Passarono i giorni dall'accaduto. I due si erano riuniti come erano prima, ovvero due amici molto intimi.
Si raccontavano di tutto, ma non passava un minuto in cui noya non pensasse a quanto fosse attraente asahi.
Infatti si teneva a debita distanza,solo perché non si fidava del suo istinto.
anche la sola presenza di asahi ultimamente provocava in lui una reazione che prima nessuno gli faceva provare.
Era come se le guance gli andassero a fuoco, come se lui andasse a fuoco. Non poteva fermare quella reazione e questo lo faceva sentire sbagliato, il suo migliore amico non poteva essere desiderio.Noya pur se non accettava questa cosa, faceva di tutto pur di non farlo notare. Metteva pantaloni larghi, oppure pantaloni di tuta principalmente neri.
Era sempre eccitato, ma non solo di corpo, anche mentalmente.
Non avrebbe mai voluto che asahi lo sapesse, ed infatti non gli disse niente.I giorni passavano e le ore diminuivano sempre di più, fino a quando asahi per un periodo scomparve dalla vita di noya dati gli esami pesanti all'università.
Anche se in questo periodo asahi non c'era, noya si affacciava sempre alla finestra e lo aspettava, anche se lo guardava che ripeteva le cose di schiena, anche se spesso lo vedeva mordicchiare la penna o mangiarsi le unghie.
Una sera però, asahi non era sempre al solito posto, si era messo sul letto.
Studiava steso, in mutande.
Lo specchio sopra la scrivania di asahi dava una visuale parzialmente completa. Si vedeva il busto e il sedere. Se noya si spostava leggermente poteva vedere i capelli sciolti di asahiLa luce che aveva accesa era tenue e gentile, il contrario della immagine che noya aveva.
Un immagine a sfondo rosso, una sequenza di pura follia nella sua testa, anche se una parte di lui pensasse che fosse 'impuro e da stronzi'
Non voleva, ecco. Non voleva affatto pensare che quel suo amico potesse vagamente procurargli un erezione.
Insomma, che aveva asahi che lo spingeva a pensare a quanto sarebbe stato bello farlo con lui?
Niente,era questo il punto. Niente.
E cambiava solo quando stava con lui perché si tratteneva.
'è sbagliato' pensava
Ma quella frase veniva sostituita dall'immagine della faccia di asahi completamente avvolta dalla goduria provocatogli da lui.
Non sapeva perché pensava quello, ma non lo definiva nemmeno 'sentimento' anzi, la sua spiegazione era solo 'voglia di provare qualcosa di nuovo'.
Voleva prendere coraggio, dirglielo, proporgli di provare almeno una volta, poi far finta che quello che avevano fatto non fosse mai successo e che i loro orgasmi li avrebbero condivisi solo con le mura della camera di noya, con le finestre chiuse, con la porta aperta per via della non presenza della madre di noya.Non aveva ancora il coraggio però, nel mentre, decise di soddisfare quel desiderio mettendosi seduto sulla sedia della sua scrivania con la tenda leggermente aperta, in modo da poter vedere asahi in mutande.
Chiuse la porta a chiave e spense la luce, dicendo alla madre che andava a dormire.
Si sentiva sbagliato, ma lo fece comunque.
Si sbottonó il jeans che portava, e lo abbassò quanto bastava per far uscire il suo membro eccitato fuori, poi lo prese e iniziò a fare un movimento con la mano. Non avendolo mai fatto prima, era come bloccato.
Ma poi sentendo delle scosse di piacere invadergli il bassoventre, continuò fino a quando non poté trattenersi, e disse ad alta voce, ma in modo che nessuno giù potesse sentirlo
-Ahw, asahi! -
per poi venire sul suo palmo. Curioso assaggió leccandosi la mano sporca.
-è aspro...che strano, pensavo fosse più dolce-Fece un po di ricerche e scopri che il sapore dello sperma cambiava da persona a persona in base a ciò che mangiava. Ad esempio, noya preferiva mangiare determinati cibi che lo facevano diventare aspro, mentre asahi preferiva mangiare dolciumi,e secondo la scienza, il suo era molto più dolce di quanto si pensasse.
-Chissà com'è il suo...- disse noya a bassa voce.
Non che avesse detto chissa che cosa,ma per lui continuava ad essere sbagliato.Il giorno seguente, noya provó ad essere sincero con asahi,ma non ci riuscì. Continuava a far scivolare via le parole dentro il suo stomaco,fino a quando non fu asahi a fare una strana domanda.
-Noya, per caso ieri sera ti sei masturbato?-
-Ma che--Asahi ma che dici?! -
-Noya è normale anche io lo faccio-
-lo fai?! -
-beh si, è normale alla nostra età con gli ormoni a mille-
-Tu credi?-
-Ho fatto prima io una domanda. Allora?-
-Ok si, ma questo che c'entra?-
-No perché...ero curioso-
-Eh?!? curioso, perché?-
-Perché...ho fatto un sogno in cui tu ti masturbavi.-
-Asahi,ma che ca---
-Noya mi dispiace! Sappi che mi sento davvero in colpa per questo! -
-Fa niente, anzi, in un certo senso mi fa piacere. Sai ieri sera pensavo a te. -
-Pensavi a me in che---NOYA?! -
-asahi...mi dispiace-
-N-non ti sei m-mica masturbato p-pensandomi? -
-Esattamente, asahi. Mi dispiace -
-che strano però. Io sogno che...e tu...non ti sembra strano?-
-Ahah, vero. sembra strano-
Caló un gelido silenzio.
Quel silenzio era solo perché entrambi stavano facendo lo stesso pensiero.
'perché? Perché lo desidero così tanto?'
'che male c'è se chiedo? Al massimo mi da del pazzo, ma poi non cambierebbe niente'
'E se solo provassi?'-noya-
-mh? -
-Mi dispiace...-
-Anche a me-
-Ma io voglio chiederti una cosa-
-Ovvero?-
-Ci sono dei tipi di amici che...fanno solo sesso. -
-Gli scopamici. Si, lo so. ma che c'entra?-
-...-
-Asahi,se stai pensando di farlo con me...-
-mi dispiace, non dovevo-
-Si invece. Stavo pensando di chiedertelo anche io. Insomma, gli scopamici non si amano. Quindi non saremo fidanzati ma allo stesso tempo ci possiaml divertire quanto e quando vogliamo, no? Che male c'è?-
-Infatti, nemmeno io ci vedo niente di male-
-Potremmo anche solo provare una volta-
-si, potremmo...-
-Stasera mia mamma non c'è -
-V-vengo qui?-
-ok, v-vieni, alle 20.00-
-v-va bene-

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𝑩𝒆𝒇𝒐𝒓𝒆 𝒚𝒐𝒖 𝒈𝒐-𝒂𝒔𝒂𝒏𝒐𝒚𝒂
RomanceAsahi e noya vivono nello stesso paesino sperduto da anni, in cui regna una politica omofoba. Si conoscono sin dall'infanzia e ormai sono amici stretti. Ad entrambi è stata insegnata una cosa:"innamorarsi di una persona dello stesso sesso è un abomi...