Titolo della parte

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"Mi dispiace." La presa di Kenma si strinse sulla sua tazza di cioccolata calda alle parole di Akaashi. Le condoglianze non erano destinate ai vivi, ma Kenma non aveva intenzione di biasimare Akaashi per averci provato. Non era abbastanza eloquente per essere critico.

"Come sta prendendo Bokuto?" Kenma era ben consapevole che Bokuto sapeva cosa stava succedendo prima che lo facesse Kenma, anche se Kuroo non glielo aveva detto esplicitamente. Sapeva che Bokuto era quello che aveva portato Kuroo alle visite del medico precedente, aveva promesso di essere lì fino a quando non fosse stato pronto a dirlo a Kenma, e poi sarebbe stato comunque lì.

Almeno è dov'era oggi. Aveva detto che voleva portare Kuroo in un ristorante in cui avevano sempre tenuto "fratello notte", per amore dei vecchi tempi. È stato un bene per entrambi mettersi al passo e divertirsi finché potevano.

Ha anche dato ad Akaashi la giusta possibilità di raggiungere Kenma, qualcosa che lui stesso aveva promesso a Kuroo che avrebbe fatto. Non che Kenma avrebbe dovuto saperlo, neanche questo. Kuroo era semplicemente ridicolmente trasparente.

Akaashi sospirò. "Non bene." Kenma aspettò che Akaashi elaborasse, ma le parole non arrivarono mai. Probabilmente perché era preoccupato di aver turbato o offeso Kenma in qualche modo. Questo ha infastidito molto Kenma.

"Come mai?" Insistette Kenma.

"Parliamo invece di come lo gestisci."

Kenma sbatté di nuovo la sua tazza sul tavolo, facendo schizzare la cioccolata calda dal lato e gocciolare giù, rovesciandosi sul tavolo. Non intendeva avere uno sfogo del genere, ma non poteva farci niente, non con un argomento come questo. Non quando Akaashi stava chiedendo come se Kuroo fosse già andato.

"Come pensi che lo stia gestendo, Akaashi? Non posso guardarlo senza pensare "presto non potrò più averlo". E non posso dirglielo, cazzo, perché se la SLA non è la cosa che lo ferisce, allora lo è la sua colpa. E soffre, costantemente. Alcuni giorni deve sedersi e concentrarsi solo sul suo respiro perché ora è così faticoso. E me ne accenna a malapena perché non vuole che mi arrabbi. E dio, mentre amo il fatto che gli importi così tanto di come lo gestisco, non credo che capisca che mi interessa di più di come lo gestisce. Quindi entrambi siamo fottuti, davvero. " Kenma non aveva intenzione di divagare per così tanto tempo, ma una volta tolto il tappo dalla bottiglia, non riuscì a fermare il flusso.

Akaashi alzò una mano per riaggiustare i suoi occhiali. Kenma sapeva cosa stava pensando. 'Kenma non ha mai detto tante parole contemporaneamente. Deve gestirlo terribilmente. Cosa posso dire per farlo sentire meglio?'

the galaxy is endless(i thought we were,too) ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora