Grotta

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Harry fece qualche passo in avanti con il cuore in gola mentre osservava lo scenario che si stendeva  dinanzi a sé, grazie alla luce emanata dalla bacchetta, che smise di coprire con la mano. Il sentiero li aveva portati all’imbocco di una caverna, all’interno della quale vi era un lago oscuro  circondato da una striscia di terra così sottile da poter essere percorsa solo camminando uno dietro l’altro lungo tutto il perimetro, al centro del lago si trovava un isolotto. L'Auror, dopo aver illuminato e studiato meglio la parte della parete rocciosa della caverna accanto a sé e il lago, chiamò il Serpeverde.

<< Malfoy, vedi queste torce attaccate alla parete?>> gli chiese indicandogliele quando il biondo gli si avvicinò rimanendo dietro di lui. << Aiutami ad accenderle>> concluse quando Draco rispose in modo affermativo alla sua domanda.

<< Adesso la luce non è più un problema?>> chiese alzando un sopracciglio con un tono di scherno e stizza.

<< No, se è quello che penso io l’oscurità non ci aiuterà>> rispose, girando la testa per guardarlo negli occhi, in un modo così serio e apprensivo che Draco si sentì percorrere dai brividi.

<< D’accordo, io parto da destra>> rispose non volendo approfondire ciò che preoccupava l'Auror.

<< Aspetta>> lo bloccò Harry afferrandogli un braccio appena mosse un passo. << Non toccare l’acqua del lago per nessun motivo. Stai attento a dove cammini, anche solo sfiorarla con le scarpe può essere pericoloso>> avvertì  Draco che annuì non pensando nemmeno per un secondo di disubbidire a ciò che gli aveva ordinato. Dal suo sguardo intuì che Potter doveva aver molto probabilmente capito cosa ci fosse di pericoloso in quel posto e  non si sentì così ansioso di scoprire cosa fosse.

Harry indietreggiò lasciando l’imbocco libero per fare passare Draco che, dopo aver guardato Hermione, s’incamminò con la bacchetta in mano.

<< Hermione vai con lui e controlla che non tocchi per sbaglio l’acqua mentre accende le torce>> le disse anticipandola sperando che non gli facesse domande.

<< Harry, che cosa c’è nell’acqua?>> gli chiese ponendosi di fronte a lui e guardandolo negli occhi avendo compreso dal suo sguardo preoccupato che l’amico sapeva più di quanto dicesse.

<< Se non ci sarà un po’ di luce in più non posso esserne completamente certo, quindi prima occupiamoci di questo>> sospirò Harry visibilmente angosciato facendo ancora più preoccupare la Grifondoro.

<< D’accordo, ma poi voglio saperlo, non mi importa se è solo un’ipotesi>> rispose desistendo dal fare ulteriori domande raggiungendo poi con cautela Draco mentre Harry svoltava a sinistra.

Hermione affiancò il biondo, che nel frattempo stava accendendo le torce con la magia, provocandogli un leggero sorriso sulle labbra quando la vide.  Entrambi si mossero in rigoroso silenzio rasenti alla parete l’uno con il corpo rivolto verso di essa e l’altra verso il lago e in particolare la striscia di terra che stavano calpestando i loro piedi.

Infine Hermione, Draco ed Harry si ritrovarono nel punto opposto rispetto a dove erano entrati. Tutta la caverna era illuminata dal fuoco che scoppiettava nelle torce e solo in quel momento, in cui la riccia si concesse di alzare lo sguardo da terra per guardarsi intorno, si rese conto di tutti i libri incassati nella roccia della parete che correva tutta attorno a loro. Dinanzi ai loro piedi partiva un ponte di corda fissato a terra con dei paletti di legno, largo abbastanza da far passare una persona, che sfiorando la superficie dall’acqua portava all’isolotto posto al centro del lago.

<< È fatta, abbiamo trovato i libri!>> esclamò Draco che non riusciva ancora a credere ai suoi occhi.

<< Harry cosa c’è? Cosa non ti convince?>> gli chiese Hermione che aveva notato la sua espressione scettica e perplessa.

<< Tutto questo non ha senso. Non ha senso la presenza del lago se possiamo prendere tranquillamente i libri dalla parete! È tutto troppo facile>> espresse i suoi dubbi Harry.

<< Sempre a voler complicare le cose, Potter!>> si lamentò Draco.<< Magari la parte difficile se proprio la vuoi trovare era quella di trovare questo posto>>

<< No, aspetta, Harry ha ragione>> intervenne Hermione<< Potrebbe esserci qualche protezione che impedisca di prendere i libri>> avanzò come ipotesi.

<< Lo escludo, ho già controllato mentre accendevo le torce. Non sono stati lanciati degli incantesimi protettivi>> rispose Harry mentre osservava con attenzione il lago.

<< Allora non vedo quale sia il problema!>> ribatté Draco << Dividiamoci, controlliamo quali sono i libri che ci interessano e andiamo via>> propose non volendo rimanere lì a lungo.

<< Il problema è che il lago pullula di inferi>> rispose a tono l’Auror guardando negli occhi il Serpeverde.

<< Ne sei sicuro?>> chiese Hermione pallida in volto.

<< Si, ho già visto un lago simile>> rispose Harry ricordando la caverna in cui era stato nascosto il medaglione di Serpeverde.

<< E quindi?>> intervenne il biondo che cominciava ad agitarsi. << Ci basterà non toccare l’acqua, i libri sono tutti qui e noi possiamo prenderli senza incorrere in qualche maleficio perciò non capisco tutta questa preoccupazione>> concluse inarcando un sopracciglio.

<< D’accordo, tu controlla questa parte, io mi occuperò di quest’altra, Hermione a te lascio quella centrale>> mise fine alla discussione Harry inquieto allontanandosi.

I tre iniziarono a controllare il contenuto di ogni volume il più velocemente possibile ma Hermione mentre sfogliava una pagina dopo l’altra continuava a pensare a ciò che aveva detto l’amico, così non resistendo più si avvicinò a lui continuando a prendere volumi.

<< Che cosa pensi, Harry?>> gli sussurrò mentre girava una pagina in cui era descritto il modo in cui usare le candele.

<< Penso che tra questi libri non troveremo nulla, che servano solo a depistarci e a farci perdere tempo. Temo che ciò che cerchiamo sia lì>> rispose indicando con un cenno della testa l’isolotto.

<< Io spero tanto che tu non abbia ragione>> commentò apprensiva Hermione.

<< Lo spero anch’io>> rispose Harry fissando il lago.

Dopo ore passate a controllare ogni singolo volume Harry, Hermione e Draco infine si riunirono esausti e delusi nello stesso punto di prima. Dal confronto sulle rispettive ricerche emerse che nessuno era riuscito a trovare un libro che parlasse di un maleficio in grado di causare tutti quegli effetti che Hermione aveva subito in quelle settimane. Con un sospiro, sudando freddo, Draco si rese conto che Harry aveva avuto ragione.

<< Raggiungere quella piattaforma è l’unica cosa che ci rimane da tentare>> decretò Harry dopo aver riflettuto a lungo.

<< Come? Non possiamo toccare l’acqua e questo ponte non è abbastanza sospeso né rigido per permetterci di attraversare il lago senza sfiorare la sua superficie, cederebbe immediatamente sotto il nostro peso>> constatò Draco e ciò portò il Grifondoro a pensare ad una soluzione a quel problema.

<< Un modo c’è>> disse all’improvviso Hermione attirando su di sé i loro sguardi. << Possiamo arrivarci volando, basterà una scopa!>>

<< Giusto! Come ho fatto a non pensarci prima?>> esultò Harry guardandola con ammirazione<< Malfoy ci serve la tua scopa>>

Il biondo annuì, tornò nel punto in cui erano entrati e appellò la sua scopa. Dopo qualche minuto tornò tenendo il manico in una mano.

<< Bene, io e Potter andiamo sulla scopa e tu rimani qui>> le disse il biondo volendo che rimanesse al sicuro.

<< Non ci penso nemmeno!>> protestò Hermione<< Io vado sulla scopa e uno di voi due rimane qui, non posso proteggervi con la magia invece voi potete coprirmi le spalle. Non ha senso che io rimanga a guardare>>

<< Ah, perché avresti intenzione di scendere tu sulla piattaforma?>> chiese Draco con un cipiglio contrariato.

<< Certo che si, chi verrà con me sulla scopa mi aiuterà a tenere a bada gli inferi con la magia, mentre io prendo ciò che lì è custodito>> spiegò il proprio piano.

<< Che assurdità!>> commentò Draco non volendo che affrontasse disarmata un’orda di inferi. << E tu non dici nulla?>> si rivolse al Grifondoro cercando un appoggio.

<< È un buon piano e mi fido di lei>> rispose Harry sorridendole.

<< Io non ho intenzione di permettere una cosa simile! È troppo pericoloso… >> cominciò a sbraitare Draco ma Hermione approfittando di quel  momento di distrazione strappò dalla sua mano la scopa, vi si sedette a cavalcioni e con una spinta si levò verso l’alto.

<< Allora, chi di voi due vuole venire con me? Abbiamo già perso troppo tempo in chiacchiere>> disse vedendo in basso l’espressione sconcertata del biondo e il sorriso furbo e complice dell’amico.

<< Grifondoro!>> commentò esasperato Draco facendo somigliare quella parola ad una imprecazione. << Siete dei pazzi suicidi, non smetterò mai di pensarlo! Vengo io con te e non accetto un no come risposta>> brontolò guardando Harry sfidandolo ad obiettare.

<< Contro gli inferi usa l’incantesimo lumus solem>> gli rispose solamente l'Auror non avendo alcuna intenzione di ostacolarlo.

Draco annuì confermando  che aveva capito cosa fare e quando Hermione scese con la scopa vi salì sopra tenendo la bacchetta in mano. La Grifondoro  volò con sicurezza in direzione dell’isolotto. Visto da più vicino si rivelò così piccolo da poter ospitare solo una persona.

<< Io adesso scendo, rimani sulla scopa vicino a me così comunicare sarà più facile>> gli disse Hermione girando la testa per guardare dietro di sé Draco e assicurarsi che avrebbe seguito il piano. Il biondo però cominciò a protestare contrariato fino a quando la Grifondoro non lo interruppe. << So quello che faccio, fidati di me per una volta>> disse guardandolo negli occhi.

<< Io mi fido di te, voglio solo che non ti accada nulla>> confessò Draco con apprensione.

<< Starò attenta>> promise Hermione prima di scendere dalla scopa per poi ritrovarsi sull’isolotto. Esso aveva una forma circolare, era sopraelevato rispetto all’acqua del lago e al centro si trovava una buca anch’essa circolare. Hermione si inginocchiò per osservarla più da vicino e con sollievo vide che custodiva un volume rilegato.

<< Che cosa vedi?>> le chiese Draco dall’alto con lo sguardo puntato su di lei.

<< La buona notizia è che ho trovato un libro>> rispose Hermione ancora intenta a fissare la buca.

<< E la brutta notizia?>> chiese il biondo avvicinandosi un po’ di più.

<< È immerso nell’acqua stessa del lago che risale dalla buca. È  protetto da un incantesimo che impedisce all’acqua di rovinarlo>> lo informò mentre pensava ad una soluzione a quel problema.

Draco provò un incantesimo di appello ma come già immaginava non funzionò. << Non può funzionare>> gli disse Hermione riferendosi all’incantesimo che aveva usato. << Ho già letto qualcosa in passato su questo tipo di incantesimo e so che l’unico modo per estrarre un oggetto, in questo caso il libro, da qualsiasi sostanza in cui si trova immerso è afferrarlo con le proprie mani senza l’ausilio della magia>>

<< Non fare nulla di avventato, riflettiamo, magari c’è un’altra soluzione>> ipotizzò Draco pensando freneticamente ad una alternativa.

<< Non ci sono altre soluzioni, tieniti pronto>> gli rispose Hermione che, prima di dare modo al Serpeverde di rendersi conto di ciò che stesse per fare e quindi di intervenire, immerse le mani nell’acqua gelata del lago.

Il filo rosso del destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora