Capitolo 36

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"Sai quando senti che tutto va male? Che l'unica cosa bella che hai avuto dalla vita ti ha distrutta sino a rinunciare ad essa? Sai quando hai voglia di scappare da qualche parte, da sola e per sempre perché tanto non hai più la persona che ti rendeva felice accanto? Sai quando ti senti una nullità, perché l'unica persona che credeva in te ti ha voltato le spalle? Ecco, se lo sai, io e te siamo uguali! Aspetta, ovvio che siamo uguali, siamo la stessa persona!" le parole escono a raffica dalla mia bocca e si scagliano sullo specchio di camera di Ashton che ritrae la mia immagine.

"Ali, sapevo non ti avrei dovuto fare bere, levati da davanti lo specchio e vieni qui." Ashton brillo quanto me apre le braccia facendomi sdraiare sul letto accanto a lui.

"Quanto è passato Ash?" Chiedo giocando con i ricci del ragazzo al mio fianco.

"Tre giorni." Risponde sorridendo.

"Tre giorni che non lo vedo! Secondo te è ancora in questo hotel?" Chiedo girandomi, mettendomi a pancia in giù.

"Non lo so, forse sta da Harry." Risponde mettendosi su un fianco invitandomi a fare lo stesso.

"Mi piace sentirmi così, leggera, libera. Non capisco assolutamente nulla, però lui mi manca." Dico appoggiando un braccio attorno il collo di Ashton che mi stringe più a lui. Articolare le frasi è difficile ed è altrettanto difficile smettere di parlare. Tutti i miei pensieri sono rivolti a Niall, chissà se gli manco. Non si è fatto sentire, non so dov'è o con chi sta, non so nulla.

"Non ci pensare, non pensare a niente, ridi un po', divertiti. È da esattamente tre giorni che non sento la tua risata." Le fossette di Ashton si fanno spazio tra le sue guance e gliele pizzico con le dita.

"Le tue fossette sono così belle." Dico spontaneamente.

"Anche tu sei così bella."

"Mi fai arrossire! Anche tu sei bello." Dico ridacchiando mentre lui fa intrecciare le nostre gambe.

"C'è caldo qui!" Esclama ad un tratto.

"Già!" Concordo. Mentre penso a cose del tutto confuse Ashton si toglie la maglia mostrando il suo fisico scolpito.

"Hey, non sapevo avessi questo fisico, ti facevo più cicciottello." Rido pizzicandogli le braccia.

"Io neanche so com'è il tuo fisico." Sorride sdraiandosi su di me. "Non avevi detto che sentivi caldo?" Dice alzandomi la felpa facendomi rimanere in reggiseno.

"Irwin, mi sorprendi!" Rido stringendolo a me dalle spalle.

"Mi piaci tanto Alison, a volte penso che sarei felicissimo se io e te fossimo una coppia, poter dirti che tu sei solo mia..Forse non dovrei dirtelo." Ride Ashton unendo del tutto i nostri petti mentre mi bacia il collo.

"Mi fa piacere che ti piaccio." Rido non rendendomi conto della situazione.

"Posso baciarti?" Chiede improvvisamente.

"Perché, non lo stavi già facendo?"

"Sulle labbra intendo."

"Ah certo, sei mio amico." Rispondo ingenuamente. Domani me ne pentirò sicuramente, ma ora come ora non riesco a controllare la mente, e il corpo.

Le labbra calde di Ashton si appoggiano sulle mie, chiede accesso alla bocca e glielo permetto, le lingue si incontrano e entrambi sentiamo il sapore di vodka alla fragola bevuta minuti prima. Mentre continua a baciarmi sento il suo bacino spingere sul mio e io avvolgo le gambe intorno ad esso sentendo il cavallo gonfio dei pantaloni.

"Sono stretti." interrompe lui.

"Che?" Sussurro chiudendo gli occhi.

"I pantaloni. Sono stretti." Chiarisce Ashton.

Hug me, Horan.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora