Se avessero chiesto ad Annabeth chi era la persona che odiava di più non avrebbe avuto dubbi.
Rachel Elisabeth Dare.
Non se lo spiegava, ma quando c'era lei in giro sentiva il sangue ribollire nelle vene.
Soprattutto quando la rossa si avvicinava troppo a Percy.
Ok forse era un po' esagerata, ma era una reazione involontaria.
Odiava il fatto che fosse così aperta, al contrario di lei che faticava ad aprirsi con le persone e l'unico con cui ci era veramente riuscita era Percy, che ora aveva occhi solo per la rossa.
Odiava il fatto che fosse amichevole, al contrario di lei che incuteva subito timore.
Odiava il fatto che si fosse presa tutto il merito per la battaglia del labirinto, quando l'impresa era la sua.
E odiava con tutto il suo cuore il fatto che ora Percy passasse tutto il suo tempo solo con lei.
Solamente con lei.
Ogni tanto Annabeth aveva pensato di chiamare Percy, durante l'estate, ma poi si era fermata subito pensando che probabilmente lui era da qualche parte con Rachel e che era troppo occupato per risponderle.
Una volta ,in lacrime, dopo l'ennesimo rifiuto da parte della matrigna, annabeth lo aveva cercato di contattare con un messaggio Iride, sperando che potesse consolarla, o almeno vedere il suo volto.
Ma lui aveva subito interrotto la chiamata dicendo che in quel momento era occupato, ma Annabeth era sicura di aver sentito in sottofondo la voce della rossa esclamare "Percy? Ti muovi?"
Insomma, si sentiva davvero trascurata.
Non le era mi capitato, in realtà.
Prima con Luke, poi con Percy, ma aveva sempre avuto qualcuno al suo fianco con cui parlare.
E ora era terribilmente sola.
La sera piangeva, nelle sue lenzuola bianche, maledicendo il momento in cui Percy le aveva voltato le spalle.
Pensava di aver trovato una famiglia con Percy ma evidentemente non era così.
Passava notti intere a studiare il portatile di dedalo, per scacciare via i brutti pensieri, ma a volte nemmeno l'architettura riusciva a distrarla.
In particolare quella notte il sonno non riusciva proprio ad impossessarsi di lei.
Si alzò di soppiatto, e senza averlo premeditato, senza rispondere alle proprie azioni afferrò una dacma dal cassetto e si avviò verso il bagno.
Aprì l'acqua della doccia e puntò la torcia del telefono su di essa, formando un piccolo arcobaleno.
-oh iride, dea dell'arcobaleno, accetta la mia offerta, mostrami Rachel Elizabeth Dare.-
Lanciò la dacma nell'arcobaleno e subito essa scomparve, facendo spazio ad un'immagine sfocata di una stanza enorme, tappezzata di disegni e quadri.
Una ragazza in mezzo alla stanza, coi capelli rossi legati in una fascia e i pantaloni della tuta sporchi di vernice era occupata a finire uno di essi.
-hey Rachel...-
Annabeth sussurrò il più possibile, non ci teneva proprio ad un'altra sfuriata della matrigna.-Annabeth? Ma che ci fai qui? Cosa stai-
-shhh zitta, fai piano...-
-come mai mi hai chiamato?-
-avevo bisogno di parlare con qualcuno...-

STAI LEGGENDO
||𝚊𝚜 𝚕𝚘𝚗𝚐 𝚠𝚎'𝚛𝚎 𝚝𝚘𝚐𝚎𝚝𝚑𝚎𝚛|| 𝑷𝒆𝒓𝒄𝒂𝒃𝒆𝒕𝒉 𝒐𝒏𝒆 𝒔𝒉𝒐𝒕
Fanfiction♡︎𝚘𝚗𝚎 𝚜𝚑𝚘𝚝𝚜 𝚙𝚎𝚛𝚌𝚊𝚋𝚎𝚝𝚑♡︎ 14/12/20 prima in "percabeth"✔️