Troppo in fretta. Era accaduto tutto troppo in fretta.
Un momento prima Hermione era seduta accanto a lui, intento a controllarle la ferita, e un attimo dopo era in piedi e si guardava freneticamente intorno. Il Serpeverde rimase spiazzato dal suo movimento brusco e sussultò quando la fiala di vetro vuota esplose nella sua mano frantumandosi. Si alzò in piedi e aprì di scatto la mano ferita facendo cadere a terra i cocci di vetro chiedendosi, in un primo momento di confusione, come avesse fatto a romperla senza aver stretto la mano. Senza dargli il tempo di riflettere un forte vento cominciò invadere la stanza ma Draco notò che la finestra e le porte erano chiuse.
<< No>> sussurrò il biondo spalancando gli occhi capendo di cosa si trattasse. Il panico lo colse. Non aveva idea di come comportarsi nel caso di uno scoppio di magia ma provò a fare l’unica cosa sensata che gli venne in mente in quel momento: provare a calmarla.
<< Her… Granger!>> la chiamò avvicinandosi a lei alzando la voce per sovrastare il fischio del vento, che aveva già ribaltato il letto, e cominciato a far tremare i vetri della finestra.
Hermione non diede segno di averlo sentito, camminava per la stanza assente in mezzo al caos guardandosi attorno come se vedesse quella stanza per la prima volta e farfugliando qualcosa angosciata. Intento a seguirla e ad assicurarsi che non le succedesse nulla Draco non si accorse dell’anta dell’armadio che cominciò a scricchiolare. Essa, staccandosi, fu scagliata nella sua direzione e il biondo, ringraziando ancora una volta mentalmente i riflessi ottenuti grazie al Quidditch, si gettò a terra di lato evitandola per un soffio. La porta si aprì con violenza e fu scardinata e Draco alzandosi di scatto strattonò Hermione avvicinandola a sé prendendola per un braccio ed evitò così che fosse presa in pieno da essa. Piantò bene i piedi per terra per resistere al vento che stava aumentando d’intensità sempre di più. Le cinse la vita con un braccio e le accarezzò il viso continuando a chiamarla sperando che potesse tornare in sé o comunque calmarsi ma il suo gesto non sembrò sortire alcun effetto. Frustrato si guardò attorno notando come la situazione stesse peggiorando e si portò una mano alla tasca per cercare la sua bacchetta. Sorpreso e agitato la trovò vuota e dopo aver scandagliato frettolosamente la stanza con lo sguardo la individuò accanto al letto ribaltato. Doveva essergli caduta quando aveva schivato l’anta, pensò, e si morse l’interno della guancia al pensiero che non poteva andare a recuperarla. Ciò avrebbe presupposto lasciare andare Hermione e sarebbe stata una decisione troppo rischiosa. Tornò a concentrarsi su di lei. La sentì respirare affannosamente contro il proprio petto e il viso incorniciato da quei capelli che si muovevano come se fossero serpenti diventò scarlatto. Per quanto fosse inappropriato in quel momento Draco per un attimo si fermò ad osservarla e rimase estasiato dalla sua bellezza e forza pari a quella di una divinità. Quei capelli ribelli gli fecero pensare a Medusa, di cui una volta Hermione gli aveva parlato, che con un solo sguardo poteva pietrificare il suo osservatore ma se mai lo fosse stata Draco non sarebbe diventato di pietra quel giorno. Il suo sguardo infatti non era rivolto verso di lui bensì verso l’alto. Il biondo seguì il suo sguardo e impallidì quando vide il lampadario che incombeva su di loro. Gli si mozzò il fiato quando intuì a cosa stesse pensando Hermione e perché fosse così agitata. Il lampadario nel frattempo prese ad oscillare e Draco si riscosse dai pensieri e cominciò a chiamarla e a strattonarla allarmato mentre il vento continuava ad aumentare e a spingerli l’uno contro l’altra.
Hermione aprì la bocca sul punto di urlare e gli occhi si spalancarono per la paura mentre il lampadario si staccava dal soffitto e cominciava a cadere.
Fu una questione di attimi.
Draco si gettò su di lei facendo cadere entrambi sul pavimento e fece aderire il corpo al suo schiacciandola ancora di più a terra e proteggendola del tutto.
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Il filo rosso del destino
FantasiSono passati tre anni dalla fine della Guerra Magica. L'eroina del mondo magico viene colpita un giorno da un incantesimo di magia oscura che, come primo effetto, le fa perdere la memoria di quei tre anni e dei suoi avvenimenti più importanti tra cu...