Titolo della parte

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"Kenma." La voce di Akaashi trasmetteva più emozione di quanto Kenma avesse mai sentito. "Oh dio Kenma, mi dispiace." Aveva ripetuto diverse varianti di quello da quando lui e Bokuto lo avevano trovato raggomitolato sul pavimento dell'ospedale tre ore prima, non una volta le parole lenirono il suo dolore.

Al momento erano seduti nel corridoio dell'ospedale, con la schiena contro il muro. Kenma era stretto tra Bokuto e Akaashi, uno di loro su ogni lato, come se potessero proteggerlo da quello che era successo.

Alla sua sinistra, Bokuto singhiozzava tra le ginocchia, le braccia avvolte attorno a sé per il comfort. E alla sua destra, Akaashi, gli occhi cerchiati di rosso come se avesse già pianto, cercando di confortarli entrambi.

I tre rimasero seduti in silenzio ancora per un po ', senza parole per alleviare il dolore.

Ogni volta che il dolore di Kenma si placava, pensava a Kuroo, e subito un'altra ondata si precipitava su di lui, rinnovando i suoi singhiozzi con ancora più vigore di prima. "L'ho amato. Non volevo dire addio ", piagnucolò, seppellendo il viso tra le mani. Le sue parole fecero piangere Bokuto ancora più forte di prima, Akaashi tirò su col naso accanto a lui.

Il dolore che stava provando era insormontabile, non sapeva nemmeno come portarlo senza rompersi la schiena.

I suoi pensieri stavano girando nella sua testa, un pasticcio confuso e incoerente. Non era sicuro di essere triste, arrabbiato o di qualunque altra emozione si trovasse nel mezzo.

"Non soffre più," sussurrò Akaashi, un debole tentativo di cercare di trovare un sollievo per loro tre.

Kenma singhiozzò di nuovo. "Non avrebbe dovuto soffrire in primo luogo."

L'universo avrebbe potuto scegliere qualcun altro, perché doveva essere il suo Kuroo? Perché ha dovuto prendere la persona con il cuore più grande e il sorriso più luminoso per infliggere ma la sua oscurità?

Una nuova rabbia riempì il vuoto di Kenma mentre si alzava tremante in piedi. Non voleva più essere in questo ospedale, era troppo doloroso; soffocandolo. Gli ricordava troppo quello che era successo, voleva pensare a Kuroo come alla persona che era stato senza i confini di questo posto orribile; il Kuroo con cui Kuroo vorrebbe essere ricordato.

"Kenma? Dove stai andando?" Akaashi lo guardò, con gli occhi spalancati come se fosse preoccupato che Kenma stesse per fare qualcosa di oltraggioso.

the galaxy is endless(i thought we were,too) ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora