"anime gemelle"

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Kenma sentì i suoi occhi iniziare a bruciargli per la minaccia delle lacrime mentre faceva scorrere le dita sulle parole, memorizzando il modo in cui ogni lettera si arricciava.

Non erano solo le parole ad avere quell'effetto su di lui. Era il fatto che conosceva quella calligrafia, ogni ricciolo e ogni ricciolo gli era familiare come se fosse il suo. Aveva passato ore a leggerlo, guardarlo mentre veniva scritto, studiando appunti in questa mano.

Kuroo.

Kuroo era la sua anima gemella.

Senza alcuna ulteriore esitazione, Kenma lasciò il bagno e corse giù per le scale per fare la breve passeggiata lungo l'isolato fino alla casa di Kuroo. Era ancora sveglio: era incline a studiare fino all'una di notte e Kenma aveva mille domande per lui.

Non bussò alla porta principale, consapevole del fatto che il padre di Kuroo stava decisamente dormendo, invece entrò dalla porta di legno con la chiave di scorta che sapeva avevano riposto sotto il tappetino di benvenuto. Strisciò su per le scale, aprendo leggermente la porta di Kuroo, attento a non spaventarlo accidentalmente al suo ingresso.

Quando entrò nella stanza, fu profondamente consapevole degli occhi di Kuroo già puntati su di lui, come se si fosse aspettato che entrasse dalla porta proprio in quel momento.

Che col senno di poi, aveva un senso. Kuroo conosceva Kenma meglio di quanto Kenma conoscesse se stesso, a volte. Proprio nel modo in cui Kenma conosceva anche Kuroo; sapeva che sarebbe stato sveglio.

Un sorriso si stese sul viso di Kuroo mentre Kenma chiudeva la porta dietro di lui. "È gentile da parte tua venire a trovarmi a un'ora come questa."

Kenma si mosse per la stanza, appollaiandosi sulla sedia della scrivania di Kuroo in modo da poterlo affrontare. La stanza di Kuroo era sempre stata familiare e confortante, la morbida illuminazione della lampada da comodino di Kuroo inondava la stanza di una calda luce. Kenma aveva passato tanto tempo in quella stanza di quanto ne avesse nella sua.

Ripensandoci ora, Kenma avrebbe potuto probabilmente capire che Kuroo era la sua anima gemella senza un segno che lo confermasse. Erano sempre state due metà dello stesso insieme.

Kenma lo fissò in una sfida, aspettando che cedesse. Deve saperlo, vero?

"Buon compleanno?" Aggiunse Kuroo, alzando le spalle.

"Kuro."

"Sì?" Sulla base dello stupido sorriso sul viso di Kuroo, sapeva esattamente cosa stava facendo. Kenma ha afferrato un cuscino che è stato gettato a casaccio sul pavimento e lo ha lanciato leggermente a Kuroo in un debole tentativo di mostrare la sua frustrazione.

"Perché non mi hai detto che eravamo anime gemelle?"

"Importa? Ora lo sappiamo. "

"Avrei potuto saperlo quasi un anno fa. Perché non l'hai detto? " Non era che Kenma fosse sinceramente offeso, non era affatto così. Era più per pura curiosità che voleva spingere questo. Kuroo conservava molto raramente le informazioni di Kenma e voleva sapere perché gli avrebbe tenuto nascosto qualcosa di questa portata.

Kuroo scrollò le spalle, gli occhi bassi. "Non è che non volessi dirtelo-"

"Non mi vuoi come anima gemella?" Sussurrò Kenma, interrompendo Kuroo. Lo aveva inteso in modo provocatorio, ma l'ansia di quella potenziale verità iniziò a rosicchiargli il cuore nel momento in cui le parole lasciarono le sue labbra. Sebbene fosse improbabile, sembrava ancora un peso sul suo petto.

the galaxy is endless(i thought we were,too) ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora