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<< Ecco... lui lavora per gli Auror come pozionista e tu hai ottenuto un posto al Ministero>> iniziò Harry lentamente per riflettere su cosa dire << Nel corso di questi anni vi è capitato perciò di incontrarvi...>> Harry, mentre le diceva questo, ricordò che era stata proprio Hermione ad incoraggiare Malfoy a candidarsi per prendere quel posto di pozionista per gli Auror. La riccia aveva giustificato la sua scelta dicendo all'amico  che sarebbe stato uno spreco non fargli mettere le sue spiccate doti a disposizione degli Auror. Effettivamente le capacità di Malfoy erano eccezionali e superavano nettamente gli altri candidati ma Harry  non aveva idea di come facesse a  conoscere così bene le capacità del biondo e non era stato molto convinto della scusa dell'amica. Aveva capito tempo dopo, grazie anche al suggerimento di Ginny,  che in realtà dietro quella giustificazione lo scopo principale era quello di aiutarlo a reinserirsi nella comunità magica. Una delle cose però che non gli erano chiare era il motivo per cui lei facesse tutto questo per Malfoy. Ai tempi della scuola aveva reso loro la vita un inferno, era diventato mangiamorte e la sua condizione dopo la guerra, secondo il moro, era la giusta punizione per le sue azioni. Fu quando venne a conoscenza che Hermione si prendeva cura di Narcissa Malfoy che cominciò a comprendere, ancora una volta grazie al confronto con Ginny, perchè l'amica fosse così legata a quella famiglia. In Narcissa Malfoy molto probabilmente rivedeva una figura materna, quella che non aveva più e di conseguenza in quell'occasione aveva conosciuto meglio Draco. Hermione all'inizio gli aveva mentito. Aveva minimizzato tutto dicendogli solamente che trovava doveroso aiutare la donna che gli aveva salvato la vita mentendo a Voldemort. Ciò che lo aveva più colpito era stato il fatto che Hermione non si era confidata con lui, gli aveva mentito. All'inizio si era sentito offeso ma poi riflettendo capì che Hermione temeva di non essere capita e di venire giudicata da lui. Solo quando era stato consapevole di ciò aveva accettato totalmente l'iniziale amicizia con Malfoy e poi la loro relazione. L'aveva appoggiata e avrebbe continuato a farlo non solo perché si fidava di Hermione ma perché l'aveva vista per la prima volta, dopo la guerra, davvero felice grazie a Malfoy. L'espressione del suo viso, gli occhi che le brillavano pieni di vita e lo stato d'animo che lei aveva quando era accanto al biondo non li aveva avuti nemmeno con Ron.

<< Collaboravamo?>> chiese Hermione cercando di capire che tipo di rapporto ci fosse tra loro due, non sapendo neanche cosa facesse esattamente al Ministero << In quale ufficio lavoro esattamente?>>chiese in seguito a quel pensiero.

<< Lavori all'Ufficio  Regolazione e Controllo delle Creature Magiche, a volte avete collaborato per lavoro e per questo capitava che tu andassi al Manor. Adesso avete comunque un buon rapporto>> rispose Harry contento di come aveva aggirato l'argomento spinoso.

<< Quindi non mi odia più per il sangue o sciocchezze simili ? >> chiese stupita sentendo che però le stava nascondendo qualcosa.

<< No, è cambiato in meglio, sai ?>> rispose Harry volendo che il loro rapporto potesse ricostruirsi. Era più facile infatti iniziare da qualcosa di positivo che dall'odio. Harry sapeva infatti quanto fosse importante Draco per Hermione, aveva rinunciato a suo padre per lui, che cosa le sarebbe rimasto se avesse perso anche il suo fidanzato? Le sarebbe rimasto un vuoto incolmabile e di vuoti lei ne aveva avuti fin troppi. Aiutarla a ricostruire il suo rapporto con Malfoy, quindi, era il minimo che Harry le doveva dopo tutto quello che aveva fatto per lui.

<< Si, ma rimane pur sempre Malfoy>> mormorò invece piano Ron con una smorfia, ignorando l'occhiata dell'amico. Al contrario di Harry non aveva mai accettato la loro relazione e non credeva al fatto che Malfoy potesse provare amore nei confronti di qualcuno. Lo odiava profondamente anche perché il motivo per cui Hermione lo aveva lasciato era stato proprio il Serpeverde. Aveva sempre pensato che l'avrebbe resa infelice e così, secondo il Grifondoro, era stato. Se Hermione era in questa situazione era solo perché conviveva con Malfoy, un ex mangiamorte. Non escludeva che Draco fosse ancora segretamente in contatto con alcuni di loro e anzi sospettava che il responsabile dell'incantesimo fosse proprio un mangiamorte.

Il filo rosso del destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora