Capitolo 4

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Il giorno dopo asahi cercò di accettare noya per ciò che era. Ci provava, ma una parte di lui non accettava per niente che il suo amico fosse omosessuale.
Insomma, sua mamma gli diceva che era sbagliato, la società gli diceva che era sbagliato. Tutto era sbagliato per gli altri, ma per asahi non tutto lo era.
Iniziò a immaginare noya fidanzato con un ragazzo e senza accorgersene strinse i pugni.
non era geloso, ma il fatto che qualcuno potesse avere noya solo per se, ad asahi non piaceva.
Era in preda all'ira quando la madre aprì la porta.
-amore c'è qualcosa che non va? -
-Uh? Ah no, sto bene-
-Sicuro? mi sembri teso-
-Si si mamma, sta tranquilla.-
-Non è che il tuo amico noya è gay e non lo accetti? -
-Che?! ma sei pazza mamma, non mi relazionerei mai con un gay lo sai bene!-
-Bravo amore della mamma-

E la mamma gli accarezzò la testa.
Poi se ne andó.
-e pensare che devo pure mentire a mia mamma. Non lascerò mai noya, mamma-
Pur se lei non poteva sentirlo, lui specificó 'mamma' sottolineandolo pure con la voce.
Il pomeriggio noya 'doveva serramente parlare' a asahi.

-Asahi-san-
-Oi noya, dimmi-
-È vero che tu non ti relazionarai mai con me dopo aver scoperto che sono gay? -
-Non parlarne ad alta voce, noya! E poi quando lo hai sentito!? -
-Lo hai praticamente urlato mentre stavo ad aspettarti fuori la finestra!-
-Eh?! Ma...-
-Asahi,è vero quello che hai detto?! -
-No noya! Dopo ho sussurrato qualcosa del tipo che non me ne fregava un cazzo, pensa che secondo il test sono bisessuale, quindi!-
-Si ma tu puoi anche metterti con una donna! Insomma asahi, non ti far condizionare! È un test cretino, io invece ti sto parlando da amico! Io lo sono per davvero asahi!-
-Ho capito noya ma non posso mica cambiarti!-
-Non lo voglio! Voglio solo sentire che mi accetti! Cioè hai visto la tua faccia?! -
-Perché CHE FACCIA AVEVO?! -
-AVEVI?! ANCHE ORA HAI UNA FACCIA CHE FA SCHIFO! -
-AH?! MA QUANDO MAI?! -
-LA TUA FACCIA INCUTE TIMORE, E POI GUARDATI ALLO SPECCHIO ASAHI! -
-IO?! IO GUARDARMI ALLO SPECCHIO NOYA?! MA TU HAI CAPITO CHE STAI ALZANDO LA VOCE PER UNA CAGATA?! -
-una cagata...una...cagata...-
-Si noya, una cagata. Me ne vado, non voglio passare del tempo a litigare con te! -
-Ok, allora fanculo asahi, vattene!-
-Non è per questo noya ma--
-ti ho detto che te ne devi andare, asahi-
-Si ma aspetta, fammi solo - -
-no, asahi, è inutile. -
-noya ero venuto per dirti che ti accetto, niente di più -
-Asahi, hai rovinato tutto! Sei venuto per dirmi che mi accetti, ma hai detto oggi pomeriggio che non ti relazioneresti mai con un uomo gay, ma allora, che problema hai!? che paura hai?!-
-Paura?! Noya non sono mica innamorato di te! che paura devi avere se non ti bacerei mai!? -
-questo te lo potevi tenere pure per te, vattene ho detto!-

Asahi abbassò la testa, abbastanza arrabbiato con se stesso. Sapeva di aver sbagliato, ma era consapevole del fatto che ora la sua amicizia con noya non sarebbe stata più la stessa. Ora potevano passare i giorni, potevano passare le settimane, poteva passare tanto tempo, ma loro non avrebbero più intrecciato i loro destini, asahi la pensava così. Un pianto lo avvolse tra le coperte mentre noya si impegnò a consumare l'intero pacco di fazzoletti.
In tanti anni di amicizia, tale cosa non era mai accaduta.
Un litigio non si era mai visto tra quei due. Dopo appena due ore, la madre di noya avvisó quest'ultimo che la notte stessa e la notte dopo non ci sarebbe stata.
Noya di solito passava quel tempo in compagnia di asahi, ma quella sera non lo avrebbe fatto.

Prese degli snack a casa di una gentile ragazza amica di sua madre, nonché innamorata di noya, ma a lui non interessava. La bellezza fatta persona, era noya per la ragazza.

Noya però non avrebbe mai voluto passare la nottata da solo, cosi, alle 22.00 uscì dal balcone e vide asahi che guardava il suo balcone.
Scrisse su un foglio 'mi spiace. sono solo, vieni?' e asahi scrisse di risposta 'ok, arrivo. porto le patatine fritte che ha fatto mamma'

-Noya...-
-Ciao,asahi.-
-Mi disp-, NOYA?! -
-scusa, volevo abbracciarti-
-Noya, no...-
-Era solo un abbraccio, non ti ho mica dato un bacio. Su, vieni. -
E andarono nella stanza di noya
-mi dispiace, noya. sono stato cattivo, e mi dispiace davvero tanto. Amici? -
-E lo chiedi?! ovvio, noi siamo migliori amici! -
e poi risero entrambi. Poi si fissarono, come fecero una volta in passato

-Oi, non devi fissarmi te l'ho detto!-
-ti ho anche risposto che sei tremendamente carino quando le tue guance si colorano di rosa-
-a-asahi!!-
-Cosa c'è? -
-ma non dirlo pero!!! -
-Hahaaha, ma dai!! -
-Smettila di ridere! Sai che mi fai arrossire. -
-Noya...io ti voglio bene-
-Asahi saaan... anche io!! -
-Davvero piccolo noya? -
-Si! ma non devi chiamarmi piccolo e te l'ho detto -
-Ti chiamerò piccolo per sempre-
-Non è colpa mia se sono fottutamente basso! -
-ahaha, noya!!-
-Sai asahi io...io non ti ho mai mostrato una cosa. La tengo conservata da un po, anzi, sono più di una-
-Allora fammi vedere-
-mi prometti che non cambierai idea su di me?-
-S-si... -
-Allora ecco...queste sono polaroid. E quello è il mio ginocchio, quella la mia gamba e quello è il mio braccio destro -
-o cristo noya che cazzo hai fatto? in queste foto sei completamente...-
-smembrato?-
-Si,cazzo noya, ma cos'è?! -
-sono io -
-Questo lo so, ma come te lo sei fatto?! -
-Prima che mio padre morisse, io lavoravo con lui. quando quella volta sono andato a lavoro con lui, stavamo tornando in auto e il camion ci è andato addosso. Una delle lamiere ha trafitto la gamba, una il braccio e infine la foto che vedi del ginocchio è come lo avevo dopo l'operazione. Pur se viviamo nell'anno più tecnologico mai esistito (2352) sonl tornato intero.
Mio padre ha perso la testa invece. Il cuore era completamente in frantumi. -
-o dio santo, noya! Ecco perché sei scomparso per sei mesi! -
-Asahi, mi disp--
Asahi senza pensarci, abbracciò noya e gli diede un bacio sulla fronte
-Ora ci sono io noya, stringiti a me-
noya lo abbracciò forte
-si, lo farò -

𝑩𝒆𝒇𝒐𝒓𝒆 𝒚𝒐𝒖 𝒈𝒐-𝒂𝒔𝒂𝒏𝒐𝒚𝒂Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora