nightmare

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Pinterest tu si che mi conosci <333

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Vabbè iniziamo😗

Annabeth era sicura che non ce l'avrebber fatta.

Certo non si sottovalutava, ma quella volta i mostri erano davvero troppi.

Il campo era stato letteralmente invaso dal nulla, e non avevano avuto tempo per cercare il colpevole.

Lei e Percy erano davanti alla casa grande ,uno di schiena all'altro e cercavano, con molta fatica, di respingere l'attacco.

Tutto intorno Annabeth vedeva con la coda dell'occhio altri ragazzi del campo combattere per proteggere la loro vera casa.

Rivoli di sudore le scendevano dalle tempie e una smorfia di fatica le incorniciava il volto stanco e sporco.

Menó un fendente a destra, uno a sinistra e si voltó in cerca di quello sguardo che aveva bisogno di vedere.

Aveva bisogno di vedere quello sguardo per sapere che lui era ancora accanto a lei.

Per sapere che non l'aveva abbandonata.

Sospiró, guardandosi intorno, ed asciugandosi qualche goccia di sudore sulla fronte.

Quando finalmente lo vide sorrise.

Peccato che quello fu il suo ultimo sorriso.

Sentí un dolore atroce trafiggerle l'addome, si portó una mano sullo stomaco e la rialzó piena di sangue.
Il terrore si fece strada dentro lei, con la consapevolezza che un filo era stato tagliato.

Il suo.

-percy...
Riusí a mormorare in preda al dolore accecante che le annebbiava la mente.
Strinse i denti, in attesa di un'aiuto.

Le lacrime le scendevano corpose sulle guance bianche e fredde, bagnandole la maglia e unendosi al sangue che pian piano stava aumentando, facendole perdere lucidità.

-ANNABETH
Percy si era voltato e aveva visto la ragazza agonizzante stesa su un fianco a pochi metri da lui.

I nostri non sembravano intenti a lasciarli perdere, e Percy dovette fare una scelta.

Inutile dire che corse verso la ragazza morente, cercando in ogni modo di fermare l'emorragia che ormai si stava propagando in tutto il corpo.

-Annabeth... no, no, no, smettila... sei forte tu, sei... - sospirò pesantemente, con le lacrime agli occhi -non puoi andartene così, non dopo tutto questo, tu...- deglutì forte - non prima di aver potuto sapere quanto eri importante per me, io...- non riuscì a terminare la frase.

Annabeth guardó il suo ragazzo e sussurró:
-Hey, hey tranquillo.
Sono qui, ancora per poco ma sono qui.
Ti amo, ricordatelo sempre.
Quando scherzerai e riderai, io saró li con te e rideró anche io, anche se non mi vedrai.
Quando piangerai piangeró anche io e cercherò di consolarti, anche se non mi sentirai.
Quando combatterai io combatteró al tuo fianco, anche se non lo capirai.
Non me ne saró mai andata veramente, Percy, Ricordatelo.
Promettimi che non ti butterai mai giú, e che sarai sempre forte, anche per mio padre.
Ti amo testa d'alghe.
Per sempre.-

Detto questo prese un'ultima respiro, prima di accasciarsi sulle braccia del moro, che piangeva lacrime amare.

-mamma, MAMMA SVEGLIATI PER FAVORE.

Annabeth si alzó di scatto, con gli occhi rigati di lacrime e i capelli biondi e ricci aggrovigliati in un nodo sulla testa.

-Mamma che avevi? Mi hai fatto preoccupare...

-Nulla tesoro, nulla, mamma sta bene...
Annabeth prese in braccio la piccola bambina dali occhi grigi e tempestosi e la fece sedere di fianco a lei.

-Mamma perché piangi?
Annabeth con una mossa fugace si asciugo le lacrime che le bagnavano le guance.

-Ho fatto un'incubo amore

-Davvero? Lo sai che anche io ne ho fatto uno?
Ho sognato che un drago altissimo mi rubava Betty-
Disse indicando il coniglietto di peluche stretto fra le sue braccia
-E si mangiava anche tutti i biscotti al cioccolato, ma poi papá lo ha preso e lo ha infilzato con la sua spada e ci siamo ripresi i biscotti e Betty.

-Wow amore, a papá lo hai raccontato?
-no, peró vado a raccontarglielo ora.

Detto questo scese dal letto e corse vero il salotto, con i piccoli piedi scalzi che picchiettavano sul pavimento di legno.

-AMORE TU LI VUOI I PANCAKES?
La voce di Luke proveniva dalla cucina.

-SI GRAZIE

Scese dal letto e si avvió verso il bagno.
Lo aveva sognato un'altra volta.

Non sopportava piú quegli incubi frequenti e  aveva cercato di eliminarli in qualunque modo.

Meditazione.

Sonniferi.

Medicine per lo stress.

Tutto assolutamente inutile.

Continuava a sognare Percy.
Non sopportava quella parte del suo passato.
Odiava il fatto che in cucina non ci fosse il moro, al posto di Luke.
Ma lui aveva fatto la sua scelta.
Aveva scelto e di conseguenza anche lei aveva dovuto.

Amava sua figlia, era la cosa piú bella della sua vita, ma non quanto amava suo marito.

Infondo le dispiaceva.
Luke meritava di meglio di una moglie ingrata che continuava a pensare ad un'altro.

Si odiava per questo, ma non poteva farci nulla, era piú forte di lei.

Si sciacquó il viso con l'acqua fredda e una serie di brividi le attraversarono la schiena.

Amava Percy Jackson, anche a distanza di anni lo amava.

Era arrivata a questa conclusione ormai da tempo, ma non aveva mai avuto il coraggio di ammetterlo ad alta voce.

Lo amava, anche se lui l'aveva spezzata dentro, andandosene per sempre con un'altra.

Lo amava.

-AMORE É PRONTO, VIENI?

-ECCOMI...

Spazio autrice
Ciao belli, come state?
Io todo bien❤️😗
Non ho una da dire in particolare se non SCUSTEMI MA É PIU FORTE DI ME
NON RIESCO A NON SCRIVERE ONE SHOT DEPRESSE COME LO SCHIFO.
Ve se ama👊🏻💞
~Le🌸

||𝚊𝚜 𝚕𝚘𝚗𝚐 𝚠𝚎'𝚛𝚎 𝚝𝚘𝚐𝚎𝚝𝚑𝚎𝚛|| 𝑷𝒆𝒓𝒄𝒂𝒃𝒆𝒕𝒉 𝒐𝒏𝒆 𝒔𝒉𝒐𝒕Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora