

'Álvaro io... Io non ho parole' 

'Sapessi io che con lei ho condiviso anni e due figli, pensare che le avevo chiesto se avesse bisogno di un pomeriggio libero e lei mi ha detto di no' 

'Ma io mi chiedo come fai ad abbandonare i tuoi figli così, non chiamarli, non andare a trovarli e soprattutto non pensare alla conseguenze' 

'Non lo so però ora dobbiamo pensare a come provarlo, non possiamo portarli in tribunale sono troppo piccoli' 

'Forse è una stupidata ma non mi avevi detto che l'anno scorso avevi montato delle telecamere?' 

'Cazzo è vero le ho praticamente dovunque' 

'Le guardiamo?' 

'Subito'

In realtà non li guardammo subito ma poco dopo aver messo i gemelli a letto e averli dato la buonanotte. Itzi andò a farsi una doccia veloce mentre io entravo nel sistema delle telecamere. Arrivò dopo qualche minuto in camicia da notte: 'Sei stupenda!' 'Così arrossisco però!' Ridemmo, quando si sedette posai una mano sul suo grembo e chiesi: 'Come sta il piccolo avocado?' 'Non saprei, la mamma benone ma lui o lei non si muove ancora, ma direi bene' 'Sta diventando un po' spigolosa, bene vuol dire che sta crescendo' 'Già' Intanto mi si accese il monitor, e rimanendo con la mano lì, iniziammo a far passare velocemente i filmati di lunedì vedendo i bambini che giocavano e poi martedì che uscivano. Come hanno detto loro non sono più tornati ma diciamo che Blanca comunque non si è sentita sola.

ITZIAR'S POV:


Stavamo guardando i video della sorveglianza di casa di Álvaro per provare ciò che i gemelli ci avevano detto spezzandoci il cuore. Avrei dato di tutto per non avergli fatto passare questo, speravo almeno non avessero gli stessi incubi come li ho avuti io quando... Insomma lo sapete. Li stavamo facendo scorrere in fretta quando vidi un movimento sospetto, tornammo indietro e si vide martedì pomeriggio entrare un uomo, non molto bello e muscoloso. Fino a qua tutto bene se non fosse che si è mosso a baciare Blanca e a condurla in camera mentre la svestiva. Ho visto Álvaro diventare bianco, ho sentito come se in quel momento qualcosa si fosse rotto. Vedendo quanto era provato gli dissi che sarei andata avanti da sola ma lui, freddo, disse: 'Voglio vedere fino a che punto è arrivata' molto in là visto che hanno passato quattro giorni di sesso sfrenato. Ero ed eravamo schifati. Ricordo che quando abbiamo iniziato a frequentarci Álvaro ha sempre messo al primo posto i bambini dicendo che se l'amavo davvero l'avrei rispettato e avrei capito la sua scelta e così feci ma evidentemente qualcuno aveva altre priorità. Erano le dieci di sera così provammo a chiamare il nostro avvocato per dirgli dei filmati, riuscendoci. Ci disse che era una prova molto pesante di negligenza e che poteva costarle la podestà. Eravamo felici e così andammo a dormire. L'udienza era fissata due giorni dopo mentre i gemelli erano a scuola. Fu una botta e risposta: noi che l'accusavamo di negligenza e lei che erano abbastanza grandi per stare bene ma alla fine la sentenza fu soddisfacente: 'Dichiaro sospesa la podestà genitoriale di Blanca Clemente in modo temporaneo, dispongo che uno psicologo, visti entrambi i nuclei famigliari, senta i minori per dargli la miglior sistemazione possibile, così è deciso l'udienza è tolta' Eravamo sollevati come non mai.

Destinati ||Alvitz||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora