Come l'acqua agitata che scorre fredda
-before you go-citAsahi, kageyama e hinata attuarono il loro piano. la prima cosa che fece asahi fu fare una preve operazione ai ragazzi, togliendo il microcip nell'orecchio, usando la scusa delle forbici per tagliare le unghie.
Come previsto, durante l'orario di accoglienza, le guardie hanno lasciti scoperti i detenuti.
C'era poi, la seconda parte del piano.
Andare nella stanza dei medici per uscire fuori.
Asahi, davanti agli altri due, entrò per primo nello stabilimento spoglio di quadri. I corridoi erano coronati da delle pareti di un colore verde spento.
Asahi, nonostante facesse finta di avere paura era abbastanza sicuro che sarebbero riusciti a uscire vivi da liPassarono dalla parte dei medici. Un ragazzo tra i tanti stava subendo quello che si chiama elettroshock.
Non sapevano bene perché, ma quella era una punizione data a chi aveva infranto una delle regole che evigevano li dentro. Asahi diede solo una breve occhiata al ragazzo, che teneva gli occhi chiusi e la schiuma dalla bocca che pendeva fuori. un medico poi disse
-è morto-asahi fece appena in tempo ad abbassare la testa.
corsero via prima che i medici uscirono dalla stanza.
-Per un pelo, eh?- disse hinata
-sta zitto o ci scopriranno arancia vivente- disse kageyama
Asahi si fece scappare un sorriso.
percorsero un corridoio lunghissimo, anche se completamente al buio non trovarono ostacoli.alla fine la porta era semi-aperta. Dava una luce accecante fuori
Entrarono invece in una stanza con delle luci accecanti.
Faceva tremendamente caldo, tanto da sembrare un forno per umani. Alla fine di quella stanza, un altra porta che portava a scendere giù. c'erano delle scale.
-mi sa che abbiamo sbagliato strada-
-no si scende. c'è un tratto giù, poi si risale in una stanza che porta direttamente fuori. Sono arrivato fino alla fine della stanza sotteranea, non so cosa ci aspetterà su.-
Disse hinata.
-incoraggiante. Andiamo, adesso-Asahi sempre davanti, fece strada.
Scesero e fecero più o meno un 250 scalini.
Arrivati giù, c'erano solo delle stanze vuote.
Almeno le prime che videro. Le altre invece erano piene di corpi morti di gente da chissà quanto tempo.
-Menomale che non si sente alcuna puzza-
-ragazzi, ma non vi sembra strano che non si siano nemmeno disturbati a vedere se noi stiamo ancora a lavoro?-
-No, sono certo di questo. Non se ne fregano, perché ho detto che prendevo le due ore per stare un po con voi. -
-Anche noi lo abbiamo fatto, come da piano, ma credi se la siano bevuta?-
-Lo spero, ora però non fermiamoci, andiamo avanti. È lunga la camminata qui, quindi evitate di guardare nelle stanze, fa già abbastanza schifo così-Andarono avanti a camminare per 3 km, fino a quando non trovarono un altra porta, ma stavolta, mancava di serratura.
-ho visto che la aprono con una specie di tessera. L'ho rubata a uno di loro-
-Eh?! Hinata quando...-
-ieri sera, una guardia è svenuta appena fuori la mia cella. ho preso le chiavi e ho aperto la cella, poi ho preso la carta. -
-Ah, per questo ti amo, stupida arancia-
-Ma la vuoi smettere di chiamarmi arancia? Ah, comunque, aiutami-
-Perché? -
-l'ho messa...hai capito-
-Ma che... come?-
-Non è una carta normale. ha le dimensioni di una comunissima gomma da cancellare bianca, solo sottile come lo spessore di una matita-
-Ah, ok... e io te la dovrei tirare fuori?-
-Si, non...non ci riesco da solo. -
-Allora mentre voi due fate questa cosa, io mi giro-Asahi si girò di spalle. kageyama tolse la divisa a hinata e prese la carta
-Oddio è davvero piccola! Hinata però potevi evitare di mettertela nel cu--
-Stai un po zitto, l'avrei persa se l'avessi messa da qualche altra parte!-
-Vero, almeno su questo siamo d'accordo- e kageyama gli diede una pacca sonora sul sedere.
-kageyama a te l'onore di aprire la porta- disse asahi, dopo che si fu girato.Kageyama apri la porta e c'erano di nuovo le scale, anche se stavolta ne erano di più. 270.
Saliti su in superficie, non c'era anima viva.
Uscirono da quella stanza che era appena nella foresta fuori la prigione-siamo...-
-Si,siamo fuori-I ragazzi si guardarono attorno, spaesati e contenti.
-bene. i nostri cammini si dividono qui, asahi. Asahi, corri verso destra e noi andremo a sinistra.
Asahi, raggiuncici vivo. E ricorda, attraversa la frontiera solo di notte-
-Capito. ci si vede!-Asahi abbracciò i suoi amici e scappò verso la foresta. Gli alberi permettevano una vista vaga, ma quando asahi vide che gli alberi erano meno fitti, capi di essere vicino a una cittadina.
si tolse i vestiti da lavoro.
Rimasto in mutande, recitò la parte del ragazzo messo male.
Andò in quella città sconosciuta a lui,e un'anziana signora lo aiutò con i vestiti. Lui disse che doveva ripartire, ma prima, mangiò in abbondanza dalla signora gentile.Nel mentre, il sole stava calando.
Si doveva sbrigare.
Chiese indicazioni per la sua città natale.
Poi, con i soldi che la signora anziana gli aveva dato, corpó delle forbici da parrucchiere.
andò in un bagno di un locale e lo fece. Si tagliò i capelli a un altezza pari a quella delle orecchie.Poi raggiunse la città natale verso le 23.00
corse ancora per un ora e arrivò alla frontiera che divideva la sua città dall'esterno.
Con passo felpato, entrò distriggendo le telecamere fuori dalla sua città dove non c'erano mai guardie a controllare.Arrivò a casa di noya, stanco morto.
bussò alla porta, ma nessuno apri.
bussò un altra volta, ma nessuno apri.
Fu li che si ricordó che noya e lui avevano un modo di bussare particolare.
Due volte col pugno e due volte col palmo, e ogni volta il suono cambiava.
Noya apri leggermente la porta e quando lo vide, non disse niente, lo baciò.
Lo abbracciò.-Noya, ti porto via. Prendi quello di cui hai bisogno-
-ok, va bene-
-E passiamo in banca. preleva tutto dal mio conto, e passalo sul tuo. Non ci vorrà molto. poi usciamo da qui. -
-ma per legge...-
-ti pare che adesso me ne freghi qualcosa? Dobbiamo andare!-
-Si, scusami...è che sono così felice che tu sia vivo-
-Anche io sono felice di riaverti di nuovo, ma non perdiamo tempo, dobbiamo arrivare aa frontiera di stato entro un 25 ore. All'una di domani c'è il cambio guardia e noi dobbiamo attraversare in quel momento la frontiera e entro un minuto e mezzo dobbiamo essere lontani. Prepara le gambe noya-
-Si, sono pronto se sono con te asahi!-Nel mentre, kageyama e hinata, erano appena arrivati alla frontiera. Appena ci sarebbe stato il cambio guardia, avrebbero dovuto attraversare.
Quando passò quell'ora straziante, kageyama e hinata attraversarono la frontiera e scapparono il più lontano possibile
-Uooo! c'è l'abbiamo fatta kageyama!-
-Si, ho notato! Adesso scappiamo!-
-Si! Ah, kageyama...-
-cosa c'è?-
-Ti amo!-
-Anch'io!!-Asahi e noya, nel mentre, avevano iniziato la loro corsa in macchina di asahi,che si trovava a casa di noya.
Nel baule c'erano le valigie di noya e alcuni vestiti di asahi. Noya rigirava tra le mani la sua nuova carta di credito.-Bene, con la macchina sarà più facile, menomale che è elettrica-
-Si, non fa rumore. Asahi, evadiamo-
-Si, evadiamo-
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𝑩𝒆𝒇𝒐𝒓𝒆 𝒚𝒐𝒖 𝒈𝒐-𝒂𝒔𝒂𝒏𝒐𝒚𝒂
RomanceAsahi e noya vivono nello stesso paesino sperduto da anni, in cui regna una politica omofoba. Si conoscono sin dall'infanzia e ormai sono amici stretti. Ad entrambi è stata insegnata una cosa:"innamorarsi di una persona dello stesso sesso è un abomi...