"i still love you..."

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Kenma si tirò indietro, prendendo a coppa il viso di Kuroo tra le mani. Voleva dirgli qualcosa, qualsiasi cosa, davvero, ma non c'erano davvero parole da dire che avrebbero migliorato le cose. Non che Kenma avesse ancora pensato.

"Vuoi i dettagli?" La voce di Kuroo era ancora morbida, come se avesse paura di oltrepassare il limite.

Kenma annuì. Se il nemico era invisibile, Kenma doveva almeno sapere cosa stava affrontando.

Kuroo si voltò a guardare Kenma. I suoi occhi erano iniettati di sangue per il pianto, il naso e le guance di un rosso macchiato, ei suoi capelli arruffati. Kenma non aveva un aspetto migliore. "Ricordi cosa ti ho detto che ha fatto ammalare mia madre?"

Lui ha fatto. Sbatté le palpebre a Kuroo una volta.

"Stessa cosa. La malattia di Lou Gehrig. SLA. "

Kenma ha cercato di ricordare tutto ciò che sapeva sulla malattia, da ciò che aveva sentito da Kuroo e dai pochi drammi medici di cui si era abbuffato mentre era all'università. Il sintomo principale era la debolezza muscolare. Degenerazione del corpo. I sintomi aumentano di gravità nel tempo.

Senza cura.

"Per quanto?" La voce di Kenma era un gracchio, la registrò a malapena come la sua.

"Mi è stato diagnosticato tardi. I medici hanno detto che era difficile stimare. Probabilmente al massimo quattordici mesi. " Kuroo ne parlò in modo così naturale, la quantità di tempo che aveva passato a rimuginarci su che diventò evidente nella conoscenza delle sue parole.

"Kuro." Kenma non sapeva nemmeno perché lo avesse detto.

"Mi dispiace."

"Non cambia nulla", sussurrò Kenma. Erano ancora anime gemelle, lui era ancora Kuroo. Kenma lo amava ancora.

the galaxy is endless(i thought we were,too) ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora