ritardo

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Percy tamburellava leggermente il dito indice sopra al bracciolo della sedia per il nervosismo.

La giacca gli teneva caldo e la cravatta gli stava stritolando il collo.
Sudava molto e si passava la mano sulla fronte ogni tanto.

Si alzò, andando un'ultima volta a controllarsi allo specchio.

I pantaloni blu scuro si intonavano con la giacca e la cravatta, mentre la camicia era di un bianco pallido infilata sotto la cintura.

Controllò un'ultima volta di avere un'alito decente e, per sicurezza, frugò nella tasca tirandone fuori una mentina che masticò di fretta.

Si sistemò un'ultima volta il fiore nel taschino della giacca, raddrizzandoselo di poco.

Era praticamente perfetto, se non fosse per quei capelli ribelli e lo sguardo da piantagrane.
Non proprio adatti ad un matrimonio.
Soprattutto al suo matrimonio.

Annabeth nel frattempo si stava preparando.
Aveva già infilato il lungo vestito bianco, e si stava passando le mani sulla gonna per controllare che fosse pulita.

I capelli erano raccolti in un morbido chignon che fatica a tenere tutti quei riccioli biondi, infatti quá e la ne usciva qualche ciocca.

Non si era truccata quasi per niente, solo un velo di mascara e un leggero rossetto rosa antico, che le metteva in risalto gli occhi grigi.

Piper era intenta a cercare di sistemare l'acconciatura com'era possibile, appuntando qualche forcina quá e lá.

Dietro di lei invece Hazel stava sistemando lo strascico del vestito che, anche se abbastanza corto, era tutto attorcigliato.

-Hey Pip mi fai male!- esclamò Annabeth quando la ragazza le punse per sbaglio la testa con una delle forcine.

-Scusa, scusa- disse lei effettivamente poco di spiaciuta e troppo presa dal sistemare i capelli della bionda.

-Senti Pip, stai tranquilla, anche se ho qualche ciocca fuori posto non è la fine del mondo- la rassicuró Annabeth sorridente.

-Beh no, Annie. È la fine del mondo. Non capisci?-
Piper era, se possibile, ancora più agitata della sposa stessa.
Correva a dare ordini a destra e a manca, cercando di rendere tutto perfetto.

Hazel dal suo canto se ne stava in un' angolo  a subire i comandi di Piper senza proferir parola.

Annabeth controlló l'orologio appeso al muro della parete di casa di Piper.

Mancavano all'incirca dieci minuti alla cerimonia.

La bionda sgranó gli occhi.
-PIP, HAZEL SIAMO IN RITARDO- esclamó alzandosi la gonna e correndo verso la porta di casa goffamente per via dei tacchi.

Piper guardó di sfuggita l'orologio, per poi lanciare un gridolino terrorizzato.

Fece un respiro profondo, prima di correre fuori dalla porta e accendere la macchina, per poi tornare indietro e sollevare il velo di Annabeth scortandola fuori frettolosamente.

Hazel prese al volo i bouquet sul tavolo e uscí di casa, chiudendosi la porta alle spalle.

Arrivarono alla spiaggia trafelate, faticando ad avanzare per via della scarpe col tacco.

Piper e Hazel andarono a sedersi in prima fila, mentre Annabeth aspettó suo padre all'inizio della navata.

Percy stava letteralmente morendo sul posto, quanto era nervoso.
La sua iperattività si faceva sentire parecchio in quel momento.

Guardó in avanti e vide Annabeth che si preparava a percorrere la navata, perdendo un battito.
Sorrise, mentre non riusciva a pensate ad altro che al fatto che l'avrebbe sposata.
Dopo anni di pericoli, imprevisti finalmente cel'avevano fatta.
Si stavano sposando.

La ragazza avanzava lenta col capo leggermente chino.
Arrivó vicino a Percy, che le prese le mani e gliele strinse leggermente.
-Sei bellissima- le disse con un filo di voce
Annabeth arrossí, stringendogli le mani a sua volta e la cerimonia cominció.

-Cari fratelli, siamo qui per celebrare l'amore di due giovani che hanno deciso di unire i loro destini e passare insieme il resto della loro vita- cominció l'uomo

-pronunciate i voti-

Percy prese un respiro profondo, prima di cominciare.
-Annabeth Chase, quando ci siamo conosciuti ti trovavo antipatica e perfettina, eppure eccoci qui. Tu sei la prova vivente di quanto i sentimenti di una persona possano cambiare nel corso di una vita. Sei la prova vivente che anche se tutto sembra esserti contro i sentimenti sono sempre piú forti. Sei la prova vivente dell'amore che un ragazzino di 16 anni possa coltivare. Ti amo. sapientona-

Una lacrima solcó la guancia di Annabeth, che, asciugandosela,  cominció a recitare i suoi voti.

-Perceus Jackson, grazie.
Grazie di tutto i sorrisi, di tutti gli abbracci, di tutti baci e di tutti i sí non detti. Grazie di aver reso la mia vita migliore, giorno dopo giorno.
Grazie di avermi amato come nessuno ha mai fatto e come nessuno mai fará. Grazie di non esserti lasciato buttare giú, anche quando la tentazione era forte. Grazie Percy.

Mentre gli applausi scrosciavano Annabeth sussurró: -ti amo anche io testa d'alghe

Spazio autrice
Salve peopleee
Avevo promesso che avrei postato qualcosa per Natale quindi ECCO A VOIII
btw come state?
TRA POCO É NATALEEE
SÍ SONO TROPPO FELICE
come passerete questo Natale all'insegna del Covid?
Fatemi sapere se la OS vi é piaciuta lasciando un commento o una stellina<3
Ve se ama👊🏻💞
~Le

||𝚊𝚜 𝚕𝚘𝚗𝚐 𝚠𝚎'𝚛𝚎 𝚝𝚘𝚐𝚎𝚝𝚑𝚎𝚛|| 𝑷𝒆𝒓𝒄𝒂𝒃𝒆𝒕𝒉 𝒐𝒏𝒆 𝒔𝒉𝒐𝒕Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora